Come usare la negatività a proprio vantaggio

Tranquillo, può sembrare un controsenso ma non lo è: oggi vedremo insieme come usare la negatività a proprio vantaggio. Basta essere in grado di riconoscerla, incanalarla e trasformarla in qualcosa di positivo. O come punto di partenza per raggiungere un risultato migliore e non scontato.

I conflitti tra genitori provocano stress nei neonati

Il cervello dei neonati è in grado di processare ed elaborare il tono emotivo della voce dei genitori, quando questi sono impegnati in discussioni. A rivelarlo è un nuovo studio che sarà pubblicato su Psychological Science, una rivista della Association for Psychological Science, dal quale emerge come i bambini siano anche in grado di avere una reazione in risposta ad un tono arrabbiato, anche mentre stanno dormendo.

Declino cognitivo, l’attività fisica e mentale lo rallentano

 

ll deterioramento cognitivo lieve, conosciuto con l’acronimo MCI (dall’inglese: mild cognitive impairment), è una diagnosi che viene fatta agli individui che presentano deficit di natura cognitiva che sono superiori rispetto a quelli che statisticamente si possono attendere per la loro età e istruzione, ma che non interferiscono in maniera significativa con le loro attività giornaliere. Questa condizione è considerata come uno spartiacque, o stato di transizione, tra l’invecchiamento normale e la demenza.

I genitori inducono colpa, i figli provano stress

L’abitudine a colpevolizzare i bambini, durante le interazioni che avvengono quotidianamente tra genitori e figli, è fonte di stress e sofferenza per i bambini stessi, secondo lo studio denominato “Parents, teachers, and children’s learning” (LIGHT) e condotto da Kaisa Aunola, Asko Tolvanenen, Jaana Viljaranta e Jari-Erik Nurmi presso l’università finlandese di Jyväskylä.

Cervello, i videogames favoriranno apprendimento e benessere

I neuroscienziati dovrebbero contribuire allo sviluppo di giochi digitali con l’obiettivo di migliorare, attraverso il loro utilizzo, le funzioni cerebrali e il benessere delle persone, secondo quanto dichiarato, sulla rivista Nature, da due professori, Daphne Bavelier dell’University of Rochester e Richard J. Davidson  dell’University of Wisconsin-Madison. I due professori ritengono che attraverso il lavoro dei neuroscienziati si possano ideare videogames in grado di allenare il cervello e produrre effetti positivi sul comportamento, come diminuire l’ansia, accrescere l’attenzione e migliorare l’empatia.

Lavoro, stress e burnout favoriscono le malattie del cuore

I lavoratori americani, rispetto a chi ha un impiego in altri paesi industrializzati, lavorano più ore, prendono meno giorni di vacanza e vanno in pensione più tardi. Queste condizioni non certo favorevoli hanno un loro peso nell’aumentare la possibilità che molte di queste persone sperimentino il burnout, una condizione associata allo stress che deriva da specifiche situazioni di lavoro.

Depressione e disturbo bipolare, la terapia familiare è efficace

Per gli adolescenti che presentano una depressione maggiore o un disturbo bipolare sottosoglia un intervento di tipo familiare, diviso in 12 sessioni, potrebbe essere più efficace rispetto ad un trattamento di tipo psicoeducativo. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul  Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry e che ha coinvolto ricercatori della UCLA  School of Medicine e della Stanford University School of Medicine.

Schizofrenia, infezioni prenatali e stress, scoperto legame

Quali sono i fattori che possono causare l’esordio della schizofrenia? Hanno provato a rispondere a questa domanda alcuni ricercatori del laboratorio di fisiologia e comportamento dell’ETH di Zurigo i quali, sulla base di un modello murino, sostengono che la schizofrenia possa svilupparsi in seguito all’interazione tra un infezione contratta durante la gravidanza e lo stress sperimentato in età puberale.

Coppia, attaccamento ansioso e stress influenzano la risposta immunitaria

Le preoccupazione e l’ ansia legate alle relazioni di attaccamento con le principali figure di riferimento possono rappresentare un fattore di stress significativo, a tal punto da influenzare la risposta immunitaria dell’individuo. Le persone classificabili come caratterizzate da un attaccamento di tipo ansioso solitamente mostrano la preoccupazione irrazionale di essere respinti e per questo tendono a cercare costantemente rassicurazioni ed a interpretare in maniera pessimistica eventi ambigui.

Pazienti con fobia sociale possono provare meno stress e ansia

 

La paura è un’emozione che in talune situazioni può attivare le necessarie risorse per difendersi da situazioni potenzialmente pericolose. Le persone che soffrono di fobia sociale sperimentano emozioni caratterizzate da paura e ansia anche in situazioni quotidiane i cui normalmente non si attivano, ciò perché pensano, in maniera irrazionale, che il loro comportamento potrebbe essere poco consono e inappropriato. In questi persone il meccanismo cerebrale che governa l’espressione della paura presenta un funzionamento anomalo, in accordo con diverse ricerche condotte da neuroscenziati.

Disturbi alimentari, il perfezionismo influenza l’immagine del corpo

 

Tra perfezionismo, insoddisfazione per il proprio corpo e disturbi alimentari esiste un legame secondo quanto riportato su un articolo apparso questa settimana sul Journal of Eating Disorders. Allo studio hanno partecipato oltre mille donne di età compresa tra 28 e 40 anni e il campione scelto era stratificato: le donne selezionate, infatti, erano sottopeso o obese, con un indice di massa corporea (BMI) che poteva oscillare da 14 a 64. Più le persone appartenenti al campione erano lontani dall’avere un sano BMI maggiore era il divario tra come percepivano il loro corpo e il loro ideale rispetto all’immagine corporea.