Per essere più appagati, comprate “esperienze”

 I soldi, si sa, non fanno la felicità, poichè questa non si può comprare come una merce qualsiasi. Con i soldi si possono però comprare molte cose, che possono renderci più o meno appagati e gratificati, a seconda di ciò che compriamo e del tipo di acquisti che facciamo. Secondo una ricerca condotta dal professor Ryan Howell della San Francisco State University, infatti, spendere denaro per fare nuove esperienze, come ad esempio un viaggio o un concerto, è più gratificante, quindi, in un certo senso, ci rende più felici, che spendere per altri beni materiali.

Meno donne? Uomini più spendaccioni

 In questi tempi di crisi economica, è interessante conoscere alcune delle motivazioni psicologiche che possono influire, seppur a livello inconscio, sulla nostra propensione a spendere o a risparmiare di più.Secondo una ricerca americana, condotta dall’University of Minnesota’s Carlos School of Marketing, vedere una minore presenza femminile sul totale della popolazione renderebbe gli uomini più spendaccioni, proprio perchè sarebbero disposti a spendere di più per conquistare una donna. Ciò, del resto, avverrebbe in tutte le specie animali: “Ciò che vediamo negli altri animali è che quando le femmine sono scarse, i maschi diventano più competitivi. Loro gareggiano di più per conquistare la compagna” ha spiegato Vladas Griskevicius, che ha condotto la ricerca.

I desideri degli italiani per il 2012

Cosa sperano e cosa desiderano gli italiani per questo nuovo anno? È trascorsa ormai la prima settimana di questo 2012 e i sogni nel cassetto sono ancora tanti. Questo è quanto emerge dal sondaggio compiuto da “Pasqua Vigneti e Cantine”. Sono stati intervistati circa 500 italiani, di età compresa tra i 14 e i 45 anni, che hanno elencato quali fossero i bisogni più forti per il nuovo anno. È emerso che gli Italiani sono con i piedi per terra e vogliono delle cose concrete. Primo su tutti il lavoro, poi la famiglia e la casa.

Il Capodanno 2012 è stato all’insegna del low cost

In parte sarà colpa della crisi economica, in parte della voglia degli Italiani di restare a casa, ma la recente indagine condotta da Confesercenti-Swg parla chiaro. Le difficoltà finanziarie in questo periodo pesano, e ben l’83% degli italiani ha deciso di restare a casa per le festività perché il budget di spesa messo a disposizione di ognuno è stato di gran lunga inferiore rispetto all’ultimo anno. Le bollicine, allora, non sono state stappate da Londra, Parigi, Hong Kong, ma dal divano della propria casa insieme alla propria famiglia. L’indagine ha, infatti, rilevato che soltanto due italiani su dieci sono andati in vacanza. Ma anche questi lo faranno prevalentemente per pochi giorni ed insieme ai propri cari.

Il paradosso del donatore: che regali avete fatto?

Soddisfatti dei regali ricevuti per questo Natale 2011? E voi cosa avete deciso di regalare ai vostri amici e parenti per queste festività natalizie? Solitamente fare un regalo giusto può sembrare una cosa banale. Invece, non c’è cosa più difficile da fare. È per questo che il Pamplin College ha pubblicato sul Journal of Consumer Research uno studio effettuato sui regali di Natale. È stata a questo punto elaborata una vera e propria teoria chiamata “il paradosso del donatore”, secondo la quale chi vuole fare un regalo ritiene che farne soltanto uno e costoso sia meglio.

Il regalo più gradito per Natale 2011?

Ad alcuni sembrerà strano, ad altri non c’è regalo migliore. Da un sondaggio condotto dalla Western Union che ha coinvolto 1000 cittadini delle varie regioni italiane è risultato che il regalo più gradito da tutti per questo Natale 2011 sia il denaro. Avete capito bene. Come dicevano i latini: pecunia non olet. Il denaro non puzza. E soprattutto, in tempi di crisi economica come questi, qualche soldino in più non si rifiuta di certo.

Natale 2011, regali originali per i piccoli

Avete già deciso il regalo di Natale per i vostri bambini? Siete un po’ in crisi perché le ristrettezze economiche sono più pressanti quest’anno? Oggi vi vogliamo parlare di un’iniziativa ingegnosa nata negli Stati Uniti grazie al sito web Toygaroo. Infatti, questo permette a molti genitori di affittare i regali per i propri bambini. Avete capito bene, affittare. Il procedimento è semplice: i genitori possono scegliere i regali che vogliono per i loro bambini ed aggiungerli alla lista dei desideri. Dopo di che i giocattoli arriveranno direttamente a casa e potranno essere utilizzati per trenta giorni o di più. Successivamente si rispedisce il giocattolo al mittente e per tutte le spedizioni non sono inclusi dei costi.

Soldi, risparmiare o investire?

 La gestione dei soldi è per tutti un tasto delicato, specie in questo periodo di crisi economica che ha scatenato un’ondata di pessimismo anche negli investimenti, tagliando sui consumi che, a conti fatti, sarebbero poi l’unico modo per risollevarsi dal baratro. Si pensa spesso che ottimismo e fiducia facciano parte della sfera personale ed emotiva ma basta guardare l’andamento dei mercati, appesi alle iniezioni di fiducia e persino alle parole, ai discorsi dei grandi della terra, per rendersi conto di come il nostro modo di guardare al futuro influenzi anche le finanze mondiali.

Soldi e felicità, vantaggi della beneficenza sul benessere psicologico

 I soldi fanno la felicità oppure no? Amletico dilemma, certo è che in questo periodo di crisi economica tanti sono i disagi psicologici creati dalle difficoltà finanziarie, dalla precarietà e dalla disoccupazione, fattori di decrescita che mettono a dura prova anche il conto in banca più solido. Per stare meglio, quando la preoccupazione per la povertà avanza, sarebbe utile regalare denaro, anche una piccola cifra. Sembra assurdo a pensarci ma in realtà questo distoglierebbe la nostra mente dalla gravità della situazione e aiuterebbe a sentirsi bene, dando meno valore e meno peso ai problemi finanziari ed al denaro in sé come fonte di benessere psicologico piuttosto che di malessere.

I soldi non fanno la felicità

E’ un detto popolare che si ripete quotidianamente, e spesso si è pensato che lo utilizzino solo coloro che non hanno invece i soldi per potersi permettere i lussi.

Eppure un recente studio sembra dimostrare che non è proprio così. Nella vita quotidiana infatti, ancora non si è dato il giusto valore all’avere molti soldi sul conto corrente, oltre che all’avere la libertà di essere e di pensare ciò che si vuole.

Come ci persuade la pubblicità (Parte 2 di 2)

Per proseguire il discorso già avviato ieri, continuiamo a parlare di pubblicità. Dopo avere analizzato il rapporto della stessa con il nostro cervello, ovvero, analizzato quella che ha funzioni emotive per colpire le nostre emozioni e quelle logiche, che vogliono entrare in contatto con il nostro sapere e la nostra intelligenza, come già anticipato, parliamo dei metodi di commercializzazione per far funzionare la pubblicità.
Stiamo parlando del rapporto corpo – ambiente, connubio ideale per creare una sensazione piacevole all’esterno ed all’interno di se stessi per passare ad uno status di acquisto.

I metodi che vengono usati in questo senso per coinvolgere il nostro corpo sono sicuramente quelli della filodiffusione e quella dei profumi. L’aspetto musicale uditivo e quello olfattivo quindi.

Soldi, comprare felicità è gratis

 Soldi e felicità, un’associazione abusata da quella che è una fantasia a dir poco comune: se fossi più ricco non dovrei preoccuparmi di nulla, la mia vita sarebbe più semplice, tutto sarebbe più semplice, persino i legami con gli altri, le relazioni sociali, il rapporto con me stesso. Ogni cosa migliorerebbe, come per magia, rendendo l’esistenza più leggera, degna di essere vissuta in modo spensierato.

E’ davvero così? Indubbiamente il denaro risolve molti problemi, ci toglie un bel po’ di pensieri ed angosce ma provate a pensare di diventare improvvisamente ricchi. Cosa fareste con quei soldi? Fantasticando paradossalmente la prima cosa che ci verrebbe in mente di fare è acquistare felicità per noi e per gli altri, ma la felicità si può ottenere avendo più disponibilità economiche, è in parte vero, ma anche senza soldi. A conti fatti vogliamo acquistare qualcosa che potremmo avere anche gratis.

Autostima, perdere fiducia in se stessi spinge a spese folli con carta di credito

 Se l’autostima crolla, per via di un fallimento, di un risultato mediocre in un progetto, si è più inclini a fare spese folli usando la carta di credito per acquistare beni di lusso.
E’ quanto afferma un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla Cornell University ed alla London Business School.

La separazione dal denaro contante viene vissuta come un processo psicologicamente doloroso, ecco perché quando si perde la fiducia in se stessi si è più propensi a comprare beni di lusso per tirarsi su pagandoli però con carta di credito.

Shopping terapia, per gli over 65 fare acquisti allunga la vita

 C’è lo shopping che fa male, quello compulsivo, e quello che fa bene, perché stimola l’attività fisica e mantiene attivi mentalmente. Accade agli over 65 che fanno acquisti tutti i giorni di ricevere benefici quantificabili in un 27% di probabilità di morire ridotta.

Ne parla un recente studio pubblicato sulla rivista on-line di divulgazione scientifica Journal of Epidemiology Community Health, a firma dei ricercatori dell’Institute of Population Health Sciences di Taiwan. Non si parla solo di benessere psicologico quanto piuttosto anche di salute fisica.