Le donne sono trendsetter affascinate dall’esotico

È quanto risulta dal sito web CougarItalia.com che ha indetto un sondaggio per comprendere i gusti della popolazione in merito alle nuove tendenze sociali. Soprattutto le donne risultano essere molto interessate alle culture lontane dalla nostra, come quella Giapponese che raccoglie addirittura il 43% dei consensi rispetto a Messico e Cina.

Regali di Natale, a volte “meno è meglio”

 Il Natale è ormai alle porte, e molti di voi saranno già alle prese con lo shopping natalizio, alla ricerca del regalo più adatto a familiari, partner e amici. Sarebbe bene, a tal fine, tenere anche in considerazione quanto sostenuto da un gruppo di ricercatori americani, guidati da Kimberlee Waver, Stephen Garchia e Norbert Schwarz, che hanno formulato la teoria del “paradosso del donatore”. Secondo questa teoria, chi dona il regalo ha un diverso punto di vista riguardo ad esso rispetto a chi lo riceve, per cui può essere- paradossalmente, appunto- controproducente regalare, ad esempio, un maglione e una piccola quantità di denaro assieme al maglione, perchè aggiungere la somma di denaro al regalo principale sminuisce il valore di questo agli occhi di chi lo riceve.

La scelta del nome del bambino si complica?Usate Google

Ne avevamo già parlato in passato in questo post. Quando una coppia aspetta un bambino, la scelta del nome diventa un’azione di grande importanza. Come chiameremo il nostro pargoletto? In linea con la tradizione si possono scegliere i nomi dei nonni per tramandare nel tempo il nome di famiglia. Oggi, invece, sembra essere nata una diversa tendenza. Oltre al fatto che la scelta ricade su nomi stranieri, legati al mondo dello spettacolo e della fantasia, i genitori decidono di affidarsi alla Rete per l’ardua sentenza. Avete capito bene: ad Internet.

I bambini apprendono dagli adulti di cui si fidano

 Sembrerebbe che i bambini, anche in tenerissima età, siano molto attenti a come ci comportiamo noi “grandi”, e tendano ad agire di conseguenza. Infatti, i bambini e i neonati guardano gli adulti, osservano i loro comportamenti e tendono anche ad imitarli, ma riconoscono anche se si possono fidare di loro o no, e solo in questo caso, poi, ne apprendono e ne mettono in pratica i modi di fare. E’ quanto emerso da una ricerca svolta dalla Concordia University di Montreal e pubblicata nella rivista “Infant Behavior and Development”.

Gli uomini intorno ai cinquant’anni sarebbero i più competitivi

 La competitività, l’essere competitivi, è una caratteristica che può aiutarci ad intraprendere sfide più ardue, ma può farci sentire più frustrati laddove ci sentiamo di riuscire meno degli altri. La società in cui viviamo tende spesso ad incoraggiare questa caratteristica, che, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Psychology and aging”, sarebbe più sviluppata negli uomini e raggiungerebbe il suo massimo intorno ai cinquant’anni, fra i 45 e i 54, per l’esattezza.

La mente riconosce quel che è “immorale”

 Generalmente, ciò che noi consideriamo “giusto” o “sbagliato”, “moralmente accettabile” o “immorale” dipende sia dal comune sentire etico della società, sia dalla nostra scala di valori. Molto, però, può dipendere anche da come la nostra mente reagisce a ciò che viene considerato ingiusto o immorale. Un recente studio, pubblicato sulla rivista “Frontiers in Evolutionary Neuroscience”, ha cercato di comprendere meglio proprio se c’era una particolare risposta del cervello a stimoli riguardanti azioni considerate come “immorali”.

Se il vostro uomo cura il profilo di Facebook è perfetto

Siete ancora alla ricerca del vostro uomo ideale? Sognate il principe azzurro e credete di sapere tutto di lui? C’è solo una soluzione: consultare il suo profilo sul social network più famoso al mondo, Facebook. Non stiamo scherzando: è il risultato di una ricerca effettuata dalla Villanova University negli Stati Uniti. Secondo i ricercatori l’anima gemella si può trovare spulciando su Internet dal suo profilo Facebook. Perché? Perché gli uomini attenti non curano soltanto se stessi e la propria vita reale, ma anche quella virtuale.

Masticare chewing-gum renderebbe la mente più attiva

 Alcune recenti ricerche hanno dimostrato che masticare chewing-gum può avere un effetto positivo sulla nostra mente, rendendola più attiva e meno incline alla stanchezza e al sonno, e anche più brillante.
Secondo uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia della Coventry University, sotto la guida di Andrew W. Johnson, infatti, masticare gomme americane può migliorare il nostro grado di vigilanza e ridurre la sonnolenza diurna. Gli studiosi hanno detto di non avere capito bene perchè ciò avverrebbe, ma credono possa essere dovuto a un‘aumentata attività cerebrale o anche “agli effetti stimolanti del gusto della menta“.

Le persone creative tendono ad imbrogliare di più

 Gli artisti e le persone con un particolare talento creativo avrebbero spesso anche una particolare abilità nel…mentire e nell’imbrogliare. E’ questa la conclusione a cui sono giunti dopo la loro ricerca Francesca Gino, professoressa all’Harvard University, e Dan Ariely, della Duke University. “La grande creatività aiuta le persone a svolgere mansioni differenti in molti campi, ma questi lampi di genio possono spingere gli individui a seguire strade non etiche quando cercano le soluzioni ai problemi” ha spiegato infatti la professoressa Gino.

Dormire e sognare, per dimenticare gli eventi negativi…

 I ricercatori dell’Università di Berkeley, in California, hanno fatto un‘interessante scoperta sui benefici del sonno, e in particolare sulla fase in cui si sogna, detta fase REM, durante la quale si ridurrebbero le sostanze chimiche responsabili dello stress e il cervello riuscirebbe ad allontanare i problemi e le difficoltà affrontate durante il giorno. Durante la fase REM, infatti, i ricordi verrebbero rielaborati,ma “in uno stato dove i neurotrasmettitori dello stress vengono utilmente fatti cessare“, ha spiegato Els Van der Helm, uno degli autori dello studio.

Il caffè potrebbe renderci più intelligenti

 Il caffè potrebbe renderci più intelligenti. E’ quanto sarebbe emerso da uno studio americano su alcuni roditori da laboratorio, condotto da Serena Dudek ed altri ricercatori del National Institute of Envrimontal Health Sciences di New York, e pubblicato anche sulla rivista Nature Neuroscience.
La Dudek ha spiegato che, finora, erano stati effettuati altri studi sugli effetti del caffè, ma sempre utilizzandone grandi quantità, di molto superiori a quelle che una persona, in media, assume quotidianamente. In questa ricerca, invece, si sono considerati gli effetti di piccole dosi di caffeina su una piccola parte dell’ippocampo, quell’area del cervello che si trova dietro le orecchie.

Impulsività e dipendenze? Possono dipendere da un gene

 Avere un carattere impulsivo può spesso causarci problemi, perchè può spingerci a dire cose che non pensiamo veramente o ad assumere atteggiamenti rischiosi e anche a far uso di droghe. Secondo una ricerca condotta dal professor Scott Stoltenberg, dell’Università del Nebraska-Lincoln, potrebbe esserci una predisposizione genetica all’impulsività, dovuta ad un raro gene chiamato NRXN3, che svolge un ruolo importante nello sviluppo del cervello e nel funzionamento dei neuroni.
Secondo il professor Stoltenberg, una tale predisposizione genetica, riscontrata maggiormente negli uomini, potrebbe essere legata anche al consumo di alcool e droghe:

L’impulsività è un importante meccanismo che sta alla base della dipendenza. La nostra scoperta che l’NRXN3 è parte del percorso casuale verso l’assuefazione è un passo importante per identificare l’architettura genetica di questo importante tratto della personalità”

Quando è bene tagliare il cordone ombelicale?

Quand’è il momento giusto per poter tagliare il cordone ombelicale? Ce lo suggerisce una ricerca svedese i cui risultati sono stati pubblicati sul Daily Mail e sul sito web BMJ. Sembrerebbe che se si aspettano circa tre minuti prima di tagliare il cordone dopo il parto ci possono essere degli effetti positivi. Il bambino, infatti, potrebbe evitare di riscontrare problemi a livello anemico, cioè si controllerebbero meglio i livelli di ferro nel sangue. La ricerca è stata condotta su quattrocento neonati e smentisce le conclusioni che fino ad ora vedevano come fondamentale effettuare il taglio del cordone subito dopo il parto per non incorrere in casi di ittero.

Rapidità nelle decisioni: dipende da quante lingue conosci

Avevamo già parlato in passato in un precedente post di quanto fosse forte l’apporto del linguaggio nella vita dell’essere umano. Addirittura in quell’occasione esponemmo una ricerca che individuava come fortissima la capacità di apprendimento del linguaggio nei bambini, già a partire dal momento in cui sono ancora nel ventre materno. Oggi, invece, vogliamo parlarvi di uno studio condotto in cooperazione tra ricercatori dell’Università Vita-Salute e dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Questi, a loro volta, hanno collaborato con enti internazionali come le Università di Londra, Barcellona e Hong Kong.