I videogiochi non fanno male

I videogiochi non fanno male, una parte del mondo accademico, si sta mobilitando, proprio contro questo infondata idea riguardo la  nocività dei passatempi preferiti dei bambini (e non solo). Tutto questo, lo sostiene Gustavo  Pietropolli Charmet ma non è solo nè il solo soprattutto.

Ma chi è Pietropolli Charmet? E’ un professore di Psicologia Dinamica all’Università Bicocca di Milano, e proprio in una recente intervista al Corriere della Sera si è battutto e molto veementemente contro i pregiudizi sui videogiochi, e s’è dimostrato molto contrariato riguardo le battaglie condotte da tutte quelle associazioni per cui la violenza nei videogiochi ‘corrompe’ le giovani menti, deviandole alla violenza o quanto meno inducendoli ad un disturbo di personalità che potrebbe sfociare in comportamenti antisociali.

Il pettegolezzo ti rende parte integrante della comunità

Le telenovelas sono la nostra passione, ammettiamolo, le guardiamo tutti e lo testimoniano gli ascolti in Italia come nel resto del mondo. Merito di registi capaci soprattutto a trasmettere emozioni? Si, è così ma non soltanto questo. In realta sembra proprio che alla base dell’interesse per intrighi, passioni, innamoramenti, tradimenti altrui, ci sia un istintuale, lontanissimo ma profondo e radicato spirito di sopravvivenza. Una ricerca inglese ha analizzato e studiato proprio questo fenomeno antico come l’uomo, perché con l’uomo nasce: il pettegolezzo.

Lo studio degli psicologi dell’Università di St Andrews (Scozia) e di Liverpool, si è concentrata su dieci volontari, a cui hanno dato quattro testi, il loro compito è stato di leggere e di riscriverli, dopo un tempo stabilito in qualche minuto, in base ai loro ricordi. I testi rielaborati, sono stati poi fatti leggere ad un altro campione che hanno eseguito il medesimo compito dei precedenti.

Chi dorme non piglia pesci!

Non bisognerebbe mai rimuginare sui propri sbagli o decisioni rimandate e mai prese. Ed è importante essere celeri nel decidere sul cosa fare e come fare. Questo tra l’altro non è il consiglio di un’azienda piena di manager rampanti, a cui interessa ottimizzare il risultato, bensì è il risultato di uno studio condotto dall’Università di Amsterdam.

I ricercatori hanno scoperto infatti che le decisioni importanti non vanno procrastinate o ‘accantonate’ in attesa di ‘tempi migliori’ o di maggior chiarezza, vanno affrontate e possibilmente realizzate in pochi secondi, è estremamente inutile stare a pensarci dunque, bisogna piuttosto darsi uno “slancio” che sia d’istinto, di cuore.

I gemelli, un rapporto che nasce nell’utero

 

Secondo una nuova ricerca guidata dal professor Umberto Castiello del Dipartimento di Psicologia generale dell’Universita’ di Padova, i gemelli iniziano il proprio rapporto sociale già nell’utero. Lo studio condotto insieme al Centro di Scienze Cognitive dell’Università di Torino ed insieme all’Istituto Pediatrico Burlo Garolfo di Trieste ed il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, parla dei giochi fatti durante la gravidanza dai gemelli.
Lo studio fatto su cinque coppie di gemelli è stato seguito con le nuove tecniche di ecografia a 4 dimensioni illustrando simpatici risulatati. Tra la quattordicesima e la diciottesima settimana, i due feti sono in attività costante l’uno verso l’altro.

Il cervello memorizza solo ciò che comprende

Il nostro cervello è assolutamente consapevole se ricorderà o meno qualcosa prima ancora che questa cosa accada, ad esempio, se rimarrà impressa la lezione appena studiata o se invece il nostro esame sarà un fiasco clamoroso. I risultati di uno studio condotto presso la University College of London e pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, concludono che la memorizzazione di un evento dipende dall’ “attivazione preliminare” del cervello.

Tutti i vizi degli adolescenti

La statistica ci dice che a 15 anni, un ragazzo su 5 ha avuto rapporti sessuali completi e che nel Sud quasi il 40 per cento. Ma non solo: il 16% fuma regolarmente e addirittura il 37% beve alcolici, attestandosi tra le percentuali  più alte d’Europa.

Questo è il ‘quadro’ che ritrae i nostri teenagers, o almeno, l’immagine che ce ne dà la ricerca dal titolo: “Determinanti sociali della salute dei ragazzi italiani. Abitudini alimentari e attività fisica” e che è stata presentata e discussa nei giorni scorsi al Forum internazionale OMS-HBSC (Health Behaviour in school-aged children), organizzato a Firenze da OMS e Regione Toscana. Si spera con tale indagine di riuscire a ideare delle strategie efficaci di promozione della salute. Si sono presi a campione, per tale indagine, 4.386 ragazzi di 11, 13 e 15 anni delle scuole medie inferiori e superiori.

All’uomo virile piacciono i bambini!

Non lo sapevamo, ma bisogna riconoscere alle donne una qualità “inconscia” e ben radicata, pare infatti che siano in grado di riconoscere a vista d’occhio un uomo da sposare e un bravo papà: è sufficiente infatti un veloce sguardo al volto maschile per comprenderne la tendenza alla monogamia, se è interessato ad una eventuale prole e se è predisposto a solide relazioni.

Questo almeno quanto sostiene uno studio condotto dall’italiano Dario Maestripieri, biologo, laureatosi all’Università la Sapienza di Roma nel 1987  (lascia l’Italia nel 1992) e oggi ricercatore alla University of Chicago . I suoi dati, pubblicati sulla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, fanno intendere tra l’altro che la donna è attratta da volto virile di un uomo per relazioni sessuali di breve durata, e che più è ‘marcato’ il volto maschile, maggiori sono i livelli di testosterone dell’uomo.

La condizione di single non è poi così male

Basta con i miti televisivi e di serial come Sex and the city, la verità è differente e più banale, siamo in tanti, siamo soli e non in coppia. Secondo l’autorevole British Medical Journal, ad esempio, ben 5,6 milioni di single britannici sarebbero irrimediabilmente affetti da una sindrome comune quanto dolorosa: la solitudine (bisogna inoltre aggiungere che malgrado i benefici effetti accertati sulla salute, il matrimonio in Gran Bretagna è sempre più in declino e non accenna a diminuire. Lo scorso anno a  convolare a giuste nozze e a dire si’ sono state 249.227 coppie, che di fatto risultano il numero in assoluto piu’ basso in oltre un secolo. Giusto per fare riferimento a qualche cifra: trenta anni fa la media era di 400.000 matrimoni all’anno solo in Inghilterra e Galles. Inoltre sono in aumento anche divorzi e separazioni. Nel 2002 sono stati oltre 150. 000, 4.000 in piu’ dell’anno precedente e 7.000 in piu’ rispetto al 2000).

Nella tragedia prima gli uomini..poi le donne e i bambini

Come ci si comporta quando una tragedia ci colpisce, una catastrofe sconvolge, distruggendo la nostra e altrui vita, dovremmo forse rivedere il nostro concetto di bene e male ? Di ciò che va fatto, che immorale da ciò che non lo è ? Purtroppo il risultato che emerge dallo studio di due celebri naufragi  svela un’amara verità. Amare gli altri? Essere empatici? Prenderci cura delle persone?  “Pensare  – come ci insegna il vangelo – al prossimo tuo come a te stesso?”  

Si…probabilmente è in questo modo, nel dolore estremo, l’uomo manifesta una grande capacità a solidarizzare e ad aiutare chi è più vulnerabile, in difficoltà ma solo e se avanza abbastanza tempo per salvare la propria vita.

Il bugiardo è un enfatico!

I risultati di uno studio compiuto tra Italia e Inghilterra sostengono che il ‘naso di Pinocchio’ appartiene ad un’idea che è retaggio del passato e non funziona piu’ per smascherare una bugia. Chi mente infatti, non lascia trapelare un granchè dai propri gesti.., quindi lungi dallo stropicciarsi il naso o sfiorarsi i capelli.

Uno studio compiuto tra Italia e Inghilterra , sostiene che è possibile scoprire i lestofanti; i risultati pubblicati sulla rivista ‘Journal of  Nonverbal Behaviour‘, sottolineano quanto sia importante notare l’enfasi con cui si fanno certe affermazioni quando non si dice il vero e quanto si tenda ad indugiare in atteggiamenti metaforici come mettersi la mano sul cuore.

Le donne maturano prima degli uomini. Lo sostiene una ricerca

Un pò lo sospettavamo, ossia che il benessere psicofisico non può che esser figlio della maturità. Ma di questo ora ce ne dà conferma una ricerca della University of Alberta, pubblicata su Developmental Psychology. L’equilibrio psicologico si stabilisce solo ad adolescenza conclusa e in questo le ragazze sono più ‘precoci’.   

Nancy Galambos, psicologa e docente ha preso in esame un campione di persone per sette anni e ne ha documentato la transizione dall’adolescenza all’età adulta  e dunque il periodo che va dai diciotto ai venticinque anni, valutandone il grado di benessere, la serenità e la coscienza di sè.

I bambini? Dei piccoli saggi

A volte guardando i bambini ci domandiamo se è possibile, anche quando sono molto piccoli,  che contengano in sè la cognizione del bene e del male. Può dunque un bambino di neanche un anno e quindi espressione pura e incontenibile di energia e sete di vita, avere la chiara percezione tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Ebbene la risposta è ‘si’ ed arriva dagli USA.

A sostenere questa tesi infatti sono gli psicologi dell’Infant cognition center dell’Università di Yale (vi è un équipe, una delle pochissime nel mondo che studia la morale dei bambini). Gli specialisti hanno condotto una serie di esperimenti dai quali risulta che i piccini, non solo posseggono un senso morale innato e hanno la capacità di giudicare le azioni altrui ma sono in grado anche di reagire alla bontà e alla cattiveria.

Massaggi: un toccasana per la salute

Ce ne sono per tutti i gusti: estetici, ayurvedici, thailandesi, rilassanti, energizzanti, linfodrenanti, fisioterapici, ecc. I massaggi sono sempre più amati dagli Italiani: e la scienza approva questa tendenza, sottolineando i numerosi vantaggi di questo tipo di trattamento.