La linea sottile che lega psicologia e colori

La scelta del colore preferito è una cosa innata, ed è una delle poche scelte che nella vita viene ripetuta. Questo perchè solitamente, quando si sceglie la tonalità (cosa che avviene già da bambini) di proprio gradimento, è veramente raro cambiarla, e questo accade sia nell’abbigliamento, che negli oggetti che portiamo con noi. Gli ultimi studi psicologici basati sui colori e fatti a statistica, parlano addirittura di colori che migliorano l’umore.

Alcuni individui, infatti, sono pronti ad avere una influenza molto forte del proprio colore preferito sulla loro emotività e di conseguenza sulle proprie scelte di vita. I caratteri più sensibili, ad esempio, indossando il proprio colore preferito, sentono un aumento dell’energia corporea, oltre alla voglia di fare.
Oltre alla scelta dei capi da indossare, per i colori, è importante anche quella con cui si dipingono le stanze in cui si vive oppure dell’ambiente di lavoro. Il colore delle pareti infatti è molto importante per placare lo stato emotivo di chiunque ne venga in contatto visivo. I colori più usati come tranquillante, sono ad esempio l’azzurro che richiama il cielo sereno ed il mare calmo e trasparente. I colori vivaci, invece, come il giallo, l’arancio o il verde sono più indicati per la cucina perchè rende gli alimenti (alla psiche) più gustosi.
I colori che distendono sono il rosa, il violetto lilla ed il bordeaux perchè morbidi, mentre il bianco da un senso di empasse che molto spesso (a differenza di quanto dichiarato fino ad oggi), si è scoperto può risultare irritante ed addirittura portare alla mancanza di stimoli in risposta.
Gli psicologi, quindi definiscono importante il contornarsi dei colori giusti, proprio perchè questi ultimi hanno intorno una sorta di effetto modificante e generativo di sensazioni che veicolano le azioni dei soggetti e la propria emotività…Ovviamente è producente contornarsi del proprio colore preferito.