Ansia da risonanza e pet therapy

Quanto si deve ai nostri amici a quattro zampe non si riesce ancora a capirlo. Sicuramente tanto, ed oggi cerchiamo anche di capire ancora il perché. Partiamo forse da un po’ lontano, ma si riesce a comprendere meglio tutto il percorso.

L’ansia è un fattore molto pesante nel momento in cui dobbiamo dedicarci ad analisi specifiche che portano a conseguenze personali. L’esempio è la risonanza magnetica in un posto chiuso e le analisi del sangue.

Il farmaco che cancella i brutti ricordi

La pillola della felicità sembra che sia diventata realtà. E’ stato infatti lanciato in questi giorni, il comunicato stampa che parla di un nuovo rimedio a mezzo farmaco per cancellare i brutti ricordi.

La sostanza “magica”, sarebbe stata identificata nel metirapone, un nuovo farmaco che è in grado di rimuovere dalla mente umana, tutte le emozioni negative strettamente connesse a situazioni spiacevoli. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ed è stato seguito dai ricercatori Canadesi dell’Università di Montreal. Alla guida della ricerca, la dottoressa Marie-France Marin, che promuove il farmaco però, come medicinale in grado di sopperire alle persone che soffrono di stress post traumatico.

Rabbia, come evitare di rimuginare sulle discussioni

 Rabbia: temporanea, lo sfogo di pochi minuti che rientra ad una situazione di calma in breve, oppure rabbia rimuginata, quella che scaturisce quando continuiamo a pensare ed a ripensare ad un torto subito, a delle brutte discussioni, ad un’offesa, a rievocarle nella nostra mente anche a distanza di ore, giorni, con il risultato di rivivere la stessa sensazione più e più volte.

Inutile dire quanto questo sia controproducente per il nostro equilibrio emotivo. Tornare a casa da lavoro e snobbare le feste del cane perché nel percorso abbiamo ripensato ossessivamente ad un alterco con il capo piuttosto che con un collega. Capita così di portarsi la rabbia dentro e dietro, con effetti pesanti anche sulle relazioni interpersonali e sull’umore. Ma come fare a liberarsi dalla brutta abitudine, spesso innata, a rievocare la rabbia passata?

I traumi post stalking

Un fenomeno in grande crescita, purtroppo, è lo stalking. Aumento del fenomeno principalmente on line, ma anche nella realtà quotidiana, attraverso il cellulare e da vicino, è in costante aumento producendo delle statistiche preoccupanti.

Queste statistiche diffuse dalle centrali operative delle Forze dell’Ordine, stanno mettendo in guardia anche i centri medici cittadini, oltre che le associazioni legate alla tutela del cittadino, per cercare di ovviare il più possibile al fenomeno, ma soprattutto di cercare di aiutare i cittadini che sono vittime di questo fenomeno.

Solitudine, non sempre è negativa

 Solitudine: siamo abituati a considerarlo uno status necessariamente negativo, specie oggi in cui l’avvento del social a tutti i costi ci ha trasformato in identità interconnesse a decine di altre in un nanosecondo. Si può essere ancora soli nell’era del social network? Beh, sì, dal momento che tra contatto e relazione interpersonale intercorre uno spazio che potremmo paragonare a quello conoscente-amico. Il contatto lo conosci  sì ma solo di vista.

Bisogna operare un distinguo tra solitudine provocata dal fallimento delle relazioni e della vita sociale, ovvero il rimanere soli, e solitudine ricercata per restare da soli con se stessi, ritrovare l’equilibrio, una pausa benefica dal resto del mondo quando c’è bisogno di ritrovare la strada in solitaria, quando i compagni di viaggio che abbiamo al nostro fianco hanno intrapreso percorsi inconciliabili con il nostro modo di vivere e di guardare il mondo.

La cassiera: una catena di montaggio

Oggi parliamo di lavoro e di lavori particolari che hanno un effetto particolarmente forte dal punto di vista psicologico, sia per stanchezza che come modificazione di carattere.

Il lavoro che analizziamo è quello della cassiera. Le simpatiche signorine, che sono spesso ai terminali cassa dei centri commerciali, dei supermercati o del piccolo mini market sotto casa e che ci sembrano sempre sorridenti e soprattutto senza pensieri, nascondono in realtà un mondo interiore molto complicato e soprattutto intenso di emozioni.

La dieta digitale contro la tecnodipendenza

 Avete risposto affermativamente ad almeno una delle cinque domande cruciali proposte nel test elaborato da Daniel Sieberg, e-critico americano autore di “La dieta digitale: come spezzare la vostra e-dipendenza e riguadagnare equilibrio nella vostra vita”? Siete in evidente e-sovrappeso.

Che fare per correre ai ripari ce lo suggerisce lo stesso Sieberg nel passo successivo che, dalla consapevolezza di avere un problema,  passa alla soluzione per ritrovare il benessere psicofisico ed uscire dal tunnel della tecnodipendenza, ovviamente a piccoli step, perché come tutte le dipendenze è difficile liberarsene, dal momento che cipiace e lottare contro qualcosa che ci provoca piacere è sempre un’impresa ardua.

La dieta digitale, calcola il tuo e-peso

 “La dieta digitale: come spezzare la vostra e-dipendenza e riguadagnare equilibrio nella vostra vita”, libro in uscita che andrà sicuramente a ruba visti i tempi che corrono, dell’io che spesso esiste solo se costantemente connesso. Lui è Daniel Sieberg, e-critico tra i più famosi negli States e contro il multitasking, nocivo a lungo termine, ne abbiamo già discusso, propone un vero e proprio regime tecnologico ferreo, insomma ci mette a stecchetto dai nostri dolci giocattolini tecnologici.

Per ritrovare il benessere psicofisico smartphone, iPad, computer, webcam, chat, mail, social network vanno assunti un po’ come i carboidrati e i grassi quando si è a dieta: a piccole dosi, tanto per non disabituare l’organismo, in questo caso il cervello, e rischiare di riprendere i chili persi in un battibaleno a dieta finita, in tal caso rituffarsi a capofitto nella tecnodipendenza dopo un periodo di astinenza più o meno prolungato. Prima di mettervi a dieta dovete calcolare il vostro e-peso, con un test rapido in cinque punti.

Amore e sesso: relazioni

Parliamo oggi di una teoria analizzata in un testo del sessuologo degli Stati Uniti d’America, David Shnarh. Quest’ultimo, nel suo libro “Intimità e desiderio”, recensito di recente anche dal “Die Welt”, ha dichiarato come avere un rapporto sessuale con una persona cara, influirebbe sulla struttura del cervello in modo tale da influire la persistenza del desiderio sessuale di un periodo più o meno lungo e con intensità diversa.

Secondo quanto dichiarato dall’esperto, il sesso tra due innamorati aumenterebbe la sensibilità in un fenomeno che si chiama “Incontro senso motorio”. Le dichiarazioni sono state:

Gefirofobia: paura di attraversare i ponti

Oggi parliamo di un’altra paura o fobia, alquanto particolare. Andremo ad analizzare e descrivere la gefirofobia. In maniera alquanto ridotta, potrebbe essere tradotta come la paura di attraversare i ponti, ma scendiamo nel dettaglio ed analizziamola per bene.

La definizione di Gefirofobia proviene dal greco “gephyra” (ponte) e “phobos” (paura). Oltre al nome standard, questa sorta di fobia è definita nel settore specialistico anche come gefidrofobia o gefisrrofobia.

Incontri online, galateo del single alla ricerca dell’anima gemella in chat

 Incontri online, in chat, grazie ai social network, sui siti per singles che promettono di metterti in contatto con la tua anima gemella in poco tempo. Non siamo scettici a riguardo. Quella virtuale è ormai una realtà a tutti gli effetti e come tale non è affatto impensabile riuscire ad incontrare un potenziale partner usando webcam e tastiera per un primo approccio.

L’essenziale è appunto considerarla una realtà, alla stregua della dimensione concreta. Dietro uno schermo è più facile mentire su molti aspetti della personalità piuttosto che dell’aspetto fisico o della situazione lavorativa, per costruirsi un’identità più appetibile. Gli errori da evitare negli incontri online, o almeno quelli più madornali e che più possono compromettere il buon esito di un flirt, ce li elenca il dottor Stephen J. Betchen, psicoanalista specializzato in relazioni interpersonali, vita di coppia e familiare. Vediamoli.

Capire la meteoropatia

L’uomo ed il suo corpo, una relazione stabile ma a volte instabile a causa di agenti esterni. Questa stabilità mista all’instabilità ha una forte influenza legata anche al tempo ed alla meteorologia. Se volessimo fare una metafora potremmo parlare del mare e paragonarlo all’uomo e della luna, paragonabile al tempo.

Il punto è che molte persone cambiano il loro benessere psicologico a seconda delle condizioni climatiche. Avvicinandosi all’estate, soprattutto in questi giorni in cui il caldo torrido sembra essere arrivato tutto insieme senza considerare più le (ormai andate) mezze stagioni, ecco che qualcosa è cambiato.

Interpretare i sogni, forza e positività

 Cari amici di Iovalgo, proseguiamo il nostro speciale sull’interpretazione dei sogni avvalendoci del lavoro della psichiatra Judith Orloff, autrice per il New York Times del bestseller Emotional Freedom: Liberate Yourself From Negative Emotions and Transform Your Life.

I sogni possono essere una chiave di lettura utile a comprendere cosa c’è che non va nella nostra vita, cosa ci angoscia, paura ed ansie, un buon punto di accesso all’inconscio per esplorare desideri, aspettative, nodi irrisolti. Ricordare i sogni, e abbiamo esaminato come, è il primo passo per ritrovare nella realtà scenari simili e capirne dunque il significato. Abbiamo elencato alcune delle situazioni più ricorrenti nei sogni e l’interpretazione fornita dalla psichiatra, in relazione alla negatività: essere inseguiti, perdere il portafoglio, ritrovarsi nudi davanti ad un gruppo di persone, smarrirsi. Ma ci sono anche bei sogni, situazioni che evocano periodi di felicità nella vita reale. Vediamone alcuni e l’interpretazione che fornisce l’esperto a riguardo.

Il caso: dimenticare un figlio in auto

Stando ai recenti avvenimenti di cronaca, ecco che oggi affrontiamo un argomento scottante: il dimenticare un figlio in auto. Per comprendere bene le dinamiche psicologiche e riuscire meglio ad addentrarsi nello status, senza rischiare di dare semplicemente dei giudizi, ecco che andiamo a capire cosa è successo a livello psicologico nel padre di Perugia.

Per capire bene, andiamo a paragonare i giudizi di due psicologi diversi che hanno dichiarato le condizioni ai giornali. Il primo caso è quello che parla di rapporti sociali ed inconscio. La giustificazione è che un uomo, non nasce naturalmente predisposto per badare ai figli, il suo primo obiettivo è sicuramente il lavoro, e quando ci è impegnato, è in grado anche di rimuovere completamente la realtà.