Mente e corpo legati anche nel male

Vi abbiamo spesso parlato delle proprietà che collegano la mente al corpo. Soprattutto, ci sono momenti in cui la mente ed il corpo diventano tutt’uno fino a fondersi nei modi di percepire. Oggi parliamo di come, anche il malessere, quello fisico, potrebbe essere riconducibile in alcune situazioni al malessere psicologico. Secondo alcune ricerche partite dall’Università La Sapienza di Roma, ben un adulto ogni due, che si rivolge al medico di base per un dolore fisico, ha dietro una prospettiva psicologica. Proprio a partire da questo dato, risulta interessante provvedere a creare una sinergia tra il medico di base ed eventualmente uno psicologo. Così facendo, ci si è resi conto che si ridurrebbero di ben il 20% gli usi dei farmaci.

I primi test sono stati fatti proprio nelle Università ed a comunicare gli esiti positivi è stata la community web di Psicommunity, che proprio nei giorni prima del Maggio di Prevenzione Psicologica 4, hanno dimostrato come gli studi della cattedra di Psicosomatica, diretta dal professor Luigi Solano, della Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza abbia portato a brillanti risultati dopo ben 10 anni di duro lavoro.

Musica, come influisce sulla percezione del mondo

 Una musica può fare… canta Max Gazzè e poi dopo i puntini aggiungiamo pure quello che vogliamo: innamorare, ricordare, intristire, emozionare, mettere di buon umore, piangere, ridere, rendere euforici, rilassare, dormire, eccitare, innervosire, riflettere, sognare. La musica tocca le corde più profonde della nostra anima, influisce sul nostro stato d’animo e a volte fa molto di più, cambia addirittura la nostra percezione del mondo. Ne parla in un recente studio un’èquipe di ricercatori afferente all’Università di Groningen.

La musica non solo è in grado di influenzare il nostro umore, spiegano gli autori, ma può avere un impatto determinante anche sul modo di guardare la realtà. Ascoltando una musica allegra la vedremo in un modo, ascoltando una musica più triste in un altro.

Caratteristiche di un leader

 Un leader di successo non è una persona sola, un io martellante e petulante che calpesta tutti per imporre la propria autorità e visione del lavoro, che non ascolta e non prende nota per coniugare le esigenze del gruppo con cui lavora, che chiede l’impossibile agli altri e pretende poco da se stesso.

Quello è un leader senza stoffa che durerà poco al comando perché si farà tanti nemici, non guadagnerà mai il rispetto e la stima dei collaboratori, otterrà solo il minimo dagli altri perché nessuno gli offrirebbe mai di sua spontanea volontà il massimo. Un leader di successo è piuttosto colui che si mette in gioco, lavora più degli altri anche quando potrebbe imporre e delegare i compiti più noiosi e difficili, qualcuno che combatte fianco a fianco dei dipendenti e mai contro, qualcuno pronto ad assumersi anche responsabilità non sue a volte per coprire e proteggere le risorse preziose, le uniche, che ha a disposizione.

Insonnia: tra ansia, paure e stress gli italiani non dormono sonni tranquilli

 Insonnia: colpisce più o meno frequentemente la metà degli italiani con ripercussioni importanti sull’equilibrio psicofisico. Dormire bene è infatti importante non solo per la salute dell’organismo ma anche per l’umore, il benessere psicologico, la vita di relazione, il rendimento lavorativo.

Eppure spesso sono proprio lo stress sul lavoro, l’ansia, le preoccupazioni economiche, personali e professionali, le responsabilità non condivise a togliere il sonno, a testimonianza di come sia importante dedicare del tempo a se stessi, a risolvere i propri conflitti interni e a volersi bene per ritrovare anche il riposo perduto.

Il pic nic perfetto

Volersi bene significa anche fare attività benefiche per il corpo e da quando il fulcro della vita si è spostato nelle città, ogni tanto fa bene andare a fare una gita fuori porta all’aria aperta. Il pic nic è l’emblema dell’aria aperta. Dal francese, la parola deriva da pique (rubacchiare, prendere) e nique (cose di poco valore).

Prima cosa è decidere la giornata per dedicarsi a questa attività piacevole e soprattutto a basso costo. Cosa simpatica per adulti e bambini, ma anche per avere a disposizione la natura e l’aria che di recente manca a molti. Ma vediamo come renderlo perfetto. Per prima cosa, non abbiamo bisogno di giochi vistosi, ma basta una semplice palla per divertirsi.

Sogni, memoria, cervello

Non dimentichiamo mai l’importanza di sognare. Questo perché aiuta a vivere meglio, oltre che avere la speranza quando la realtà è cupa di una miglioria, oppure semplicemente dell’espressione di un desiderio.

Secondo la psicologia, sognare fa bene al cervello per la stimolazione di una serie di funzioni legate ai ricordi ed alla memoria. A dichiararlo è il Dottor Giuseppe Plazzi del Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Bologna:

Matrimonio William e Kate, perché Kate sogna di essere nuda all’altare

 Il matrimonio di William e Kate sta animando la curiosità e i pettegolezzi di tutto il mondo. Se pensiamo che tutti gli sposi si sentono emozionati, nervosi e stressati prima della cerimonia, non è difficile dedurre che avere gli occhi dell’opinione pubblica e della stampa mondiale puntati addosso certo renda ancora più difficile alla coppia reale convolare a nozze con serenità e tranquillità.

Kate ha un incubo ricorrente che è trapelato, come tutto del resto in questi giorni, sulle pagine dei giornali di mezzo mondo: arrivare nuda all’altare. Ma cosa angoscia il subconscio della Middleton in queste ore di ferventi preparativi?
Ce lo spiega Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell’Università di Chieti.

Mezza età ed infelicità

Non è un must del comportamento umano, ma sempre più ricerche mettono a paragone il passare del tempo con lo status di felicità dell’individuo. Ad oggi, andiamo ad analizzare un nuovo studio dell’Università di Maastricht, che dichiara come la mezza età, sia un momento nella vita dell’individuo, in cui troppe responsabilità e troppi doveri, fanno del male alla felicità.

Responsabilità nei confronti dei figli, perdita di una vitalità fisica dovuta all’usura del corpo, oppure aumento della pressione psicologica per il tipo di vita che si conduce, portano a non avere più il sorriso sulle labbra stampato sempre in volto.

Indecisi non motivati

Esaminiamo oggi una serie di punti relativi a determinate caratteristiche che l’individuo adulto porta con se e che lo portano molto spesso a modificare il suo carattere in accezione negativa.

Sono tanti, soprattutto i giovani, che nell’età che va dai 21 ai 35 anni circa, riscontrano nelle loro vite, tante particolari cose che “a prima vista” rendono completi. Magari stiamo parlando dell’Università portata a termine, un lavoro che comunque permette di avere un discreto guadagno, o ancora il coltivare degli interessi piacevoli che potrebbero essere arte in genere come la pittura, la musica o la poesia. Ma non basta. Anche avere tanti amici con il quale passare molto tempo, dalle allegre serate in compagnia, fino ai momenti legati agli sfoghi quotidiani per qualche piccola cosa che non è andata a buon fine.

Essere perfetti genitori

I genitori perfetti ovviamente sono un’utopia che difficilmente può diventare realtà, però si può sicuramente tendere a diventarlo seguendo poche piccole regole che faranno si che si diventi più esperti nella gestione di alcune situazioni.
A consigliarle sono gli esperti di psicologia infantile ed adolescenziale, che sostengono che i primi tre anni di vita di un bambino sono quelli determinanti per la crescita sana fisica ed intellettuale di un bambino.

Un po’ di educazione costruttiva e non troppo severa riesce ad aiutare il piccolo fornendo delle basi solide per evitare dei problemi per il futuro dei piccoli. I problemi più riscontrati nei figli di genitori poco attenti sono il narcisismo, l’anoressia, l’isolamento e spesso le difficoltà nello studio. La teoria viene spesso attuata in centri specialistici che offrono formazione legata al mondo delle coppie.

Leggere da piccoli

Per far si che i piccoli siano pronti al mondo della scuola, è necessario che comincino sin da bambini a familiarizzare con i libri di testo. Lo dice una recente ricerca pubblicata sulla rivista “Medico e Bambino”, che nasce proprio dalla penna di pediatri che hanno deciso di scrivere indipendentemente sullo sviluppo del bambino. La collaborazione è con l’Associazione Culturale Pediatri (ACP); l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e il Centro per la Salute del Bambino – ONLUS.

Il bambino ha la necessità di imparare prima a toccare un libro, poi a tenerlo in mano, poi a sfogliare le pagine ed infine magari, imparando a leggere. Il problema è che secondo quanto si legge all’interno di “Nati per leggere”:

Ansia e depressione, quando il benessere arriva dalla natura

 Natura e psiche, una relazione indagata da numerosi studi e che ha sempre dato risultati incoraggianti e più che positivi. E’ quella sensazione di stare bene che ci riempie quando ci ritroviamo immersi in un bosco piuttosto che sulla spiaggia, in montagna, in scorci suggestivi, spazi verdi, aperti, colorati da fiori, avvolti dal profumo di una campagna, negli spazi sconfinati di una pianura, nell’atmosfera placida che regna sulle rive di un lago, accarezzati dai raggi del sole in una radura.

Un senso di pace e benessere che purtroppo, tornati alla normalità grigia e monotona, dimentichiamo. Ed invece dovremmo ricordarcene ogni volta che ci sentiamo stressati e oppressi da un senso di angoscia, usare la natura per trovare conforto piuttosto che ricorrere in tutta fretta a farmaci di felicità in pillole o peggio incorrere in pericolose e poco salubri dipendenze.

Metodo Feldenkrais, la consapevolezza di sé attraverso il movimento

Il metodo Feldenkrais è una disciplina che prende il nome dal teorico e ideatore Moshe Feldenkrais (1904-1984). Consiste in un approccio alla conoscenza di sé attraverso il movimento, nello specifico ginnastica dolce. Attraverso esercizi facili da svolgersi e soprattutto piacevoli per il fisico, si arriva a creare una profonda integrazione tra il pensiero, il sentimento, il movimento e le sensazioni.

Il metodo Feldenkrais ha come mission condurre alla consapevolezza quelle parti del nostro corpo dimenticate, trascurate e spesso proprio per questo dolenti. E consapevolezza è certamente la parola chiave di questo approccio: consapevolezza intesa anche come pieno e cosciente uso dei sensi. L’obiettivo è di trovare l’armonia, dai muscoli allo scheletro alla respirazione all’uso della voce.

Lo snack contro lo stress

Una delle creature più spaventose del XXI secolo è sicuramente lo stress. In una realtà dove tutti si affannano, corrono e si inseguono per abbattere le barriere del tempo e fare il più cose possibile nel minore tempo, ecco che lo stress prende il sopravvento ed abbatte il corpo oltre che lo spirito.
Ed ecco allora che alcuni ricercatori dell’Università di Cincinnati, hanno studiato una serie di dinamiche e caratteristiche di comportamenti sociali in alcuni luoghi di incontro, come possono essere i pub, i bar e quanto altro, e che entrano in gioco sulla psiche umana.

I luoghi principali definiti come antistress, sarebbero i pub e soprattutto nel momento in cui si ha a che fare con gli aperitivi e gli stuzzichini. Il sale sarebbe infatti l’ingrediente principale dell’abbattimento delle nostre fasi di stress. Questo è stato dimostrato da tante ricerche scientifiche, che hanno portato alla luce, come il contenuto di sodio e quindi i cibi ricchi di sale, possano apportare effetti benefici sul sistema nervoso. Nello specifico, si riesce ad abbassare il livello degli ormoni dello stress come l’ipotalamo, l’ipofisi e il surrene.