Come fare successo (parte 1 di 2)

Nel nostro vivere quotidiano sembra essere interessante analizzare i nostri amici, colleghi e familiari per esaminare il loro percorso, per capire come si è cresciuti e come si è migliorati o come si è peggiorati. Data l’imprevedibilità degli anni a venire può essere interessante trovare una continuità nel proprio essere per cercare di migliorarsi e fare bene per se e per gli altri. Oggi sicuramente non siamo qui per proporvi e-book in acquisto per avere successo, ma semplicemente per guardare insieme la strada per raggiungere un benessere interiore che potrebbe portare a risvolti positivi nella propria vita.

In molti pensano che sia importante pianificare tutta la propria vita, oppure attuare delle strategie o semplicemente porsi degli obiettivi, ma non si è mai pensato al fatto che la vita è fatta di imprevisti e proprio quelli sono sempre dietro l’angolo e vanno considerati per avere successo nella vita. I problemi che riguardano il trascorso attuale e passato sono un buon punto di partenza per analizzare se stessi e quindi per cercare di migliorarsi ed avere successo nella vita.

Fobie strane, la paura del telefono e delle parole troppo lunghe

 Continuiamo il nostro viaggio nelle fobie più strane ed impensabili, raccontandovi di un episodio curioso che vede protagonisti i fobici del telefono, ovvero gli affetti da telefonobia, una paura irrazionale, persistente ed assolutamente ingiustificata dei telefoni.

Una paura singolare, non c’è che dire, ma ancora più singolare è quanto proponeva come soluzione un sito americano, specializzato nel supporto dei pazienti colpiti da attacchi di panico e fobie varie: Chiamaci, con tanto di numero verde a caratteri cubitali, e oseremmo dire minacciosi per un telefonofobico.

Elenco delle fobie strane (parte 2 di 2)

Abbiamo parlato delle fobie più diffuse e mentre le abbiamo esaminate in ordine alfabetico, sicuramente ci siamo resi conto di quanto possono essere strane a volte alcune cose che per alcuni individui sono semplicemente pane quotidiano. Continuiamo quindi la nostra analisi alfabetica delle fobie a partire dalla lettera L:

  • La Leucofobia è la paura del colore bianco.
  • La Nefofobia è la paura delle nuvole.
  • L’Ommetafobia è la paura degli occhi.

Talento, naturale o frutto di un duro lavoro su se stessi?

 Talento innato o maturato? O entrambi? Non è sufficiente avere la stoffa per emergere. Bisogna che qualcuno la scopra e la valorizzi, bisogna coltivarla e lavorare duro, allenandosi continuamente e lanciandosi in sfide sempre nuove, avere il sostegno della famiglia in questo percorso sin dall’infanzia e, ultimo, ma non da meno, trovarsi al momento giusto nel posto giusto per poter cogliere al volo le opportunità.

Questa è la ricetta per il successo di Karl Anders Ericsson, docente di psicologia della Florida State University. Ericsson è convinto che il talento naturale non esista. La memoria e l’intelligenza di molte persone di talento non sono affatto superiori alla norma, e quelli che sul palco piuttosto che in campo o in ufficio mostrano come una dote e una capacità innata altro non sono che il frutto di un duro lavoro su se stessi, finalizzato al potenziamento di una passione (quella si che è innata!), di un sogno, di una particolare predisposizione fisica a questo piuttosto che a quello sport.

Elenco delle fobie strane (parte 1 di 2)

Oggi parliamo di un argomento particolare, come le fobie più strane e curiose del mondo. Ma partiamo dall’etimologia del termine fobia. Dal greco significa paura e si tratta di una paura irrazionale e continua di certe situazioni fisiche e psicologiche. Il sintomo è quello di scappare dall’oggetto che rende il timore forte. La crisi fobica può intervenire in diverse situazioni e parliamo di quelle più comuni distinguendole in ordine alfabetico:

  • L’Acatartofobia è l’avversione per lo sporco e per la polvere.
    L’Agrizoofobia è la paura degli animali selvatici.
    L’Amaxofobia è la paura di guidare.
    L’Athazagorafobia è la paura di essere dimenticati o ignorati, o di dimenticare.
    L’Aurofobia: avversione per l’oro.

Paura delle radiazioni, rischio psicosi e abuso di farmaci

 Paura del terremoto, paura della guerra, paura dell’altro, paura di attentati, quante le paure che, come un’onda anomala, stanno travolgendo in questi giorni le nostre certezze, i nostri confini, quella serenità data dal rapporto tra l’io ed il mondo, spezzata, a detta degli esperti, dal conflitto e dai timori, quella costante sensazione di essere in pericolo che genera ansia, tensione e alimenta le fobie.

Ultima, ma non da meno, è la paura della nube radioattiva attesa in queste ore sull’Italia. Come vincerla? Gli esperti consigliano in primis come non vincerla, ovvero non ricorrendo all’abuso di farmaci.

Combattere la solitudine, i cibi che fanno bene al cuore

 Rifugiarsi nel cibo spazzatura, quando si è tristi o ci si sente soli, non è mai una buona idea. Mangiare per riempire il vuoto è sicuramente deleterio per via delle conseguenze sulla salute sia psichica che fisica. Quantità esagerate di gelato e cioccolata non sono un’alternativa alla carenza d’affetto che solo un buon rapporto con se stessi e poi con gli altri possono colmare.

Guai però a demonizzare il cibo. Il cibo è un alleato delle nostre emozioni, è legato alla vita sociale, al benessere, al piacere. Nelle giuste dosi e proporzioni e rispettando eventuali limitazioni imposte da un regime dietetico dettato da disturbi di salute o dieta dimagrante, alcuni piatti riescono a regalarci buon umore, stimolando la produzione di serotonina.

Migliorare l’autostima (parte 2 di 2)

Dopo aver capito cos’è l’ego e come vogliamo diventare, è giusto spiegarvi con poche semplici regolette, o meglio degli esercizi, come fare per reclamare la propria esistenza nel mondo, senza soffrire e senza far soffrire gli altri.
David Marcum e Steven Smith consigliano tre esercizi nel loro volume “Egonomics. Quando l’autostima è la nostra migliore risorsa” edito da Sperling & Kupfer, e noi li riproponiamo.

Il primo esercizio è quello di bilanciare il lato positivo e quello negativo dell’ego. Se siamo pronti ad aiutare noi stessi, saremo pronti anche ad aiutare gli altri e quindi ecco che andiamo a lavorare per noi e per il bene pubblico. La necessità è quella di essere sinceri con se stessi rispondendo a due semplici domande: la prima è “Non mi metto mai in discussione, per nessun motivo, perché…” , la seconda invece è “Pur avendo stima di me stesso, trovo giusto accogliere critiche e appunti, per esempio…”.

Migliorare l’autostima (parte 1 di 2)

Oggi cominciamo il nostro percorso sul come trovare la giusta energia corporea e psicologica per aumentare la nostra autostima e far crescere il nostro ego. Noi di IoValgo, molto spesso vi abbiamo parlato di questi argomenti, ma intendiamo trattare in questi due post nello specifico il come aiutarci a migliorare.

Partiamo dal fatto che “ego” in latino significa io, mentre ad oggi una persona dotata di un grosso ego, viene definita come egocentrica oppure come semplicemente negativa perché troppo piena di se. In sostanza, essere pieni di se non è un errore e soprattutto non ha ne una accezione positiva ne una negativa, ma più che altro ha una realtà intorno che serve a farci vivere meglio. Nello specifico, quindi, avere un ego molto espanso, oppure ipertrofico potrebbe essere considerato come un handicap, nel senso che sembrerebbe essere individui legati unicamente al proprio punto di vista. Di conseguenza, la persona con un grosso ego, non ha interesse ad ascoltare gli altri ma è pronto solo ad ascoltare il proprio punto di vista. Non accetta critiche, non riceve i feedback e molto spesso può essere portatore di enormi errori di valutazione portando se stesso all’autodistruzione ed all’isolamento.

Attacchi di panico, tra solitudine e pregiudizi

 Attacchi di panico, in tanti ne soffrono in solitudine, vivendo con vergogna, imbarazzo e pregiudizi le crisi, credendo di essere i soli a sperimentare questo disagio, pensando, erroneamente, che non ci sia una cura.
Sono alcuni dei dati emersi sulla base delle telefonate giunte agli psicologi del Servizio di Ascolto attivato dall’Associazione per la Ricerca sulla Depressione, una o.n.l.u.s. attiva dal 1996 sul fronte della sensibilizzazione in tema di depressione, ansia e disturbi di panico.

Dalla sua attivazione, avvenuta nel 1998, al centralino sono giunte circa 15.000 telefonate. L’anonimato permette di esprimere le emozioni suscitate dal disturbo, altrimenti reputate imbarazzanti, come la paura, l’angoscia e la rabbia.

Paura della guerra e del terremoto nei bambini, come proteggerli

 Tsunami, terremoti, diari di guerra, immagini di morte, distruzione e devastazione in mondovisione, entrano nelle nostre case e raggiungono i più piccoli, senza difese e senza quella protezione dovuta alla comprensione della lontananza e della reale entità dell’evento.

Come proteggere i nostri bambini dalla paura della guerra, dalla paura del terremoto, dalla paura di un’onda devastante che ricopre ogni cosa? Nessun genitore vuole fallire in questo delicato compito. Un aiuto, oltre che dalle raccomandazioni di Save the children che abbiamo diffuso qualche tempo fa, ci viene oggi dal Telefono Azzurro, associazione di volontariato che ha diffuso dei consigli, semplici quanto efficaci, rivolti agli adulti e con lo scopo di tutelare i bambini durante eventi così estremi come quelli in corso. Vediamoli.

La musica, il doping naturale

Se siamo degli habitué nel praticare attività sportiva, sappiamo quanto a livello agonistico sia importante avere un determinato carisma sportivo e soprattutto riuscire ad effettuare determinate prestazioni. Per fare queste prestazioni, c’è bisogno di costanza di allenamento, resistenza e forza. Ma secondo un recente studio condotto dalla Brunel University di Londra, non sarebbe indispensabile fare solo questo, o meglio, sarebbe questa una parte inferiore.

Purtroppo molti atleti si lasciano andare al doping cercando di migliorare le proprie prestazioni, ma da questo studio è risultato che esiste un doping naturale e che non è dannoso per il corpo: la musica.

Migliorare la memoria, vediamo come

Oggi parliamo della memoria, quella parte dell’essere umano che va a renderci pronti per memorizzare informazioni, archiviarle, classificarle e recuperarle quando necessario. E per parlare di memoria, dedichiamo il nostro interesse soprattutto a come aiutarci nel migliorare le nostre capacità intellettive.

L’aumento di performance nella nostra memoria, o meglio il miglioramento dell’abilità intellettiva può essere aiutato sicuramente come qualsiasi abilità del corpo, ma si necessita principalmente di considerare i molteplici fattori che vanno ad influire sulla nostra memoria e sulle prospettive del suo sviluppo. Oltre a questo, dobbiamo tenere presente che la miglioria delle abilità intellettive non è un mero fatto di allenamento, anche perché tra i tanti fattori ci sono una serie di informazioni legate alla genetica che fanno si che ogni individuo sia a se stante.

Paura della guerra, crisi libica accresce ansia, stress e fobie negli italiani

 Dopo l’ansia da radiazioni che ha spinto gli italiani al ritorno dal Giappone a sottoporsi ai controlli in ospedale benché provenissero da luoghi lontani dalle aree contaminate, a preoccupare ed angosciare gli italiani è in queste ore la crisi libica.

Ne parla all’Adnkronos lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, delle paure irrazionali che può innescare una guerra così vicina e tangibile come quella in corso in Libia e che ci vede direttamente coinvolti anche per l’afflusso di rifugiati sulle nostre coste oltre che per la partecipazione militare.