Secondo il senso comune, il cervello è la base dei pensieri razionali, mentre il cuore è la base di partenza di tutte le emozioni e tutti quei fenomeni che vengono definiti irrazionali. Oggi vediamo però la relazione che c’è tra il cuore e la mente e quindi delle capacità di emozionarci con il cervello.
Già nel 1995, lo psichiatra Stephen Porges, professore all’Università dell’Illinois di Chicago, parlò della teoria di Polivagale, che spiega come il cuore interviene nelle relazioni sociali e regola il battito cardiaco. Ad influenzare la HRV (Heart Rate Variability), sarebbe quindi questo organo che permette di regolare la nostra capacità di prendere decisioni e controllare lo stress ed altre emozioni. Il basso HRV, porta anche a patologie come la depressione e l’autismo. Il HRV alto, invece, farebbe si della riuscita del riconoscimento delle emozioni altrui.