
Nei momenti particolarmente stressanti, quando perdiamo il nostro equilibrio interiore, è utile provare il trainig autogeno. L’espressione è entrata nel linguaggio comune, scissa dal suo reale significato di terapia psicologica e forse è stata svalutata, ma è invece una terapia molto precisa.
Il trainig autogeno è una disciplina ideata dal dottor Shoultz, un neurofisiologo e psicoterapeuta tedesco, ed è finalizzato a indurre volontariamente nell’organismo lo stato di rilassatezza muscolare, e quindi anche psicologica, che si raggiunge involontariamente durante il sonno. Il T.A. in effetti, è proprio l’azzeramento delle funzioni volontarie a beneficio di processi spontanei dell’organismo, processi che lo portano a rigenerarsi. Si tratta di un allenamento indiretto a rilassarsi spontaneamente, ad essere passivi, ad annullare l’io vigile. Allenandosi con il training autogeno si diventa come un personal trainer di se stessi e si impara, ascoltando il proprio corpo e sintonizzandolo con la mente, a diminuire l’ansia e la confusione mentale.
L’ansia e lo stress alterano le funzioni biologiche del nostro organismo, con conseguente perdita di concentrazione, tachicardia, raffreddamento delle estremità corporee, dolori muscolari e via dicendo. Per raggiungere il rilassamento psico-fisico, sono previsti una serie di esercizi e poichè il T.A. riserva grande attenzione al corpo, i primi esercizi sono appunto esercizi somatici, seguiti solo in un secondo momento da esercizi rivolti alla mente.