La Talk Therapy: combattere l’insonnia parlando

Altro che tisane o farmaci: il rimedio più efficace per curare l’insonnia sono le parole. Lo rivela uno studio della Laval University in Quebec, pubblicato sul Journal of American Medical Association (JAMA), ed  effettuato su 160 adulti che soffrivano di insonnia cronica.

I volontari sono stati inizialmente sottoposti a una cura combinata che comprendesse sia sedute di terapia di gruppo settimanali, sia la somministrazione di farmaci contro l’insonnia. Sei mesi dopo la fine del trattamento, il miglior risultato a lungo termine è stato ottenuto dai pazienti trattati con terapia combinata con farmaci, inizialmente, seguita poi dalla sola talk therapy.

Il disgusto ci tiene lontani dai pericoli

Grandi menti come Charles Darwin o Stanley Miller consideravano il disgusto un concetto strettamente legato al cibo. In particolare Darwin, nel suo libro “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”,  ne sottolineava il valore adattivo, e considerava il disgusto come un emozione originata dal senso del gusto che con l’evoluzione si è trasformata in una risposta emozionale che impedisce all’uomo di assumere oralmente sostanze potenzialmente dannose.

In realtà lo scopo del disgusto non è solo evitare di ingerire alimenti pericolosi, nè di preservare l’uomo dal contatto con i batteri; è piuttosto un meccanismo di difesa che interessa sia fisico che mente. Infatti esiste sia il disgusto sensibile, cioè quello che proviamo quando assumiamo cibi avariati, sia quello psicologico.

L’autostima va in scena con la teatroterapia

 È ormai noto che le attività creative contribuiscono ad esplorare (e a migliorare) alcuni lati della nostra personalità. Una delle forme più efficaci di sviluppo personale tramite l’arte è la Teatroterapia.

La recitazione infatti permette di utilizzare le potenzialità del “gioco delle parti” per scoprire le parti profonde della nostra identità e di attivare risorse utili per migliorare il proprio equilibrio interiore e rafforzare la propria autostima.

Programmazione Neuro Linguistica, cos’è?

La Programmazione Neuro Linguistica o comunemente chiamata PNL, è una metodologia di sviluppo personale, studiata e approfondita dal matematico Richard Bandler e dal linguista John Grinder. I due hanno iniziato negli anni ’70, ad osservare la psicologia delle persone in ogni sua variante, analizzando casi in cliniche di esperti. Hanno fuso diverse materie, tecniche e teorie psicologiche, matematiche, cibernetiche, di comunicazione, scientifiche e linguistiche. Lo scopo di questi studenti, era quello di migliorare il benessere personale nei modi più semplici.

I concetti principali della PNL  riguardano il legame che i pensieri, i gesti e le parole dell’individuo, hanno per interagire con il mondo. Modificando la propria visione, la persona può potenziare le proprie percezioni, migliorare le proprie azioni e le proprie prestazioni.

I soldi fanno la felicità? Sì!

Inutile girarci intorno, la realtà è che i soldi fanno la felicità, anche se non è tutto ciò di cui abbiamo bisogno dalla vita, ma sicuramente per una buona parte ce la migliora. Si vive in una società in cui non vi hanno insegnato a lottare, ad agire e a reagire, ma solo a fantasticare e a illudersi con facili pensieri. Tutto questo porta a sentirvi a disagio con tutto ciò che vi circonda, persone comprese.

Il vostro malessere crea difficoltà nel capire e seguire un sano percorso di benessere, portandovi indebolimento mentale e fisico. Quante volte vi siete trovati davanti a persone che vi hanno detto di essere in grado di cambiare la vostra situazione? E quante volte in queste occasioni siete sprofondati ancora più in basso?

Il potere benefico delle parolacce

È scientificamente provato che le parolacce fanno bene a corpo e mente. La notizia ci arriva da un esperimento effettuato da Richard Stephens e colleghi, durante il quale, in un primo tempo, i soggetti dovevano immergere la mano in un contenitore pieno di acqua gelida urlando una parolaccia a piacere. Nella seconda fase, i soggetti dovevano ripetere l’operazione senza imprecare.

Il risultato è stato che nella prima fase, i soggetti hanno alzato la loro soglia di sopportazione al dolore di quasi il 50%, a differenza della seconda.

Post-Vacation Blues, lo stress post vacanze

Se vi sentite spossati, avete cefalee persistenti, alterazioni dell’appetito, insonnia e irritabilità verso tutto e tutti, allora forse siete vittime dello stress-post vacanze. Questo particolare tipo di stress, sempre più presente nel mondo industrializzato, colpisce ben il 35% dei lavoratori italiani e si manifesta al rientro dalle vacanze, in uno dei periodi dell’anno potenzialmente più faticosi.

Le cause sono diverse: il cambiamento del ritmo della giornata, dello stile di vita, del modo di nutrirsi uniti all’idea di lasciare attività e persone che abbiamo conosciuto in vacanza. Il disturbo è chiamato anche Post-Vacation Blues: il termine deriva da blue, cioè tristezza, ed è collegato al blues, originariamente canto di malessere e angoscia molto diffuso tra le comunità nere americane di schiavi.

Social network e autostima

 La crescente popolarità dei social network ha portato grandi esperti (e semplici utenti) a confrontarsi sul rapporto che intercorre tra queste nuove forme di comunicazione e l’autostima di chi ne fa uso. Facebook, Twitter, MySpace e tutti gli altri aiutano o ledono la nostra autostima?

Quanti paventano l’azione benefica dei social network dichiarano che lo sforzo degli utenti per creare il proprio profilo, e per gestirlo successivamente sia un ottimo esercizio per l’autostima. Doversi descrivere, scegliere le proprie immagini da condividere con altri utenti, comunicare ciò che facciamo attraverso il nostro status costituirebbero infatti piccoli gesti che ci aiutano ad accettarci e a presentarci agli altri. I sostenitori della tesi avversa puntano invece il dito contro le pratiche sopra descritte dichiarando che permettono l’evasione dalla vera natura dell’utente, che è così libero di mostrarsi nel modo in cui vorrebbe essere piuttosto che nel modo in cui realmente è., il che di certo non gioverebbe all’autostima.

Sviluppo personale, la ricetta olistica di Hoffman

Vediamo il panorama italiano dei corsi in generale che mirano al miglioramento personale: corsi di  autostima, corsi di motivazione, ecc. Un pò tutti prensano di cambiare o migliorare qualcosa nella propria vita. Relazioni con gli altri, percorsi di carriera e stati emotivi.

Uno dei metodi molto utilizzati negli USA è il metodo Hoffman. In Italia si articola in 8 giorni residenziali con 5 sessioni di Coaching. Il Metodo Hoffman è riconosciuto da numerose ricerche Universitarie come strumento di cambiamento In Italia il corso è abbinato ai trattamenti olistici della spa a 4 stelle Cà Murà.

Quando è il gruppo a decidere

Scelte individuali e scelte di gruppo. Un tema che sta a cuore alla PNL, soprattutto quando si esaminano le dinamiche della leadership nel gruppo. Anche in campo aziendale, in particolare nel capo del decision making, molto spesso si sente parlare di group thinking. La psicologia che sta infatti dietro una scelta è molto complessa, e lo è ancora di più quando a decidere non è il singolo ma il gruppo.

Molto probabilmente avrete sentito parlare, o vi sarete imbattuti di persona, nel classico test di gruppo che simula una situazione di emergenza della NASA. Di solito vi ritrovate superstiti sulla luna (io ho incontrato sempre questa versione…) o nel deserto, con pochi oggetti e poco spazio per trasportarne solo alcuni. Beh, come avrete notato, e come è chiaro, il processo decisionale che ne viene fuori è orientato si da scelte di sopravvivenza ma visto che si genera in gruppo (i partecipanti vengono divisi in più gruppi) è plasmato da prospettive diverse, e quasi tutti hanno delle difficoltà ad accettare le scelte del gruppo che non sono corrispondenti alle proprie. Che vuol dire?

Resistere al dolore, a voce alta è meglio

 

Di fronte al dolore scappa l’impreco? Beh state facendo la cosa giusta. O meglio la più rapida per far lenire il fastidio. Una ricerca inglese, pubblicata su NeuroReport, ci dice che imprecare, e farlo a voce alta, diminuisce il dolore. La spiegazione è legata a dei fenomi intrinseci alla specie umana che collegano dolore e aggressività. Tecnicamente si parla di ipoalgesia, riduzione della sensibilità agli stimoli dolorosi.

Alla Keele University hanno condotto gli esperimenti su cui si basa lo studio. Sessantasei volontari hanno partecipato all’esperimento. Il singolare test prevedeva l’urlo di una parolaccia scelta tra 5 nella rosa delle imprecazioni dopo aver immerso la mano nell’acqua ghiacciata.

Raccontarsi, l’autocura a portata di penna, o di tastiera

Il vecchio e caro diario ha fatto compagnia a tanti in passato. Esploratori, sognatori, avventurieri e poeti. Ma anche a chi cercava sollievo in un dialogo con il proprio ego. Alessandro Ricci, medico e pittore senese che nell’Ottocento nelle sue avventure in zone inesplorate di Egitto e Sudan si affidò al proprio diario, ora documento storico di valore, per raccontare dei luoghi e dei popoli sconosciuti che incontrava lungo la strada.

Se non siete degli avventurieri e non avete in programma di partire per luoghi remoti e inesplorati, munitevi lo stesso di un taccuino, vi farà bene.

Soldi e psiche, contarli ci fa bene


Stress, ansia e per giunta il calore. D’estate dormire è in media un po più difficile, almeno per chi resta a casa. Ma una ricerca americana ci dice che vi sono delle valide alternative al conteggio delle pecore.

Da un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota (Usa) diretti da Xinyue Zhou, insieme ad altri ricercatori della Florida State University arriva la conferma che Zio Paperone aveva ragione: contare soldi fa bene a se stessi e aiuta a dormire.

Migliorarsi con la danza

Vi è un nuovo modo di intraprendere delle terapie per il miglioramento di se stessi. La danzaterapia è una psicoterapia che utilizza la danza, e in particolare il movimento corporeo nelle sue più svariate espressioni per raggiungere vari obiettivi.

La danzaterapia, diversa per caratteristiche e approccio dagli altri corsi di autostima e corsi di motivazione, è focalizzata sul concetto della prevenzione e dell’educazione alla salute per migliorare la qualità della vita delle persone e per sviluppare in modo sano e creativo la nostra personalità.