Facebook è uno dei social network più popolari, sul quale ognuno di noi può “stringere amicizia” e comunicare con tantissime persone, conosciute o meno. Secondo una ricerca condotta dalla Western Illinoiis University, però, avere molti amici su Facebook sarebbe indice di un elevato grado di narcisismo.
Sicurezza, la sigaretta ci illude di avere il controllo
Che dietro al vizio del fumo ci fosse una motivazione psicologica, ne avevamo il sospetto. Tenere tra le mani una sigaretta, aspirarne il fumo, dà la sensazione di avere o riprendere il controllo di sé e delle situazioni. Quest’impressione migliora l’umore e getta le basi del circolo vizioso della dipendenza.
Timidezza, è causata da alcuni deficit nel cervello
La timidezza, la difficoltà a rapportarsi con gli altri, che ci fa sentire a disagio quando conosciamo persone nuove e può portare ad essere introversi e più chiusi in se stessi, oltre a poter sfociare nel disturbo d’ansia sociale, potrebbe essere legata non solo a motivi psicologici, quali ad esempio il dare troppo peso e il temere il giudizio degli altri, ma anche a cause fisiologiche. Secondo quanto scoperto da una ricerca condotta dalla Vanderbit University, a causare questa difficoltà a socializzare con persone nuove potrebbero essere alcuni deficit in due aree del cervello, l’amigdala e l’ippocampo, che renderebbero più difficile alle persone timide abituarsi ad incontrare persone nuove.
Orgasmo femminile, basta anche l’esercizio fisico
Secondo uno studio condotto di recente dall’Università dell’Indiana (IU) pubblicato nel numero speciale di “Sexual and Relationship Therapy”, le donne raggiungerebbero l’orgasmo anche semplicemente praticando alcuni esercizi fisici. Questo fenomeno, già conosciuto da tempo, è stato definito dagli esperti “coregasm”, per via della sua associazione con gli esercizi per i muscoli addominali.
Le nuove generazioni sono meno idealiste e più materialiste?
Si parla spesso dei giovani, delle prospettive (assai scarse) offerte loro dal mondo del lavoro, e spesso ci si interroga anche se le nuove generazioni, i “giovani del terzo millennio”, siano più o meno interessati alla politica, al sociale o all’ambiente, se siano più o meno idealisti dei loro genitori. Secondo uno studio americano, della San Diego State University, i ragazzi di oggi-almeno negli Stati Uniti, ma forse la tendenza è quella un pò dovunque- sarebbero meno impegnati politicamente o nel sociale, più concentrati su valori materiali e meno disposti ad aiutare la comunità rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, la “Generazione X” dei nati fra il 1962 e il 1981 e i “figli del boom economico”, nati tra il 1946 e il 1961.
I comportamenti da non adottare nella coppia
Emily Dickinson scriveva “che l’amore è tutto è tutto ciò che sappiamo dell’amore”. Quando ci si trova ad intraprendere una storia d’amore si è felici, si provano sensazioni nuove, si ha la voglia di scoprire l’altro. Ma l’amore non è sempre rose e fiori. E un rapporto di coppia è fatto di alti e di bassi. Dopo la prima fase di forte innamoramento, subentra la vera e propria conoscenza e ci possono essere delle caratteristiche del partner che non piacciono all’altro e non coincidono con l’ideale romantico che ci si era creati in mente.
Padri depressi, i figli ne risentono
I bambini sono molto sensibili. Numerose ricerche testimoniano quanto il legame fra genitori e figli sia estremamente forte già dai primi mesi di vita del bambino, in alcuni casi anche quando è ancora nel grembo materno. Ma allo stesso tempo grandi responsabilità per la salute del piccolo vengono date alla madre che, nel modo in cui conduce la gravidanza, può compromettere il suo stato fisico.
Più bravi a scuola se si impara a sbagliare
Sbagliando s’impara, dice il proverbio. Secondo una ricerca dell’Università di Poitiers, in Francia, ciò potrebbe essere vero, e gli studenti sarebbero più bravi a scuola se imparassero a sbagliare, o meglio, ad accettare i propri errori e i propri fallimenti, quindi genitori e insegnanti non dovrebbero metterli troppo “sotto pressione” pretendendo da loro un rendimento scolastico eccellente, perchè se i ragazzi sanno accettare i loro fallimenti senza abbattersi troppo, poi riusciranno ad avere maggior successo.
Psicoterapia, è utile anche contro la menopausa
La menopausa, con le classiche vampate di calore, la maggiore irritabilità, l’insonnia e gli altri sintomi che caratterizzano le donne in questa particolare fase della vita, può essere trattata efficacemente con la terapia cognitivo-comportamentale. A suggerirlo è uno studio londinese pubblicato sulla rivista “Menopause”.
Coppia unita quando condivide il cibo
Da che cosa si vede se una coppia è unita e affiatata? Se condivide il cibo! E’ quanto scoperto dai ricercatori dell’Università Clemson della California del Sud, che hanno pubblicato i risulti dello studio sulla rivista “Appetite”. Dividere il cibo con il proprio compagno/a è indice di affiatamento, anche agli occhi di lo osserva fare.
Violenza in tv, predispone all’aggressività
Vedere comportamenti violenti o aggressivi in tv, quali possono essere anche il bullismo o l’esclusione sociale, può a sua volta predisporci all’aggressività. E’ quanto scoperto da uno studio condotto dal professor Douglas Gentile della Iowa State University assieme a Sarah Coyne e David Nelson, della Brigham Young University’s School of Family Life, e Jennifer Ruh Linder, del Linfield College. Il professor Gentile ha spiegato: “Quello che questo studio dimostra è che l’aggressività relazionale può realmente provocare un cambiamento nel modo di pensare. E ciò è importante perchè certamente il tuo modo di pensare può cambiare il tuo comportamento”.
Depressione, un aiuto dalla corrente elettrica?
Sembra che la stimolazione del cervello con una debole corrente sia un sistema sicuro ed efficace contro la depressione, e una valida alternativa agli psicofarmaci, che non sono esenti da effetti collaterali, in alcuni casi anche gravi. A sostenerlo, è un team di ricercatori australiani dell’University of New South Wales (UNSW) e del Black Dog Institute.
Paura della solitudine? La soluzione è sposarsi!
Si ama per non restare soli? Non capita a tutti di incontrare l’anima gemella né tantomeno di essere folgorati da un colpo di fulmine. A volte si attraversano dei periodi molto difficili nella propria vita e a volte si commettono errori che coinvolgono anche altre persone. Tante sono le coppie formatesi non per amore, ma per paura di restare soli. Infatti, non risultano strani i risultati di una ricerca condotta da match.com che evidenzia come gran parte degli uomini abbiano dichiarato di non avere problemi a sposare una donna che non amano.
La scelta di divorziare è delle donne
Spesso abbiamo parlato di divorzio. Negli ultimi tempi sembra essere aumentato il numero di matrimoni che decidono di mettere fine alla propria unione. Le motivazioni che spingono a questa difficile scelta possono essere diverse. Alcuni studi sostengono che il periodo di forte crisi economica che stiamo vivendo sfiducia le coppie a chiedere il divorzio per questioni monetarie e allora proliferano le coppie di separati in casa. Ma altri pensano, invece, che i tempi sono semplicemente cambiati e le relazioni amorose non seguono più percorsi tradizionali.