Stress cronico, colpisce maggiormente le donne

Molti ritengono che la mente possa influire sul deterioramento del fisico. Infatti, è quanto stabilito da una recente ricerca dell’Università della California di San Francisco. Il principale responsabile di problemi a livello fisico, e anche a livello mentale a quanto pare, per gli individui è lo stress. Soprattutto per le donne, quando si parla di stress cronico  c’è da preoccuparsi.

Depressione, altera il funzionamento del cervello

 La depressione incide in maniera pesantemente negativa sulla vita di che ne soffre, e può anche portare a delle modifiche del funzionamento del cervello, secondo quanto scoperto da una ricerca dell’University of California, Los Angeles. I ricercatori hanno monitorato tramite un elettroencefalogramma il cervello di 158 persone, di età compresa fra i 21 e i 70 anni, 121 dei quali soffrivano di depressione maggiore, caratterizzata da stati d’animo irrequieti e ansiosi, difficoltà a concentrarsi e mancanza di stimoli, mentre gli altri 37 non presentavano sintomi depressivi.

La dipendenza da gioco d’azzardo (seconda parte)

Il Gioco d’azzardo Patologico viene chiamato anche GAP e secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità coinvolge circa un milione e mezzo di italiani. Sicuramente si tratta di un problema che, soprattutto in un periodo difficile dal punto di vista economico come quello che stiamo vivendo, va affrontato. Molti non sanno che la ludopatia assale in modo particolare persone insicure, insoddisfatte e con poca autostima.

La dipendenza da gioco d’azzardo (prima parte)

Gioca responsabilmente. Questo è lo slogan ripetuto alla fine dello spot televisivo in onda da qualche mese  per il Superenalotto. La pubblicità riprende una nota canzone di Toto Cutugno dal titolo “Sono un italiano” per spiegare tutte le motivazioni che spingono gli italiani a giocare e conseguentemente a sognare attraverso questa possibilità che può portare ad una vincita.

Solitudine, può anche uccidere

La solitudine può innescare un circolo vizioso molto pericoloso, rendendoci più vulnerabili a certe malattie, che possono portare anche ad una morte prematura. A sostenerlo è un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles (UCLA), i cui risultati sono stati presentati al meeting “Social Psychology and Perception”.

Le donne preferiscono gli uomini con la barba

 Gli uomini col viso liscio e ben rasato non vanno ormai più “di moda”: ben il 78,5 % delle donne italiane preferisce l’uomo con la barba, indice di virilità. E’ ciò che emerge da un’indagine condotta da Found!, la prima agenzia italiana di mood marketing comunication, condotta con la metodologia WOA (Web Opinion Analysis) tramite un monitoraggio on line sui principali social network, blog e community, coinvolgendo circa 1300 utenti donne tra i 25 e i 55 anni per capire le caratteristiche che deve avere il loro partner ideale.

Come gestire l’ansia con il respiro

L’ansia è un disturbo sempre più diffuso, complice la crisi economica e il sistema sociale, che offrono meno certezze rispetto ad una volta, acutizzando il senso di perdita e di precarietà. Gestire l’ansia, tuttavia, non è impossibile. Una particolare tecnica di respirazione, infatti, permette di alleviare i sintomi e mantenere la giusta lucidità mentale.

Donne, scambierebbero il proprio QI per un seno prosperoso

La notizia, forse, vi farà sorridere, ma ci sono donne che scambierebbero volentieri la loro intelligenza con un seno prosperoso! A svelarlo, è un sondaggio condotto per conto del sito web MyVoucherCodes.co.uk. Certamente, dà da pensare, soprattutto a ridosso della festa della donna. Sarà la potenza dei cliché, della pubblicità e con tutta probabilità dei modelli proposti dalle riviste di moda e dalle star, fatto sta che molte donne ritengono più importante l’aspetto fisico del proprio QI.

Attacchi di panico, in aumento a causa delle cattive notizie

Da molto tempo, oramai, e soprattutto negli ultimi anni, siamo continuamente esposti alle cosiddette “brutte notizie“, dagli omicidi familiari, alle guerre, dalle violenze sessuali, ai rapimenti, basta accendere la tv o sfogliare le pagine di un qualunque giornale. Le notizie buone, infatti, quando non sono del tutto inesistenti, sono sempre più sporadiche.

Solitudine, fa male alla salute

 La solitudine può portare una persona a non prendersi cura di se stessi, nell’aspetto fisico e nella salute, e, secondo una nuova ricerca condotta da John Cacioppo dell’University of Chicago, sarebbe anche direttamente collegata a problemi di salute. Nel suo studio, egli ha infatti riscontrato che la solitudine può portare ad indurimento delle arterie e pressione alta, infiammazioni del corpo e anche problemi nell’apprendimento e nella memoria.

Trauma psicologico, come superarlo

Superare i blocchi, in seguito ad un trauma psicologico, non è sempre un’operazione semplice, tanto più che il nostro continuo “correre” non ci permette di fermarci a comprendere gli eventi della nostra vita che ci hanno toccato profondamente, dando un calcio alla possibilità di stare bene e sentirci sereni.

Ansia, quali sono i sintomi

L’ansia non è solo un disturbo, qualcosa da giudicare necessariamente come un limite, ma può essere anche uno strumento di analisi di se stessi, e quindi essere utilizzata come una risorsa. Almeno un terzo della popolazione mondiale ha avuto o potrà soffrire d’ansia nel corso della propria vita. Questo perché è una condizione fisiologica, utile in molti momenti della vita.

Coppia, come litigare in modo corretto?

Quante  volte litigate con il vostro partner? In una coppia non è sempre tutto rose e fiori. Molto spesso ci sono incomprensioni, litigi, dissidi che non possono far altro che portare la coppia ad incrinarsi. Infatti, quando si ha una discussione con il proprio partner bisognerebbe affrontare in modo giusto il litigio per evitare che questo possa fare davvero molto male al benessere di entrambi. Il problema è uno solo: quando si litiga molto spesso non si può fare a meno di rivangare il passato, riprendere vecchie discussioni, rinfacciarsi degli episodi passati che non ci sono piaciuti.

La sindrome del lavoratore precario esiste

Stiamo vivendo un momento molto particolare per il nostro Paese. In tempi in cui si parla di rettifica dell’art. 18 della Costituzione Italiana, in cui i giovani ne hanno le tasche piene di contratti a tempo determinato e di instabilità del proprio futuro lavorativo, non si può non pensare ad una patologia che colpisce gran parte della popolazione giovanile, soprattutto in Lombardia. Si tratta della cosiddetta Sindrome del lavoratore precario. Coloro i quali si trovano in una situazione “non chiara” a livello lavorativo sono maggiormente soggetti a soffrire di disturbi d’ansia e da depressione.