Aggressività e caldo collegate?

Aggressività e caldo collegate? La risposta è semplice e diretta: si. Il salire della temperatura può portare le persone a provare una certa insofferenza per il mondo circostante e coloro che lo popolano, portandole ad agire non sempre in modo corretto.

Scuola, l’aggressività degli studenti è legata a bias nelle credenze

L’ aggressività dei ragazzi, in particolar modo a scuola, è legata a bias nelle credenze. Secondo uno studio pubblicato su Child Development i ragazzi, quando credono che le persone non possono cambiare i loro comportamenti, reagiscono con aggressività nel momento in cui sono coinvolte in un conflitto tra pari. Ricerche condotte in passato hanno dimostrato come i bambini che crescono in realtà difficili, caratterizzate da conflitti ripetuti, tendono ad interpretare in maniera distorta anche episodi minori, in quanto hanno la credenza che determinati atti vengono messi in atto di proposito contro di loro. Questa convinzione è associata ad una risposta di tipo aggressivo.

Violenza in tv, predispone all’aggressività

 Vedere comportamenti violenti o aggressivi in tv, quali possono essere anche il bullismo o l’esclusione sociale, può a sua volta predisporci all’aggressività. E’ quanto scoperto da uno studio condotto dal professor Douglas Gentile della Iowa State University assieme a Sarah Coyne e David Nelson, della Brigham Young University’s School of Family Life, e Jennifer Ruh Linder, del Linfield College. Il professor Gentile ha spiegato: “Quello che questo studio dimostra è che l’aggressività relazionale può realmente provocare un cambiamento nel modo di pensare. E ciò è importante perchè certamente il tuo modo di pensare può cambiare il tuo comportamento”.

Quando l’alcool può renderci più aggressivi?

 Può capitare, specie in questo periodo di feste, di eccedere un pò anche nel consumo di alcoolici, magari di sentirsi poi un pò “brilli” se non proprio ubriachi; è bene, comunque, non esagerare troppo, sopratutto se, sotto l’effetto dell’alcool, sveliamo anche la parte peggiore di noi, e diventiamo più aggressivi o irascibili. E’ quanto ci suggerisce una ricerca condotta dall’Ohio State University, secondo la quale esiste una particolare tipologia di persone che tendono a diventare più aggressive sotto l’effetto dell’alcool: si tratterebbe di coloro che tendono a vivere il momento presente, senza preoccuparsi delle conseguenze future delle loro azioni.

Alla nascita il cervello è unisex

Sembra che gli uomini e le donne, dal punto di vista cerebrale, siano molto più simili di quanto si tenda a pensare. Il cervello, infatti, alla nascita sarebbe unisex. Le differenze di genere, secondo Cordelia Fine, psicologa dell’università di Melbourne, verrebbero dopo, per influenza di cultura e società.

Molte bibite gassate? A rischio aggressività

È quanto affermato da una ricerca condotta dall’Università del Vermont e per la precisione a Burlington. Sembrerebbe che bere bevande gassate porterebbe i soggetti che le acquisiscono ad assumere comportamenti molto aggressivi. Pubblicato sulla rivista Injury Prevention, la ricerca ha visto coinvolti ben 1.878 adolescenti di Boston, di un’età compresa tra i 14 e i 18 anni.

Bambini meno aggressivi se in buoni rapporti con gli insegnanti

 Il fenomeno del bullismo e delle violenze a scuola, anche tra i giovanissimi, è purtroppo sempre molto diffuso, e probabilmente è un pò, anche, lo specchio di una società aggressiva nonchè violenta, dove i bambini imparano presto che l’importante è farsi notare, anche con comportamenti prepotenti e di sopraffazione sui più deboli.
 E’ un fenomeno che allarma sempre di più anche gli insegnanti, che potranno, però, imparare a contrastarlo meglio cercando di creare un buon legame tra loro stessi e gli studenti. Questo, almeno, è quanto emerso da uno studio condotto da Mara Brendgen, professoressa di psicologia all’Università del Quebec a Montreal, insieme a ricercatori dell’Università di Laval, dell’Università di Montreal, dell’Università dell’Alabama e dell’Università di Dublino.

La guida aggressiva dipende dalla personalità


Secondo un recente studio, intitolato “La guida aggressiva: un’esperienza dannosa“, l’aggressività al volante sarebbe collegata ad una personalità aggressiva, specie per chi vede la propria auto come un’estensione di se stesso. Secondo la professoressa Ayalla Ruvio, dell’Università di Philadelphia, che ha condotto la ricerca, “gli uomini tendono ad essere guidatori più aggressivi e tendono a vedere l’automobile come un’estensione della loro personalità più delle donne”
La Ruvio, nel suo studio, vede il fenomeno dal punto di vista del comportamento del consumatore e si rifà ad altre due ricerche condotte in Israele. La prima ricerca dà uno sguardo generale all’influenza della personalità, degli atteggiamenti e dei valori raccolti da 134 uomini e donne aventi un’età media di 23,5 anni. Il secondo studio, condotto su 298 persone, era derivato dal primo e aggiungeva come fattori l’attrazione per il rischio, l’impulsività, il guidare come attività divertente e il sentirsi in ritardo.

Aggressività passiva, quando la rabbia è sommersa da apatia e silenzio

 Ci sono diversi modi di esprimere la nostra rabbia per come vanno le cose, alcuni più nascosti e silenziosi di altri, a conti fatti quelli che ci fanno più male vedono coinvolta una sorta di apatia, una coltre priva di emozioni che nasconde un agitarsi di sentimenti contrastanti e che ci spinge a dimostrare interesse zero per la fonte della nostra rabbia. Consiglio a chi si rende conto di essere caduto nella morsa di questo sentimento di finta indifferenza, il lavoro di Signe-Whitson sul comportamento aggressivo-passivo, The Angry Smile: The Psychology of Passive Aggressive Behavior in Families, Schools, and Workplaces, un saggio su tutte le implicazioni e complicazioni che provoca un atteggiamento simile nella nostra vita.

Rabbia, come aiutare gli adolescenti ad incanalarla

 Nulla viene dal nulla, spiega Signe Whitson, autrice di How to Be Angry: An Assertive Anger Expression Group Guide for Kids and Teens, a proposito della rabbia che crediamo spesso immotivata e che ci fa quasi paura, comune in molti adolescenti e bambini nei confronti dei loro coetanei e che spesso sfocia in conflitti più gravi che preoccupano genitori ed insegnanti e la società tutta. L’esperta spiega che bisogna guardare oltre quello che è il comportamento superficiale di un bambino e capire perché anche a sette anni e tra amichetti possano sorgere sentimenti così forti e dirompenti di aggressività.

I cinque stadi del comportamento aggressivo passivo

 Esiste un’aggressività evidente, palesata nei gesti, nelle parole, nel comportamento, nel modo di agire e di rapportarci con chi ha scatenato la nostra rabbia e che non lascia adito a dubbi: stiamo agendo in maniera decisamente poco conciliante. Ma c’è anche un altro modo di manifestare il nostro risentimento nei confronti di qualcuno, ad esempio quando, per ragioni legate alla diplomazia, non possiamo esprimere apertamente quello che proviamo. L’aggressività, in questi casi, si fa latente e trova sempre il modo di uscire anche se non è più facilmente individuabile. E’ un’aggressività passiva che può essere veicolata persino da un sorriso.

Aggressività, il sesso spegne l’interruttore

 L’aggressività, che logora molti rapporti, nonché la vita lavorativa e sociale, ha un interruttore, localizzato nel cervello, un’area condivisa con il sesso. Se viene tenuta occupata in una delle due attività, sfogo della rabbia piuttosto che attività sessuale, l’altra automaticamente, quasi come per magia, si spegne. Tradotto, fare l’amore significa letteralmente non fare la guerra e contribuirebbe ad abbassare i livelli di aggressività negli individui.

Il sesso, dunque, placa l’aggressività, calma. Ad affermarlo è una recente ricerca effettuata da un’équipe di neurologi del California Institute of Technology che ha accertato come l’atto sessuale sia in grado di disattivare l’area cerebrale legata ai fenomeni violenti, localizzata nell’ipotalamo ventromediale.

L’aggressività: quando viene a mancare l’equilibrio

Generalmente gli psicologi considerano l’aggressività come una tendenza a manifestare dei comportamenti che hanno lo scopo di causare danno o dolore, fisicamente o psicologicamente, attraverso atteggiamenti violenti o verbalmente scorretti.

Le persone aggressive spesso confondono l’aggressività con l’autorevolezza e sono assolutamente convinte di poter ottenere in questo modo ciò che desiderano. Chi ha questo tipo di mentalità, difficilmente riesce a riconoscere l’inadeguatezza del suo comportamento e spesso non si rende pienamente conto del disagio che crea negli altri.