No tecnostress day, un giorno per combattere lo stress moderno

 Guardare la tv, parlare al telefono o navigare su internet sono diventate azioni quotidiane; lo sviluppo della tecnologia ha cambiato positivamente il nostro stile di vita ma, come in tutte le cose, un uso eccessivo genera effetti contrari per il nostro benessere. Il 10 settembre è il No Tecnostress Day, una giornata per combattere un nuovo tipo di stress, definito moderno perchè causato dall’influenza della tecnologia nella vita di ogni giorno.

L’aviofobia

Sapevate che ben due italiani su tre hanno paura di prendere l’aereoQuesta che è una vera e propria fobia: l’aviofobia (paura di volare in aereo), si contraddistingue per l’intensità dell’ansia e incontenibili attacchi di panico.

E infatti, proprio uno studio condotto dall’EURODAP, Associazione Europea Disturbi Attacchi di Panico, ha concluso (attraverso un questionario che ha preso in esame un campione di 600 persone) che questo problema condiziona la scelta delle vacanze ma soprattutto  di vita di molte persone, limitando pesantemente spostamenti e viaggi.

Infatti la dottoressa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presso l’UIAP (Unità Italiana Attacchi di Panico) e Presidente dell’EURODAP, sostiene che delle 600 persone prese a campione per il questionario, almeno ben 200 (che non sono poche), hanno ammesso direttamente la loro fobia per l’aereo.

Ed è emerso anche che almeno 150, prendono l’aereo proprio quando è strettamente necessario, altrimenti preferiscono altri mezzi di trasporto. Pare dunque proprio che soltanto in 250 adoperano l’aereo senza problemi per viaggiare e raggiungere mete turistiche.

Questo dimostra che tale fobia, coinvolge molte più persone di quanto non si credesse; di tale fenomeno hanno preso coscienza diverse compagnie aeree che per facilitare clienti hanno messo a punto degli stage specifici.

Non permettere alle fobie di distruggerti

  

Solitamente si considera la fobia un timore sproporzionato rispetto alle circostanze e si manifesta anche quando non sono presenti reali pericoli. Purtroppo chi la prova è assolutamente consapevole di quanto siano irrazionali i propri timori e i propri pensieri ma ci s’avverte impotente dinanzi a questi.

Quella che più generalmente viene definita fobia sociale, è la paura di essere giudicati dagli altri o di ritrovarsi al centro dell’attenzione e fare cose stupide e imbarazzanti. Questa si può manifestare quando si mangia o si parla in pubblico, ci si relaziona con l’altro sesso e non si è nel protettivo contesto familiare.

Per evitare situazioni che sono causa di forte malessere, chi soffre di questo problema, tende solitamente ad allontanarsi dagli altri, dal mondo, procurandosi una profonda solitudine.

E’ un’ansia anticipatoria che si presenta giorni o addirittura mesi prima che si concretizza quel momento che provoca una così grande angoscia, destando nel fobico una tipica reazione di “evitamento”, rendendolo un rinunciatario. Terribili le reazioni quando sono costretti ad affrontare la realtà: palpitazioni cardiache, fiato corto, tremori, arrossamenti, diarrea, crampi allo stomaco.

L’ipocondria: un’errata percezione del proprio corpo

 

Sicuramente non una ma molte volte abbiamo sentito parlare o conosciuto persone che ricorrono frequentemente a medici e specialisti perché estremamente in ansia per il proprio stato di salute. Persone che vivono una continua paura per le proprie condizioni e che sentono l’esigenza di essere rassicurate.
Questa è l’ipocondria, quella dai risvolti profondi e i cui significati inconsci vanno oltre l’insicurezza superficiale.

La definizione precisa sottolinea che questa è “la preoccupazione legata alla paura di avere, o alla convinzione di avere, una grave malattia, basata sulla errata interpretazione di uno o più segni o sintomi fisici”, pur non essendoci un riscontro medico che attesti la reale patologia.

Ed è questo motivo per cui tale disturbo viene annoverato tra quelli somatoformi che se fanno pensare ad una condizione medica generale, in realtà e che in realtà non sono affatto giustificati da essa.

Autostima, basta con le scuse che ostacolano il benessere

 Ognuno di noi ha il suo sogno nel cassetto ma sono pochi i casi in cui si trasforma in realtà; spesso ci lasciamo prendere dall’insicurezza e dalla paura che il nostro sogno, come anche le piccole promesse verso gli altri o verso noi stessi, sia più grande delle nostre capacità. Così, per non sembrare troppo insicuri ci nascondiamo dietro ad una gran quantità di scuse per giustificare il timore di non sentirsi all’altezza delle proprie aspettative; come possiamo frenare le scuse che ostacolano il benessere?

Paura di volare? Ecco i consigli per superarla!

Le ferie di agosto sono ormai alle porte. Partendo per le vacanze, saranno molte le persone che dovranno affrontare una delle fobie più diffuse, ovvero la paura di volare.
Questo problema ha una crescente rilevanza nei paesi industrializzati. E’ stato stimato che circa il 10% della popolazione comune non prende mai l’aereo a causa di questo terrore legato al volo, mentre almeno il 25% delle persone soffre di ansie o attacchi di panico di forte intensità.

La diffidenza ti allontana dagli altri

  

Quante volte ci siamo chiesti di qualcuno se gli si potesse concedere la nostra fiducia, se non ci stesse invece mentendo o ancora se davvero c’avrebbe sostenuto in quel nostro progetto, idea o confronto.

La diffidenza è un misto di ansia e pessimismo e di un evento ci dà la misura del pericolo, di un fallimento. Come sostiene Maura Amelia Bonanno, antropologa culturale esperta di Enneagramma a Lavagna (Ge)Si tratta di un atteggiamento spesso sproporzionato alla situazione reale, che può inibirci e paralizzarci dal vivere pienamente. Chi è molto diffidente arriva a mettere in dubbio il positivo, a non avere un’attitudine aperta verso il mondo. Anzi, è pieno di pregiudizi”.

L’origine di tale atteggiamento come è intuibile, ha radici profonde nell’infanzia. Un pioniere nell’indagine dello sviluppo infantile e quindi dei comportamenti che condizioneranno il bambino anche da adulto, è stato lo psicanalista americano Erik Erikson che nei primi anni cinquanta con l’espressione “fiducia di base” e “sfiducia di base”, ha definito la fase dello sviluppo che dalla nascita va fino ai due anni d’età, un momento particolare, in cui il bambino avverte la “benevolenza” del mondo, sentendosi accolto.

Come gestire l’ansia

L’ansia è uno degli aspetti della nostra vita: è un’emozione che nasce fisiologicamente come campanello d’allarme quando la nostra vita o i nostri pensieri si stanno allontanando dallo stato di benessere. Molto spesso, tuttavia, l’ansia è vissuta come un problema che ci colpisce in modo devastante, senza che si capisca il perché il nostro organismo abbia una reazione così spropositata. Per limitare quindi l’impatto di questa sensazione sulla nostra vita, cerchiamo di capire meglio perché il nostro corpo ci lancia questi segnali.

Sei un control freak?

Ti piace fare una lista per tutto, dalla spesa agli obiettivi professionali a medio termine? Non riesci a delegare il tuo lavoro, anche quando dovresti, perché temi di lasciarti sfuggire di mano la situazione? Hai paura di improvvisare? Attenzione potresti essere un maniaco del controllo o, come direbbero nel mondo anglosassone, un control freak.

3 esercizi contro l’ipocondria

L’ipocondria è una distorsione delle normali sensazioni che il nostro corpo ci trasmette: chi soffre di questo disturbo interpreta ogni segnale fisico come il sintomo di una malattia. Nelle sue forme più gravi questo tipo di disagio dev’essere curato da uno specialista capace di rimuovere questa paranoia. Per chi invece soffre di una leggera ansia, ecco 3 esercizi per provare a riflettere su questo problema e porre le basi per un maggiore equilibrio.

Quando lo shopping diventa una droga


Lo Shopping Compulsivo è un disturbo molto frequente nella nostra società ed è caratterizzato dall’impulso irrefrenabile e urgente all’acquisto, da una tensione crescente che trova sollievo solo all’atto del comprare qualcosa. Chi soffre di questo disturbo, trascura o sottovaluta le conseguenze negative di questo atteggiamento, sia per quanto riguarda l’aspetto sia finanziario sia psicologico. 

Ansia, come trasformare la tensione in energia positiva

 L’ansia è uno dei più grandi ostacoli alla nostra produttività, fa sembrare ogni cosa molto più difficile di quanto sia realmente e ci porta a favorire il pessimismo anche nelle cose più banali. Fortunatamente però possiamo scegliere se lasciare che l’ansia prenda il controllo o renderci conto che spesso il malessere che proviamo non è causato da problemi seri ma dal fatto che non sappiamo gestire la nostra energia e le nostre emozioni; ecco dei consigli su come trasformare la tensione in forza.