I genitori inducono colpa, i figli provano stress

L’abitudine a colpevolizzare i bambini, durante le interazioni che avvengono quotidianamente tra genitori e figli, è fonte di stress e sofferenza per i bambini stessi, secondo lo studio denominato “Parents, teachers, and children’s learning” (LIGHT) e condotto da Kaisa Aunola, Asko Tolvanenen, Jaana Viljaranta e Jari-Erik Nurmi presso l’università finlandese di Jyväskylä.

Benessere emotivo e qualità del sonno sono legati alla mindfulness

Una maggiore mindfulness può aiutare a vivere con minore ansia? Secondo uno studio condotto presso l’ University of Utah, i cui risultati saranno presentati all’annuale meeting dell’ American Psychosomatic Society, gli individui che si descrivono come più consapevoli tendono ad avere una vita emotiva più stabile, nonché un migliore controllo sul loro comportamento. Tali persone evidenziano anche una minore attivazione cognitiva e fisiologica prima di andare a dormire e ciò potrebbe tradursi in una qualità del sonno migliore.

Cervello, i videogames favoriranno apprendimento e benessere

I neuroscienziati dovrebbero contribuire allo sviluppo di giochi digitali con l’obiettivo di migliorare, attraverso il loro utilizzo, le funzioni cerebrali e il benessere delle persone, secondo quanto dichiarato, sulla rivista Nature, da due professori, Daphne Bavelier dell’University of Rochester e Richard J. Davidson  dell’University of Wisconsin-Madison. I due professori ritengono che attraverso il lavoro dei neuroscienziati si possano ideare videogames in grado di allenare il cervello e produrre effetti positivi sul comportamento, come diminuire l’ansia, accrescere l’attenzione e migliorare l’empatia.

Stress, ansia e depressione si possono ridurre con la mindfulness

Utilizzare le tecniche di mindfulness con studenti di scuola secondaria può portare ad una riduzione della sintomatologia legata ad ansia, depressione e stress? E’ quello che si è chiesto il professor Filip Raes della Faculty of Psychology and Educational Sciences, KU Leuven, che, nello studio da lui condotto, ha valutato l’efficacia della mindfulness su un campione di studenti in età adolescenziale. 

Lavoro, stress e burnout favoriscono le malattie del cuore

I lavoratori americani, rispetto a chi ha un impiego in altri paesi industrializzati, lavorano più ore, prendono meno giorni di vacanza e vanno in pensione più tardi. Queste condizioni non certo favorevoli hanno un loro peso nell’aumentare la possibilità che molte di queste persone sperimentino il burnout, una condizione associata allo stress che deriva da specifiche situazioni di lavoro.

Paura e fobie, l’ansia è legata a comportamenti di evitamento

I bambini che mettono in atto comportamenti finalizzati ad evitare situazioni che provocano paura hanno una maggiore propensione a soffrire di disturbi legati ad ansia. E’ quanto emerge da una ricerca comparsa questo mese su Behavior Therapy nella quale è stato presentato anche un nuovo metodo per misurare il comportamento di evitamento nei bambini piccoli.

Terapia della depressione, le strategie di memoria possono aiutare

Le persone che soffrono di depressione hanno spesso la tendenza a focalizzare attenzione e pensieri su memorie spiacevoli che non fanno altro che rinforzare e sostenere la sintomatologia depressiva con il suo corollario di stressansia, unore depresso, perdita di interesse e piacere per le attività, disturbi psicosomatici che possono interessare il rapporto del paziente con il cibo o il sonno. Ora una nuova ricerca ha messo in luce una strategia di memoria che potrebbe essere utilizzata, con buone possibilità di successo, come terapia su questi pazienti.

Interventi sui genitori possono diminuire ansia e depressione nei bambini

Ansia e depressione nei bambini possono essere scongiurate, o quantomeno attenuate, attraverso l’adozione di un intervento precoce finalizzato alla prevenzione di tali disturbi? Il dottor Ron Rapee, direttore del Centre for Emotional Health alla Macquarie University, ha valutato gli effetti di un programma di prevenzione destinato a genitori con bambini in età prescolare. Le conseguenze di tale intervento sono stati valutate circa 11 anni dopo ed hanno consentito ai ricercatori di concludere che i bambini, i cui genitori avevano partecipato alla ricerca, mostravano una probabilità significativamente minore di soffrire di disturbi di internalizzazione e manifestavano meno sintomi di ansia.

Coppia, attaccamento ansioso e stress influenzano la risposta immunitaria

Le preoccupazione e l’ ansia legate alle relazioni di attaccamento con le principali figure di riferimento possono rappresentare un fattore di stress significativo, a tal punto da influenzare la risposta immunitaria dell’individuo. Le persone classificabili come caratterizzate da un attaccamento di tipo ansioso solitamente mostrano la preoccupazione irrazionale di essere respinti e per questo tendono a cercare costantemente rassicurazioni ed a interpretare in maniera pessimistica eventi ambigui.

Fobie, la paura dei ragni si cura con una seduta

 

L’aracnofobia, volgarmente conosciuta come paura o fobia dei ragni potrebbe essere curata attraverso una singola sessione terapeutica che a quanto pare determinerebbe modificazioni a breve e lungo termine non solo a livello del comportamento ma anche a livello cerebrale. Secondo uno studio, condotto presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine, questo trattamento sarebbe talmente efficace che i pazienti, sei mesi dopo la seduta, sono in grado di tenere in mano una tarantola nelle loro mani.

Ansia e stress sul lavoro, quali differenze col burnout?

Lo stress che proviamo sul lavoro non è sovrapponibile alla sindrome del burnout, la quale si manifesta quando l’ansia e le preoccupazione del soggetto hanno raggiunto un livello tale da divenire pervasive e superare la soglia di tollerabilità individuale. In questo articolo si porrà l’accento sulle sostanziali differenze tra stress e burnout.

Ricerca, disturbo d’ansia generalizzato (GAD) e rabbia sono legati

Tra ansia e rabbia ci sarebbe un legame, secondo quanto affermato da Sonya Deschenes, una dottoranda che ha condotto una review della letteratura sull’argomento, sotto la supervisione del professore di psicologia Michel Dugas. Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato (GAD) prova un’eccessiva preoccupazione e sente che gli eventi di tutti i giorni come la salute, il denaro, le relazioni, sono incontrollabili. Questi pensieri spesso interferiscono e compromettono la capacità di una persona di funzionare normalmente.