Ricerca, dimostrato legame tra disoccupazione, stress ed infarto

La disoccupazione, soprattutto in questo periodo di crisi economica e finanziaria, è tra le principali fonti di stress ed ansia ; ciò evidenzia come i fattori socio-economici possono influenzare lo stato di salute delle persone. Ora, un nuovo studio condotto negli Stati Uniti, suggerisce come la perdita del lavoro sia legata ad un maggiore rischio di essere colti da infarto miocardico acuto (AMI).

Ansia sociale, nuova ricerca su sintomi e trattamento

Timidezza e ansia sociale, spesso si fa confusione nell’utilizzare questi due termini, dal momento che chi ne fa uso non sempre conosce il confine che passa tra un semplice imbarazzo ed un disturbo che invece può compromettere in maniera significativa il funzionamento della persona in diversi ambiti, come quello relazionale e lavorativo. Le persone con tale disturbo, infatti, a cause delle loro paure possono rimanere single a lungo, disoccupati o comunque hanno una maggiore probabilità rispetto ai colleghi di perdere diverse giornate di lavoro all’anno.

Stress sul lavoro e burnout, quali sono i sintomi e le conseguenze?

Con “stress occupazionale” si indica generalmente l’esperienza emozionale negativa (accompagnata da modificazioni biochimiche, comportamentali e cognitive) percepita dalla persona sul luogo di lavoro come conseguenza delle difficoltà a far fronte a richieste interne o esterne valutate come gravose (Baum A., 1990). Il termine burnout (approssimativamente, in italiano, “bruciato”) fu introdotto da Freudenberger nel 1974 per descrivere una serie di atteggiamenti, emozioni e comportamenti negativi derivanti da una cronica difficoltà nel controllare lo stress.

Relax ed ansia, alcune persone hanno paura a rilassarsi

Per alcuni la parola relax è sinonimo di ansia. In vista delle prossime vacanze natalizie molte persone non vedono l’ora di ottenere le tante desiderate ferie per partire verso luoghi più o meno lontani alla ricerca di un po’ di riposo. Molte altre, invece, non vogliono sentire parlare di relax perché, sembra un paradosso ma non lo è, questa esperienza li porrebbe in una condizione di disagio e stress, evidentemente perchè  favorisce una perdita di controllo sulla realtà che per alcune persone non è tollerabile.

Disturbo dell’identità e personalità, novità in campo criminologico

 Il disturbo dissociativo dell’identità (DID) è solitamente causato da uno stress elevato, causato da eventi traumatici (perdite, violenze, disastri naturali) o da un conflitto interiore acuto che la mente cerca di risolvere separandosi da sentimenti e informazioni inaccettabili. Tale disordine, collegato a sintoni quali depressione, ansia, fobie, attacchi di panico,  fino ad oggi è stato descritto come una condizione caratterizzata dalla presenza di due o più identità o stati di personalità distinte, ciascuna con i propri modi di relazionarsi, percepire e pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente.

Sintomi dell’ansia e fobia, scoperto un legame con l’invecchiamento precoce

C’è un legame tra i sintomi dell’ansia, in particolar modo quella legata alla fobia, e invecchiamento precoce? I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (BWH) e dell’Harvard Medical School di Boston, in uno studio pubblicato su PLoS ONE, suggeriscono come donne di mezza età e anziani che soffrono di alti livelli di ansia di natura fobica hanno maggiori probabilità di giungere ad un invecchiamento precoce. Questo quadro è caratterizzato, oltre all’esistenza di ansia fobica, dalla presenza di telomeri più corti.

Infertilità, scoperto legame con depressione, ansia o altri disturbi mentali

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Esiste una relazione tra infertilità, depressione, disturbi d’ansia o altre condizioni psicopatologiche nella popolazione femminile? Fino ad oggi gli studi effettuati sull’argomento erano basati su singoli casi clinici, la ricerca che viene qui presentata, al contrario, è stato condotta in Danimarca ed ha riguardato una popolazione di quasi centomila donne con diagnosi di infertilità tra il 1973 e il 2008, i cui dati sono stati incrociati con quelli presenti sul Danish Psychiatric Central Registry che fornisce informazioni sui su ricoveri per disturbi psichiatrici.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Lo stress durante l’infanzia aumenta il rischio di malattie croniche

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Lo stress e la trascuratezza emotiva sperimentati durante l’infanzia, fino all’adolescenza, secondo diversi studi presenti in letteratura, aumentano la probabilità di soffrire di disturbi psichiatrici in età adulta. Ora, secondo uno studio condotto presso il Rush University Medical Center e pubblicato sull’edizione online di Neurology i bambini che non ricevono cure adeguate e sono sottoposti a stress emotivo possono avere un rischio più elevato di malattie croniche, tra cui l’ ictus in età adulta.

Ansia e disturbi di personalità, qual è il ruolo dei fattori genetici?

I disturbi di personalità evitante e dipendente, caratterizzati tra l’altro da tratti ansiosi, potrebbero essere determinati principalmente da fattori genetici, secondo uno studio del  Norwegian Institute of Public Health. Le persone con questi disturbi condividono un comune tratto di ansia che, tuttavia, è legato ad un atteggiamento diverso nei confronti delle relazioni con l’altro.

Peso corporeo, l’obesità influenza il rendimento a scuola

Tra obesità e rendimento scolastico ci sarebbe un legame, secondo uno studio pubblicato su Child Development, e curato da ricercatori appartenenti a diverse università americane. L’ obesità, oltre ad influenzare lo stato di salute delle persone, ha delle ricadute negative sulle prestazioni degli alunni a scuola. Secondo Gable Sara, uno dei principali autori dello studio ed esperto di nutrizione, i risultati della ricerca dimostrano come tra il peso ed il benessere sociale, emotivo e scolastico esista una relazione complessa.

Disturbo post traumatico da stress (PTDS), quali sono gli individui più esposti?

 Per disturbo post traumatico da stress (PTSD) si intende una grave forma di disturbo d’ansia che può verificarsi in seguito all’esposizione ad un un evento traumatico. Fino ad oggi i professionisti della salute mentale non erano in grado di sapere in anticipo gli individui più esposti allo sviluppo di questo disturbo. Ora, un nuovo studio  presentato alla Neural Information Processing Systems Conference, ha cercato di capire se fosse possibile individuare in anticipo gli individui più suscettibili di presentare il PTDS se esposti ad un evento traumatico.

Legami tra fobia, sintomi ansiosi e conflitto inconscio, la neuroscienza riabilita Freud

Esiste un qualche legame tra fobia e conflitto inconscio? Uno studio condotto dal professor Howard Shevrin dell’Università del Michingam e presentato nel corso della riunione annuale dell’American Psychoanalytic Association sembra dare supporto alle freudiane sui legami tra conflitti di natura inconscia e sintomi in persone affette da fobie. Il merito di questo studio è quello di unire i metodi della psicoanalisi con quelli più rigorosi e verificabili delle indagini di laboratorio.