I sintomi di depressione e ansia possono essere curati migliorando la memoria

Persone che soffrono di depressione ed ansia possono trarre beneficio da un trattamento mirato al recupero della memoria di eventi passati? Le ricerche e gli studi fin qui condotti hanno dimostrato come le persone affette da depressione hanno difficoltà a servirsi delle memorie del passato per risolvere i problemi e ciò li conduce, tra l’altro, a sperimentare sentimenti legati all’angoscia. In uno studio che apparirà prossimamente su Clinical Psychological Science, gli psicologici iraniani Hamid Neshat-Doost dell’ Università of Isfahan, in collaborazione, con altri colleghi, hanno sperimentato l’efficacia di un programma di formazione specifico per migliorare le prestazioni mnemoniche per gli eventi del passato e valutato gli effetti di tali progressi sui sintomi depressivi.

Lo stress aumenta il rischio di morte per ictus

Il disagio psicologico e lo stress che ne deriva è associato ad un alto rischio di morte per ictus, secondo uno studio apparso sul CMaj (Canadian Medical Association Journal). Lo stress di natura psicologica è molto diffuso nella popolazione generale, riguarda circa il 15% -20% delle persone, ed è associato a fattori quali ansia, depressione, disturbi del sonno e perdita di fiducia. Sebbene ci siano evidenze che collegano il disagio psicologico alla malattia coronarica, fino ad oggi vi era una carenza di studi e dati che indagavano il possibile legame tra disagio psicologico e rischio di morte per malattie collegate a problemi cerebrovascolari o cardiovascolari.

Nomofobia, la paura di perdere il cellulare

 Al giorno d’oggi, quasi tutti abbiamo un cellulare, che ci portiamo sempre appresso per poter comunicare con gli altri ed essere raggiungibili ovunque. A volte, però, siamo troppo attaccati ad esso, al punto da avere paura ad uscire o a rimanere senza: questa paura si chiama nomofobia, e i soggetti che ne soffrono provano una forte ansia e nervosismo quando sono senza il loro telefonino.

Ansia e depressione spingono i giovanissimi all’alcool

 I giovani iniziano sempre prima ad avvicinarsi all’alcool o, anche, al consumo di droghe; secondo una ricerca condotta da Carolyn Mc Carthy del Seattle Children’s Research Institute assieme ad altri studiosi della University of Washington e della Seattle University, a spingere i giovanissimi verso l‘alcool sarebbero, spesso, problemi di ansia e depressione, mentre l’avere un buon rapporto con i genitori o anche con un insegnante può ridurre tale rischio.

Come gestire l’ansia con il respiro

L’ansia è un disturbo sempre più diffuso, complice la crisi economica e il sistema sociale, che offrono meno certezze rispetto ad una volta, acutizzando il senso di perdita e di precarietà. Gestire l’ansia, tuttavia, non è impossibile. Una particolare tecnica di respirazione, infatti, permette di alleviare i sintomi e mantenere la giusta lucidità mentale.

Attacchi di panico, in aumento a causa delle cattive notizie

Da molto tempo, oramai, e soprattutto negli ultimi anni, siamo continuamente esposti alle cosiddette “brutte notizie“, dagli omicidi familiari, alle guerre, dalle violenze sessuali, ai rapimenti, basta accendere la tv o sfogliare le pagine di un qualunque giornale. Le notizie buone, infatti, quando non sono del tutto inesistenti, sono sempre più sporadiche.

Ansia, quali sono i sintomi

L’ansia non è solo un disturbo, qualcosa da giudicare necessariamente come un limite, ma può essere anche uno strumento di analisi di se stessi, e quindi essere utilizzata come una risorsa. Almeno un terzo della popolazione mondiale ha avuto o potrà soffrire d’ansia nel corso della propria vita. Questo perché è una condizione fisiologica, utile in molti momenti della vita.

La dipendenza dai videogiochi porta ad ansia e depressione

 I bambini e i ragazzi trascorrono spesso molte ore a giocare con i videogiochi, e talvolta ciò può diventare una specie di dipendenza; secondo il professor Douglas Gentile della Iowa State University, una simile forma di dipendenza può a sua volta portare ad ansia, depressione e fobia sociale. Quando, però, viene ridotto il tempo dedicato ai videogames, e si gioca con essi per un tempo normale, le condizioni psicologiche del ragazzo migliorano.

Terremoto a Milano, come contenere l’ansia e gli attacchi di panico

La scossa di terremoto che ha fatto tremare Milano questa mattina, fortunatamente non ha procurato alcun danno a cose e persone, ma la paura è stata tanta. L’ansia e gli attacchi di panico sono disturbi sempre più frequenti nella nostra società e se non si impara a ad affrontarli, possono condizionare pesantemente la qualità della nostra vita.

Tenere un blog aiuta i ragazzi a vincere la timidezza

 E’ risaputo che gli adolescenti trascorrono molto tempo al computer, spesso comunicando con i loro amici o conoscendo altre persone tramite i social network; spesso vengono messi particolarmente in risalto gli aspetti negativi di questo fenomeno, ma sembrerebbe che, invece, vi siano anche aspetti positivi, sopratutto per quei ragazzi che tengono un loro blog online. Secondo una ricerca condotta da Meyran Boniel-Missim, dell’Università di Haifa, in Israele, e pubblicata dall’American Psychological Association, avere un blog può aiutare in particolare gli adolescenti timidi a fronteggiare e superare la loro timidezza.

Le persone ansiose sono meno reattive alle minacce?

 Si è finora ritenuto che le persone più ansiose siano anche particolarmente sensibili a tutto quello che avviene intorno a loro, ma una nuova ricerca condotta dall’Università di Tel Aviv sembra dimostrare che, al contrario, esse sarebbero meno reattive degli altri agli stimoli esterni. Tahl Frenkel e il professor Yar-Bar-haim sono giunti a tale scoperta nell’ambito di uno studio più complesso su come il cervello di persone ansiose e di persone non ansiose elabora la paura, misurando l’attività cerebrale dei partecipanti mentre venivano loro mostrate immagini che suscitano ansia e paura. I ricercatori hanno così potuto constatare che il cervello delle persone ansiose sembrava reagire di meno alla vista di tali immagini rispetto agli individui non ansiosi.

Natale 2011, come combattere l’ansia delle feste

Il Natale è sicuramente tra le ricorrenze più attese, e non solo dai bambini. Per molti, infatti, significa ritrovarsi di nuovo in famiglia, magari dopo mesi di lontananza a causa del lavoro, ma attenzione, l’ansia è in agguato. Come vivere, allora, le feste in assoluta serenità?

Le diete ipocaloriche possono renderci più ansiosi

 Circa un decennio fa, Leonard Guarente, biologo del MIT, aveva scoperto che una dieta assai povera di calorie può renderci più longevi, attivando una risposta fisiologica attraverso un gruppo di proteine chiamate sirtuine. Ora, però, lo stesso Guarente e i suoi ricercatori hanno scoperto che proprio un livello più alto di questo tipo di proteine può generare un aumento degli stati ansiosi. Ciò sarebbe stato riscontrato sia in alcuni esperimenti su topi da laboratorio, sia in due studi più ampi sugli uomini.

Contro la depressione, il pensiero concreto

 Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Exeter, in Gran Bretagna, l’arma vincente contro la depressione sarebbe un corso di addestramento alla concretezza. Uscire dalla depressione, non è semplice e spesso le terapie farmacologiche non sono la soluzione migliore.