Stress e ansia da secondo lockdown, come fare?

Alcune zone d’Italia si trovano già in lockdown e se la curva dei contagi da coronavirus non scenderà il rischio è che si ritorni al blocco totale come quello di marzo e aprile: come fare a gestire questa seconda ondata di stress e ansia?

Attacchi di panico: consigli per affrontarli

Gli attacchi di panico possono colpire qualsiasi persona improvvisamente. Nel momento in cui accadono ci si sente smarriti, come se si stesse per morire. Vediamo insieme cosa si può fare per tentare di arginarli.

Disturbo dell’identità e personalità, novità in campo criminologico

 Il disturbo dissociativo dell’identità (DID) è solitamente causato da uno stress elevato, causato da eventi traumatici (perdite, violenze, disastri naturali) o da un conflitto interiore acuto che la mente cerca di risolvere separandosi da sentimenti e informazioni inaccettabili. Tale disordine, collegato a sintoni quali depressione, ansia, fobie, attacchi di panico,  fino ad oggi è stato descritto come una condizione caratterizzata dalla presenza di due o più identità o stati di personalità distinte, ciascuna con i propri modi di relazionarsi, percepire e pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Attacchi di panico, come riconoscerli

Vi siete mai trovati di fronte ad un attacco di panico? Si tratta di un cosiddetto disturbo d’ansia e viene definito Disturbo da Attacchi di Panico. Senza preavviso e senza alcuna forza di poterlo fermare, l’attacco prende il sopravvento sull’individuo facendolo assalire da una paura incredibile. Apparentemente non c’è alcuna ragione che motiva lo spavento provato dall’individuo, ma questa sensazione impedisce qualsiasi comportamento.

Attacchi di panico, in aumento a causa delle cattive notizie

Da molto tempo, oramai, e soprattutto negli ultimi anni, siamo continuamente esposti alle cosiddette “brutte notizie“, dagli omicidi familiari, alle guerre, dalle violenze sessuali, ai rapimenti, basta accendere la tv o sfogliare le pagine di un qualunque giornale. Le notizie buone, infatti, quando non sono del tutto inesistenti, sono sempre più sporadiche.

Alluvione a Genova, l’impatto psicologico delle calamità naturali

Le calamità naturali sono una realtà sempre più diffusa, e sembra che in futuro siano destinate ad aumentare. L’alluvione che ha travolto prima La Spezia, poi Genova, sono esperienze estremamente traumatiche per chi, ad esempio, vede sparire in un colpo solo la propria casa o deve fare i conti con la perdita di persone care.

Attacchi di panico, i segnali che li anticipano

 Attacchi di panico: ci sono dei segnali premonitori a livello fisiologico di quanto sta per scatenarsi mandando in tilt il nostro equilibrio psicofisico? E’ importante scoprirlo anche per poter intervenire non tanto a sedare i sintomi quando ormai l’attacco è in corso ma ben prima che si verifichi, agendo per ostacolarne il decorso. Hanno indagato sui cambiamenti che si manifestano nell’organismo prima di una crisi i ricercatori afferenti alla Southern Methodist University di Dallas, coordinati dalla psicologa Alicia E. Meuret.

Abbandono, ansia e panico

Parliamo oggi di alcune paure che sono molto costanti soprattutto nelle donne giovani. Molto spesso, questi soggetti, sono vittime di attacchi di panico, crisi d’ansia e paura dell’abbandono.

La buona parte, si rivolge ad un medico oppure ad un professionista della psicologia, ma molto spesso tutto ciò non basta. Quello di cui c’è bisogno è un incremento della forza di volontà.

Attacchi di panico, tra solitudine e pregiudizi

 Attacchi di panico, in tanti ne soffrono in solitudine, vivendo con vergogna, imbarazzo e pregiudizi le crisi, credendo di essere i soli a sperimentare questo disagio, pensando, erroneamente, che non ci sia una cura.
Sono alcuni dei dati emersi sulla base delle telefonate giunte agli psicologi del Servizio di Ascolto attivato dall’Associazione per la Ricerca sulla Depressione, una o.n.l.u.s. attiva dal 1996 sul fronte della sensibilizzazione in tema di depressione, ansia e disturbi di panico.

Dalla sua attivazione, avvenuta nel 1998, al centralino sono giunte circa 15.000 telefonate. L’anonimato permette di esprimere le emozioni suscitate dal disturbo, altrimenti reputate imbarazzanti, come la paura, l’angoscia e la rabbia.

Attacchi di panico, Roma capitale

 Nei giorni scorsi avevamo parlato di come nelle grandi città si corra un rischio maggiore di soffrire di malattie mentali. Solitudine, ritmi frenetici, mancanza di spazi verdi, anonimato, dipendenze, sono i tarli, i fattori ambientali e sociali che rodono l’equilibrio psicofisico nei centri urbani più popolosi.

Un disagio tangibile e dilagante nelle metropoli riscontrato dalle ultime rilevazioni sui casi di depressione e ansia, nettamente superiori rispetto ai piccoli centri della provincia. Torniamo a parlare di benessere mentale nelle grandi città in riferimento ai dati sugli attacchi di panico a Roma, forniti in questi giorni dall’Isneg, l’Istituto di Neuroscienze Globale, e provenienti da un’indagine svolta in collaborazione con l’Istituto di sondaggi Swg.

Superare gli attacchi di panico è possibile

 

A parlare di questa patologia molto comune agli esseri umani è il Dottor Baranello, scienziato e psicologo italiano, studioso delle teorie emotocognitive che parla di tecniche alternative. Ovviamente parliamo degli attacchi di panico, che colpiscono moltissime persone ansiose e che secondo il dottore dovrebbero poter guarire da questa “pressione psicologica”, senza farmaci e senza il bisogno della psicoterapia. La riabilitazione è basata tutta sulle teorie emotocognitive applicate alla materia clinica psicologica.
Secondo il medico, l’attacco di panico non deve essere considerato come una sorta di malattia, ma semplicemente come una reazione, una funzione fisiologica dell’organismo che qualora venga trattenuta, può creare solo danni ulteriori.