Per l’autostima ci vuole una postura corretta

 

Quante volte siamo in ufficio davanti al pc e sentiamo dei dolori alla schiena? Sedersi in modo corretto ed assumere una postura ottimale non è un dono di tutti. Ma sarebbe necessario adottare un tipo di postura corretta per poter godere dei benefici che questa può comportare. In particolare, uno studio americano ha considerato come stare dritti con la schiena giova non solo al fisico, ma anche alla nostra mente. Una postura corretta sarebbe il segreto per avere un’autostima in aumento. A questa conclusione è giunta la ricerca condotta dagli studiosi della Marshall University, in California, dove attraverso diversi esperimenti si è notato come il sedersi in modo adeguato sia il modo giusto per poter raggiungere un benessere psico-fisico ottimale.

Sovrappeso? Per le donne è fonte di insicurezza sul lavoro

 

 

Essere in sovrappeso non è sempre bello. Possiamo credere alla fantasia filmica ed illuderci guardando il successo di “Bridget Jones”, la famosissima trentenne inglese nata dalla penna di Helen Fielding, che nonostante i chili di troppo, il vizio del fumo e la sbadataggine cronica è in grado di trovare sia il lavoro che l’uomo dei suoi sogni in Marc Darcy. Oppure possiamo divertirci guardando il musical “Hairspray” e credere davvero nel motto: “Grasso è bello”. Ma molte donne che combattono quotidianamente con la bilancia e con qualche chilo di troppo potrebbero non essere d’accordo.

Amore ed autostima, difficile amare un insicuro

 Amore ed autostima: se è difficile amare qualcuno quando non si ama se stessi, è ancora più difficile voler bene a qualcuno che non si ama e che ha scarsa stima di sé. Ne parla il dottor Mark D.White, psicologo americano autore di Iron Man and Philosophy: Facing the Stark Reality (The Blackwell Philosophy and Pop Culture Series). Se vi siete innamorati di una persona profondamente insicura, che non crede in sé stessa e tende a sminuirsi di continuo, potrebbe venirsi a creare un rapporto basato sulla dipendenza affettiva.

Autostima femminile e Facebook

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di come l’autostima di un individuo può aumentare se visita più volte il suo profilo Facebook. Un recente studio ha però analizzato dallo stesso punto di vista una angolazione particolare del caso psicologico: il rapporto tra autostima, donne e Facebook.

Sembra proprio che sia un’influenza importante quella che rapporta i tre dogmi insieme ed a provarlo è un recente studio degli Stati Uniti d’America, svoltosi all’Università di Buffalo e successivamente pubblicato sulla rivista “Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking”.
Con questo studio, sembra proprio che le giovanissime siano quelle più spinte nel cercare l’approvazione degli altri utenti attraverso il social network per accettarsi.

Migliorare l’autostima (parte 2 di 2)

Dopo aver capito cos’è l’ego e come vogliamo diventare, è giusto spiegarvi con poche semplici regolette, o meglio degli esercizi, come fare per reclamare la propria esistenza nel mondo, senza soffrire e senza far soffrire gli altri.
David Marcum e Steven Smith consigliano tre esercizi nel loro volume “Egonomics. Quando l’autostima è la nostra migliore risorsa” edito da Sperling & Kupfer, e noi li riproponiamo.

Il primo esercizio è quello di bilanciare il lato positivo e quello negativo dell’ego. Se siamo pronti ad aiutare noi stessi, saremo pronti anche ad aiutare gli altri e quindi ecco che andiamo a lavorare per noi e per il bene pubblico. La necessità è quella di essere sinceri con se stessi rispondendo a due semplici domande: la prima è “Non mi metto mai in discussione, per nessun motivo, perché…” , la seconda invece è “Pur avendo stima di me stesso, trovo giusto accogliere critiche e appunti, per esempio…”.

Migliorare l’autostima (parte 1 di 2)

Oggi cominciamo il nostro percorso sul come trovare la giusta energia corporea e psicologica per aumentare la nostra autostima e far crescere il nostro ego. Noi di IoValgo, molto spesso vi abbiamo parlato di questi argomenti, ma intendiamo trattare in questi due post nello specifico il come aiutarci a migliorare.

Partiamo dal fatto che “ego” in latino significa io, mentre ad oggi una persona dotata di un grosso ego, viene definita come egocentrica oppure come semplicemente negativa perché troppo piena di se. In sostanza, essere pieni di se non è un errore e soprattutto non ha ne una accezione positiva ne una negativa, ma più che altro ha una realtà intorno che serve a farci vivere meglio. Nello specifico, quindi, avere un ego molto espanso, oppure ipertrofico potrebbe essere considerato come un handicap, nel senso che sembrerebbe essere individui legati unicamente al proprio punto di vista. Di conseguenza, la persona con un grosso ego, non ha interesse ad ascoltare gli altri ma è pronto solo ad ascoltare il proprio punto di vista. Non accetta critiche, non riceve i feedback e molto spesso può essere portatore di enormi errori di valutazione portando se stesso all’autodistruzione ed all’isolamento.

Autostima, cresce visitando profilo Facebook

Oggi vi parliamo di uno studio che tenta di mettere vicino il mondo della psicologia e quello del social network. Infatti, secondo un recente esperimento portato a termine dalla Cornell University di New York, sembrerebbe che visitare più volte il proprio profilo di un social network sia importante per migliorare la propria considerazione.

Ovviamente ad essere preso in considerazione è Facebook, che sarebbe portatore di un effetto benefico sulla nostra psiche. Lo studio pubblicato su Cyber Psychology, è stato condotto da Amy Gonzales e Jeffrey Hancock, che hanno sottoposto 21 studenti, sotto esperimento, ciascuno di loro attraverso il Social Lab Media dell’Università. Il primo gruppo di studenti chiamati: studenti di controllo, ha guardato per tre minuti degli schermi vuoti. Il secondo gruppo, è stato invece messo di fronte a dei computer coperti di specchi e quindi fermi a guardare la propria immagine riflessa per tre minuti ed il terzo ed ultimo gruppo, è stato invece messo di fronte ai computer sul proprio profilo Facebook a scambiare chiacchiere con gli amici, anche questi per tre minuti esatti.

L’autostima importante per i giovani

Una recente ricerca condotta da un gruppo della Ohio State University negli Stati Uniti d’America, ha messo in risalto l’importanza che ha per i giovani il proprio ego. Secondo i risultati posti, cadono le convinzioni che si portano avanti da decine di anni sulla meta più desiderata dagli adolescenti e dai ragazzi americani.
Nel momento in cui gli studenti “cavie” della ricerca sono stati messi davanti ad una scelta, infatti, in barba a tutti i pronostici sui loro desideri, non hanno scelto il sesso, bensì i complimenti ed i voti alti a scuola, cosa che permetterebbe un aumento spropositato della propria autostima.

Se sei volontario ne giova la salute

Oramai è appurato e numerose ricerche lo sottolineano, cosa che qualsiasi volontario può confermare con la propria esperienza: fare del bene fa bene. Non solo all’umore: aumenta l’autostima, la fiducia in se stessi e rafforza il rapporto di coppia. Normalmente le persone che si occupano di volontariato e si dedicano all’associazionismo, hanno una maggiore capacità di resistenza agli scossoni della vita, reagiscono meglio ai lutti e separazioni, e in situazioni di emergenza e sono le prime a riprendere il controllo.

Inoltre ci sono dei vantaggi anche dal punto di vista fisico. Non solo si riscontra una capacità di avere nervi più saldi in momenti difficili, ma è stato rilevato che chi, per esempio, dona il sangue, corre un rischio minore di soffrire di malattie cardiovascolari e, addirittura, di alcune forme di diabete. Insomma, non ci sono più scuse: è arrivato il momento di pensare agli altri. Da dove cominciare? Intanto guardandosi accanto. Spesso non ci accorgiamo che a due passi da noi esistono persone che potrebbero vivere meglio grazie a un piccolo aiuto, magari anche solo qualcuno che si fermi ad ascoltare.

Il fitness? Anche a casa con il tuo personal trainer

Siamo oneste con noi stesse, siamo in grado di trovare almeno dieci buoni motivi per rimandare la palestra o parcheggiare la cyclette nello sgabuzzino, eppure, con un pò di volontà, basta una manciata di minuti al giorno per bruciare i grassi, rimettersi in forma, tonificarsi e ritrovre finalmente – e perché no – anche il buonumore.

Parliamoci francamente, chi può renderti più bella e felice? L’ultima scoperta “rivoluzionaria” della cosmesi? La nuova pillola bruciagrassi? Non illudiamoci: non è nulla di tutto ciò, la soluzione più efficace, per non dire l’unica, è l’attività fisica.

Quanto sono finte le ragazze on line

 

Oggi parliamo di una ricerca molto carina condotta dal Girl Scout Research Institute, una istituzione americana. Secondo quanto riportato, le giovani donne del web, “imbrogliano” più degli uomini sia a mezzo social network, sia a mezzo mail. Punto primo per la propria immagine, che quasi mai, corrisponde alla realtà, poi per il proprio carattere.

La ricerca ha toccato ben 1.000 ragazze teenager tra i 14 ed i 17 anni. Il loro valore principale è quello di mostrare agli altri quanto siano superficiali…ma questo poi non risulta essere vero. L’immagine data nel mondo virtuale mostra che l’82% di esse si reputa intelligente ed il 76% una persona gentile. I termini specifici usati sono Fun e Funny, per indicare leggerezza.

Ansia da prestazione, ne soffre 1 donna su 5

 Generalmente associamo il problema dell’ansia da prestazione al genere maschile ed effettivamente è un tema che si presenta maggiormente nei discorsi tra uomini ma non solo. Infatti quello dell’ansia da prestazione è un disturbo che coinvolge non solo gli uomini, ma sembra stia aumentando anche nel gentil sesso per diversi motivi.

Le nuove sfide ci rendono più forti

Superare un proprio limite o rimanere ciò che si è, senza tentare di prendere nuove strade, quando il nostro attuale percorso, ci conduce per vicoli ciechi? E’ un ‘Essere o Non Essere‘ del fare. La verità è che ciò che c’atterrisce del cambiamento o dell’idea di un cambiamento , è soprattutto l’ignoto che questo sempre comporta. Secondo gli studiosi di psicologia sociale, nel momento in cui questo accade, nelle persone si hanno due diversi atteggiamenti: i pessimisti e i proattivi. E’ importante agire come i proattivi e dunque, sfruttare il momento particolare per individuare nuove opportunità, fino a migliorare la situazione in cui si pensava di stare bene fino ad un attimo prima.

Affinché questo accada, bisogna innanzitutto essere dotati di autostima. Se infatti sapete di avere un buon rapporto con  la vostra capacità di socializzare, non vi preoccuperete più di tanto, mettendo in moto un circolo positivo di azioni e reazioni, che vi porteranno a trovare un nuovo ‘status quo’. L’equilibrio inoltre è fondamentale, permette di non cadere nel tranello del tutto e subito che di solito fa correre più rischi che offrire opportunità.

L’autostima passa attraverso il “NO!”

Spesso si crede ed erroneamente, che chi acconsente sempre ad ogni richiesta e non mostra la propria contrarietà, chi nasconde il proprio dissenso, sia di fatto ‘molto gentile’, piuttosto che una persona che non rispetta se stessa o che si vuole molto poco bene.

Per capire se siamo persone estremamente assertive (ma chi lo è, non nutre dubbi al riguardo), basta porsi queste domande: “Dite di sì quando vorreste dire il contrario?”  “Vi considerate così gentili da dover negare a voi stessi qualsiasi sentimento di rabbia?“.  Queste infatti, come sostiene Corinne Sweet, nel suo libro “Come dire di no” (2004, Gruppo Editoriale Armenia), sono le riflessioni necessarie da fare per realizzare se si sia vittime o meno della difficoltà di dire di no. E  non si creda sia un banale problema psicologico, perché purtroppo non lo è affatto e riguarda un gran numero di persone.