Dite bugie e soffrirete di depressione

Chi non ricorda la favola di Pinocchio? Le bugie hanno le gambe corte e mentire non è il migliore dei comportamenti che si possano avere. Soprattutto perché le bugie non portano a nulla di buono, anzi, a volte inaspriscono e peggiorano delle situazioni. A confermarcelo è una recente ricerca dell’Università della Pennsylvania e della Nanyang Technological University of Singapore. Raccontare fandonie è il mestiere di chi è molto insicuro e per mascherare la propria insicurezza decide di aumentare il proprio senso di autostima attraverso delle bugie.

Le bugie? Un atto di difesa

L’uomo conosce la ‘possibilità’ della bugia a partire dai tre anni e lo farà per il resto della via. Ma perché mentiamo? Uno studio americano, ci informa, che mediamente si dicono solo due bugie al giorno. Molto di più invece, quando si risponde ai questionari e questo, al solo scopo di attirare l’attenzione e farsi apprezzare dagli altri. In psicologia, questa si definisce “desiderabilità sociale”.

Tutti mentono, la menzogna, sembrerà strano, ma è necessaria alla vita di società, così come nelle relazioni più intime. Questo naturalmente esclude una personalità manipolatrice, l’importante è essere consapevoli del fatto che si sta mentendo e che la menzogna è amorale. La coscienza di ciò che si sta facendo, segna il confine tra il bugiardo occasionale e quello cronico, che mente con naturalezza, senza farsi problemi.