Ne abbiamo parlato spesso su IoValgo. L’obesità è una patologia da non sottovalutare e sempre più dilagante al giorno d’oggi nella società dei take away e dei fast food. Due recenti studi americani hanno, infatti, constatato quanto l’obesità possa influire sulla salute della nostra mente. Il cervello, in particolare l’area dell’ipotalamo, andrebbe letteralmente in tilt a causa dell’eccesso di cibo. A condurre le due ricerche sono stati il Professor Michael Schwartz dell’Università di Washington e il Prof. Jeffrey Flier del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston.
cervello
Il cervello degli anziani non è più “lento” rispetto ai giovani
Si tende, generalmente, a ritenere che nelle persone anziane il cervello tenda a lavorare più lentamente, ma una nuova ricerca svolta dall’Ohio State University dimostrerebbe che, invece, ciò non sarebbe vero, e che gli anziani avrebbero tempi di risposta simili a quelli dei giovani, ma, semplicemente, dovendo risolvere ad esempio un quiz, cercherebbero di rispondere in maniera precisa, anche a costo di impiegarvi più tempo. Il professor Roger Ratcliff, coautore dello studio, ha spiegato: “Molte persone ritengono che sia normale che il cervello delle persone anziane rallenti con l‘invecchiamento, ma noi abbiamo scoperto che non è sempre vero. Almeno in alcune situazioni, persone di 70 anni possono avere tempi di risposta simili a quelli di persone di 25 anni”.
Le persone distratte sono più intelligenti?
Se ricordare le date dei compleanni o i nomi delle persone che incontrate non è il vostro forte, non disperate. Secondo una ricerca condotta dall’University College of London, infatti, la sbadataggine è da attribuire ad un cervello troppo grande! La notizia è stata pubblicata sul “Journal of Neuroscience”.
Sogni e ricordi hanno uno stretto legame
Quante volte diamo la buonanotte alla persona amata e gli auguriamo di fare tanti bei sogni. Il sogno è spesso associato ad un momento di tranquillità e di fantasia che dona sollievo all’essere umano. Non per niente si associa il sogno al denaro con la formula “Sogni d’oro”, proprio per sottolineare il valore intrinseco legato al sonno e al riposo. Oggi vogliamo parlarvi di una ricerca effettuata dal team di studiosi dell’Università di Berkeley.
La mente riconosce quel che è “immorale”
Generalmente, ciò che noi consideriamo “giusto” o “sbagliato”, “moralmente accettabile” o “immorale” dipende sia dal comune sentire etico della società, sia dalla nostra scala di valori. Molto, però, può dipendere anche da come la nostra mente reagisce a ciò che viene considerato ingiusto o immorale. Un recente studio, pubblicato sulla rivista “Frontiers in Evolutionary Neuroscience”, ha cercato di comprendere meglio proprio se c’era una particolare risposta del cervello a stimoli riguardanti azioni considerate come “immorali”.
Rapidità nelle decisioni: dipende da quante lingue conosci
Avevamo già parlato in passato in un precedente post di quanto fosse forte l’apporto del linguaggio nella vita dell’essere umano. Addirittura in quell’occasione esponemmo una ricerca che individuava come fortissima la capacità di apprendimento del linguaggio nei bambini, già a partire dal momento in cui sono ancora nel ventre materno. Oggi, invece, vogliamo parlarvi di uno studio condotto in cooperazione tra ricercatori dell’Università Vita-Salute e dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano. Questi, a loro volta, hanno collaborato con enti internazionali come le Università di Londra, Barcellona e Hong Kong.
Allenarsi a controllare i sentimenti negativi
Capita a tutti di incontrare qualcuno con la faccia arrabbiata, e di pensare che magari è arrabbiato con noi, anche se non lo conosciamo. Dovremmo, in tal caso, considerare che questa persona, magari, non ha qualcosa contro di noi in particolare, ma semplicemente avuto una cattiva giornata, o ha ricevuto qualche cattiva notizia, quindi forse ce l’ha col mondo in generale.
In Europa troppi disturbi cerebrali
Si tratta di disturbi come la depressione, l’epilessia e il morbo di Parkinson, fino a considerare altre patologie come anche ictus cerebrale e demenza. La popolazione europea risulta essere grandemente afflitta da questi mali: ben un cittadino su tre ne è affetto. Questo è il risultato dell’indagine condotta dalla Società Italiana di Neurologia (Sin) e illustrata durante un congresso organizzato nella città piemontese di Torino.
Sviluppare il cervello con Facebook?
Sembra un’affermazione strana. Come un social network può far sviluppare il nostro cervello e accrescerlo? Tutto dipenderebbe dal numero di amici. È quanto ha studiato il ricercatore Ryota Kanai presso lo University College di Londra (UCL). Sono stati coinvolti ben duecento venticinque studenti, e successivamente altri quaranta.
Da cosa dipende la bellezza?
Mito eterno di donne ed uomini: il raggiungimento della bellezza. Perseguiamo ideali estetici ogni giorno, andando in palestra, seguendo una dieta povera di dolci e snack poco salutari, usando creme e prodotti per la bellezza. Eppure una ricerca del neurobiologo Semir Zeki presso l’University College di Londra ha affermato che la bellezza si trova nella mente di chi osserva e non si rispecchia in caratteri oggettivi.
Sei creativo? Colpa della dopamina
Quanti vorrebbero essere dei geni creativi? Incredibile è l’ammirazione che si può provare nei confronti dei grandi geni dell’umanità, da sempre visti come delle personalità con caratteristiche uniche e particolari. Ma cosa li definisce veramente? Chi è un genio creativo e perché? Ha approfondito questa tematica una ricerca svolta da due studiosi, Murray e Johnson, dell’Università australiana di Hawthorn e dell’americana Berkeley.
Snack e dolci? E’ abitudine
E’ quanto afferma uno studio dell’Università della California Meridionale. Gli snack e i dolci ci piacciono così tanto a causa delle nostre abitudini. Siamo soliti consumare un determinato cibo in un determinato luogo o in un determinato momento a causa dell’abitudine e non per vera e propria fame. Ci sono, quindi, dei cibi di cui non riusciamo a fare a meno per consuetudine. Il gruppo di studiosi americani ha analizzato il comportamento di una serie di persone che, prima di entrare al cinema, consumano uno dei pasti che fa quasi sempre compagnia agli amanti del grande schermo: i pop-corn. In particolare, i cinefili sono stati divisi in gruppi.
Intesa di coppia rovinata dal russare? Attenzione alle apnee
Siete pronte ad una notte di passione. Dopo una giornata estenuante a lavoro, avete voglia di coccole. Andate in bagno per farvi belle, mentre il vostro partner è già a letto. Pregustate l’indimenticabile serata, quando non appena uscite dal bagno sentite un rumore assordante. Giunte vicino al letto, capite. È il vostro uomo che russa. E vi rassegnate al fatto che stanotte non dormirete comunque, ma nemmeno vi divertirete. A quante donne o all’opposto uomini è successo? Dividere il letto con qualcuno che russa accanto, non è sicuramente facile e può creare non pochi fastidi.
Rischio depressione, anche l’inquinamento influisce
L’industrializzazione e l’economia contemporanea, fondata sulla continua incentivazione dei consumi di beni e servizi, hanno fatto sì che si generassero fra la popolazione sprechi e cattivi stili di vita. L’utilizzo smodato e irregolare degli autoveicoli privati, il problema rifiuti e tanti altri disagi comportano una pressione crescente sull’ambiente, a causa della miriade di sostanze di ogni tipo immesse nell’aria, nell’acqua e nel suolo.