Quello della timidezza è un problema più frequente di quanto non sembri, molte persone riescono a mascherare questo aspetto del proprio carattere e, di conseguenza, a combatterlo. Purtroppo, però, sono altrettanti gli individui che, scoraggiati, lasciano che la timidezza prenda il sopravvento: sbagliato! Se è vero che ognuno ha determinati tratti caratteriali, non è detto che non possiamo migliorarli; ecco come possiamo aiutarci a superare la timidezza in 3 mosse.
Comunicazione
Lavoro, 4 consigli per migliorare la propria immagine
Comunicare è un’esigenza naturale dell’essere umano, un bisogno che assume un’importanza ancora più rilevante in contesti come quello lavorativo. Poco importa se ci troviamo in ufficio, in un ristorante o in ambienti diversi, le relazioni tra colleghi sono un aspetto fondamentale perchè rappresentano lo sfondo della nostra produttività. Purtroppo non è sempre facile, soprattutto quando iniziamo un nuovo lavoro o quando entriamo per la prima volta a far parte di questo mondo, la paura di non essere all’altezza della situazione è tale da mascherare il nostro potenziale; ecco 4 consigli per migliorare la comunicazione con i colleghi di lavoro, aiutandoci a mostrare loro il nostro meglio.
Miglioramento personale, l’importanza dell’autocritica
Cos’è l’autocritica? Wikipedia la definisce “l’atto di esaminare e giudicare il proprio comportamento al fine di migliorarlo“, eppure quando sentiamo parlare di autocritica tendiamo ad associarlo ad aspetti che poco hanno a che fare con il suo vero significato, come la paura di essere giudicati; al contrario l’autocritica è un ottimo strumento per migliorarci sotto diversi aspetti.
La “chimica” cerebrale influenza i nostri comportamenti
Immaginate un uomo che passeggia con una donna accanto. Il cellulare squilla; lui getta un’occhiata al display, risponde, e intanto rallenta il passo. Discute con un collega, e si ferma del tutto. E lei, soprattutto se è la moglie, comincia a manifestare chiari segni di nervosismo…Lo stesso che coglie milioni di donne ogni giorno, constatando che un maschio non può fare due cose alla volta.
Persino cose banali, come rispondere alla fidanzata che gli chiede qualcosa mentre lui guarda la tv. Del resto, il maschio detesta che gli si parli mentre è intento a seguire un programma televisivo. Anzi, detesta proprio che…lei parli così tanto. Forse non sa che la chiacchiera è una sorta di necessità fisiologica, per la donna: nei centri cerebrali del linguaggio e dell’ascolto, le signore posseggono, infatti, l’11% di neuroni in più rispetto agli uomini.
Ebbene sì: i cervelli di lui e di lei son diversi. E ricordandolo, forse, eviteremmo molte arrabbiature di coppia. I codici genetici di maschi e di femmine sono per più del 99% identici, ma “i due cervelli hanno impronte genetiche diverse che creno differenze anatomiche“, si legge su uno degli ultimi numeri della rivista scientifica New Scientist.
I machi “meno colti” conoscono una sola differenza, e la ricordano volentieri nelle discussioni, e la ricordano volentieri nelle discussioni con il gentil sesso: il cervello dell’uomo è più grande. Vero. E per la precisione del 9%, in mdia; è pure più pesante: 1.300 grammi, contro i 1.100 della donna. Ma da circa un secolo si è scoperto che le misure non hanno nulla a che fare con l’intelligenza (il cervello di un elefante pesa circa cinque chili).
Parenti serpenti? Crea il tuo siero anti-veleno
Non sempre la casa è la capanna dell’amore, spesso è proprio sotto le quattro mura che avvengono discussioni e litigi che non scompaiono facilmente. A volte questi diverbi nascondono situazioni già difficili, tuttavia nella maggior parte dei casi si tratta di momenti di attrito da non prendere necessariamente in considerazione; soprattutto con i cosidetti parenti serpenti la soluzione migliore è crearci un siero anti-veleno che impedisca di trasformare piccole discussioni in veri e propri litigi.
Dialogo o monologo? Le 5 regole della comunicazione costruttiva
Comunicare non significa solo parlare o esprimere quello che abbiamo dentro, è un dono che ci permette di conoscere, farci notare ed auto-autoaffermarci nella società. E’ questo che rende il nostro modo di parlare così importante per migliorarci sotto diversi aspetti, a patto che si seguano le 5 regole del dialogo costruttivo.
Migliorare la propria scrittura in 4 passi
Limitare il concetto di scrittura alla sola sfera comunicativa può risultare molto restrittivo, poichè per molti scrivere e magari vedere pubblicata la propria opera letteraria rappresenta il raggiungimento dei propri sogni; oggi vi parleremo di come migliorare la propria scrittura in 4 passi.
Ansia nelle relazioni sociali? Riprendi il controllo!
Quante volte camminando per strada avete avuto l’impressione di essere sotto gli occhi di tutti e vi siete sentiti terribilmente a disagio? Quella di essere costantemente osservati e giudicati è una paranoia abbastanza comune che però talvolta diventa così forte da influenzare negativamente le relazioni interpersonali; ecco come evitare che l’ansia sociale assuma il controllo.
Leadership, caratteristiche e benefici dell’influenza sociale
La leadership è un processo mediante il quale il capo, cioè il leader, guida altre persone per raggiungere un determinato obiettivo; per questo oggi le grandi aziende operano costantemente in questo campo e nel benessere a lungo termine. Ma quali sono i fattori che facilitano lo sviluppo della leadership e come possiamo sfruttarli al meglio?
Amicizia, i tuoi sono amici veri?
Come vi abbiamo già detto nei post precedenti, esistono vari fattori per raggiungere il benessere personale ed uno di questi è l’amicizia. Infatti lavorare per il proprio successo ed anche utilizzare le migliori tecniche di miglioramento non è abbastanza se non si ha la possibilità di crescere e confrontarsi con persone valide; ma come possiamo capire se le persone che ci circondano sono veri amici?
Psicologia, la terapia sistemica familiare
Vi abbiamo già parlato di varie tecniche di miglioramento in grado di risolvere vari tipi di deficit, oggi invece vi parliamo di una nuova tecnica psicologica, la terapia sistemica familiare. Questa terapia si differenzia dalle altre perchè, pur avendo come scopo quello di guarire le patologie dell’individuo, non si limita ad operare esclusivamente sul soggetto, ma anche sul contesto in cui vive.
L’esitazione favorisce la concentrazione
Le esitazioni, tutti quegli “ehm” o pause che frammentano i discorsi e che spesso infastidiscono chi ascolta, hanno in realtà un effetto inaspettatamente positivo. La sospensione del flusso di parole causata dall’incertezza di chi parla, sembra potenziare l’attenzione dell’interloctore, mentre al contrario parlare troppo velocemente e senza esitazioni distrae e presto o tarsi porta a perdere il filo del discorso.
L’esitazione viene percepita dal cervello di chi ascolta come un segnale di allerta, l'”ehm” viene inteso iconsciamente come un richiamo a sintonizzarsi e a prestare attenzione.
Comunicazione non verbale, sai riconoscere i segnali?
Quando parliamo con qualcuno lo ascoltiamo e confrontiamo il nostro punto di vista con il suo focalizzando l’attenzione su quello che ha da dirci; è un atteggiamento comune che però esclude l’importanza della comunicazione non verbale. La comunicazione, infatti, non è fatta solo di parole ma è accompagnata da una serie di segnali che, se ascoltati, possono darci informazioni molto più accurate sulle idee e le intenzioni del nostro interlocutore.
L’importanza di comunicare con il corpo
La comunicazione avviene a vari livelli. Oltre che verbalmente, comunichiamo molto anche senza parole, attraverso il linguaggio del corpo. Possiamo esprimere dei concetti a parole e contemporaneamente comunicare il contrario fisicamente o viceversa, convincere il nostro interlocutore della validità delle nostre tesi accompagnando il discorso con una gestualità fisica appropriata.
Saper controllare il proprio corpo per poter esprimere al meglio ciò che vogliamo può essere utile sotto diversi aspetti e in varie situazioni, perchè Il corpo catalizza l’attenzione dell’interlocutore più dei discorsi.