Quanto coraggio serve per vivere? Scommetto che è una domanda che vi siete posti tutti. In un momento o nell’altro della nostra vita viene automatico chiederselo. Specialmente quando si hanno tanti problemi e il mondo sembra crollarci addosso. E’ proprio in quel momento che dobbiamo tenere duro.
coraggio
Coraggio e paura, gemelli diversi
Coraggio, un fattore indispensabile per affrontare le difficoltà della vita ma anche per lanciarsi in nuove sfide positive che portano a raggiungere l’equilibrio psicofisico, il successo professionale, relazioni soddisfacenti, in breve il cammino verso la serenità, ancora più importante, forse, della felicità stessa. Questo perché essere sereni, tranquilli, calmi anche quando il vento soffia contrario nella nostra esistenza è un requisito più duraturo, su cui si può contare sempre, indispensabile per vivere bene, mentre la felicità è passeggera, travolgente e iniziamo a perderla nel momento stesso in cui ci illudiamo di poterla trattenere per sempre, di poter vivere sempre al sole.
Donne paurose con coraggio
Un titolo che può sembrare emblematico, ma abbastanza intuitivo per far comprendere la completezza della personalità femminile, anche nel momento in cui si tratta di parlare fi paure e fobie. Il pensiero e la mente sono soliti riuscire ad abbattere sotto forma di un martello pneumatico, anche la psiche più forte. Un’idea che non è piacevole può infatti far crollare sia la mente che il corpo, senza esclusione di colpi.
Abbiate il coraggio di chiudere le vostre storie d’amore quando vi rendono infelici
Per riuscire a mettere la parola fine a un rapporto ci sono vari modi: in realtà, in alcuni casi più che il coraggio è importante trovare la motivazione. Per fare questo è necessario staccarsi dalle resistenze e ragionare sul perchè è bene agire. E, soprattutto, sulle conseguenze negative del non chiudere quella relazione.
Per esempio, se a voi la storia sembra ormai esaurita e non la chiudete, facilmente accadrà che a causa del logoramento del rapporto si passi dal non amarsi al non volersi nemmeno più bene. Dopodichè il nostro inconscio, per far sì che accada ciò che vogliamo, ci spingerà a concentrarci sui lati negativi del partner portandoci a detestarlo, odiarlo e quindi a litigare solo per costringerci a lasciarlo.
Bisogna tenere presente che quando le nostre scelte sono dettate dalla paura di soffrire o di far star male l’altra persona si sbaglia comunque. Perchè continuando la relazione non risparmiamo dolori a nessuno. Anzi: aspettare e rimandare inasprisce l’atmosfera già pesante.