Come combattere l’ansia da fisco

Se pensavi che l’ansia da prestazione fosse già abbastanza dura da sopportare, dobbiamo dirti in tutta onestà che l’ansia da fisco può raggiungere anche punte più estreme. E che come tale ha bisogno di essere controllata. Oggi teneremo di darti qualche consiglio per combattere l’ansia da fisco.

Ansia, superarla con la nostalgia?

Superare l’ansia attraverso la nostalgia. O meglio, stimolando questa sensazione. Per quanto potrà sembrarti pazzesco secondo uno studio condotto dall’Università di Southampton il ricordare il passato nostalgicamente o stimolando questa piccola sfumatura attraverso canzoni, testi o scritti aiuterebbe a vivere meglio ed a guadagnarci in ottimismo.

L’ansia da separazione nei bambini (parte seconda)

I bambini che soffrono di disturbo di ansia da separazione necessitano di un trattamento psicoterapeutico di tipo familiare. Infatti, molto spesso è dalla stessa famiglia che derivano determinate situazioni. Solitamenteil contesto familiare di un ansioso di questo tipo è caratterizzato da una madre iperprotettiva e ansiosa che lascia poco spazio alla libertà del figlio. È proprio per questo che i terapeuti consigliano di stare attenti proprio ai genitori. Gli spazi di libertà del bambino non devono essere invasi con consigli indesiderati.

Il trainig autogeno aiuta a combattere l’ansia

 Nei momenti particolarmente stressanti,  quando perdiamo il nostro equilibrio interiore, è utile provare il trainig autogeno. L’espressione è entrata nel linguaggio comune, scissa dal suo reale significato di terapia psicologica e forse è stata svalutata, ma è invece una terapia molto precisa.

Il trainig autogeno è una disciplina ideata dal dottor Shoultz, un neurofisiologo e psicoterapeuta tedesco, ed è finalizzato a  indurre volontariamente nell’organismo lo stato di rilassatezza muscolare, e quindi anche psicologica, che si raggiunge involontariamente durante il sonno. Il T.A. in effetti, è proprio l’azzeramento delle funzioni volontarie a beneficio di processi spontanei dell’organismo, processi che lo portano a rigenerarsi. Si tratta di un allenamento indiretto a rilassarsi spontaneamente, ad essere passivi, ad annullare l’io vigile. Allenandosi con il training autogeno si diventa come un personal trainer di se stessi e si impara, ascoltando il proprio corpo e sintonizzandolo con la mente, a diminuire l’ansia e la confusione mentale.

L’ansia e lo stress alterano le funzioni biologiche del nostro organismo, con conseguente perdita di concentrazione, tachicardia, raffreddamento delle estremità corporee, dolori muscolari e via dicendo. Per raggiungere il rilassamento psico-fisico, sono previsti una serie di esercizi e poichè il T.A. riserva grande attenzione al corpo, i primi esercizi sono appunto esercizi somatici, seguiti solo in un secondo momento da esercizi rivolti alla mente.

Ansia, più fiducia verso le terapie alternative

Uno studio pubblicato dalla rivista internazionale PloS (Public Library of Science) One mette a confronto le terapie tradizionali per la cura dell’ansia con metodi più innovativi o sperimentali.

Un gruppo di ricercatori canadesi ha infatti seguito per otto settimane 75 persone, assegnate a caso al trattamento naturopatico (colloqui settimanali di mezz’ora per stimolare a uno stile di vita sano, più assunzione di un integratore vitaminico e di un estratto dell’erba Withania somnifera), o alla terapia “occidentale” (psicoterapia cognitiva-comportamentale, più un placebo). In entrambi i casi, i sintomi ansiosi sono diminuiti, ma con la naturopatia l’effetto è stato più marcato.