Il peso delle cose non dette

Il peso delle cose non dette è forse una delle problematiche che più pesano sul cuore e sulla mente di una persona. Sono quelle frasi, quell’espressione, quel sentimento che non si è riusciti ad esprimere e che per qualche motivazione non riuscirà mai ad essere esposto.

Le esperienze negative ci migliorano

Le esperienze negative ci migliorano: questa è una verità innegabile. La vita mette spesso davanti ad esperienze dure. Esse però nonostante tutto, se abbiamo o troviamo la forza di superarle, ci consentono di vivere meglio portandoci a maggiori livelli di conoscenza.

Lasciare andare un amore perduto

Lasciare andare un amore perduto è una delle cose più difficili che una persona possa trovarsi ad affrontare, a prescindere dalla sua età e dal sesso. Se la separazione è stata brusca, non consensuale o causata da un lutto, riuscire a dimenticare la persona amata è una delle prove più importanti che si possano presentare.

Contro il dolore cronico, la meditazione Mindfulness

Quando ci si sente poco bene e si prova dolore, specialmente quello di tipo cronico, dare spazio alla mente e convincersi che la stessa è più potente di qualsiasi sensazione provata, è decisamente più facile a dirsi che a farsi. Eppure sono tanti gli esperti di Mindfulness che suggeriscono di utilizzare la testa per tenere a bada il dolore. Voi cosa ne dite?

Donne più stressate degli uomini di fronte a notizie negative

L’esposizione a notizie di cronaca, soprattutto se frequente, è fonte di stress e ciò si accompagna ad un aumento dell’intensità del dolore cronico, secondo le conclusioni a cui sono approdate le  ricerche condotte in passato. In uno studio guidato da Sonia Lupien presso l’Università di Montreal e pubblicato su PLoS One, i ricercatori hanno voluto indagare se ci fossero differenze di genere per quanto riguarda l’intensità dello stress provato.

Altro che antidolorifici: ridete!

Lo diceva anche Charlie Chaplin: ridere fa bene. Per il grande comico la risata funge come un tonico, un sollievo, un rimedio per attenuare il dolore. Oggi, dalla teoria si è passati alla pratica. Infatti, secondo uno studio britannico dell’Università di Oxford, ridere è importante per aumentare la propria soglia del dolore.

Per l’autostima ci vuole una postura corretta

 

Quante volte siamo in ufficio davanti al pc e sentiamo dei dolori alla schiena? Sedersi in modo corretto ed assumere una postura ottimale non è un dono di tutti. Ma sarebbe necessario adottare un tipo di postura corretta per poter godere dei benefici che questa può comportare. In particolare, uno studio americano ha considerato come stare dritti con la schiena giova non solo al fisico, ma anche alla nostra mente. Una postura corretta sarebbe il segreto per avere un’autostima in aumento. A questa conclusione è giunta la ricerca condotta dagli studiosi della Marshall University, in California, dove attraverso diversi esperimenti si è notato come il sedersi in modo adeguato sia il modo giusto per poter raggiungere un benessere psico-fisico ottimale.

Fine di un amore, dal noi all’io

 La cosa più difficile, probabilmente, quando una storia d’amore arriva alla fine, soprattutto se è durata molti anni, è passare da una vita impostata sul noi, sulla coppia, ad un’esistenza fatta di un io alquanto fragile, che esce scosso, a metà, dalla rottura e non sa bene come riorientarsi da solo. E’ come se all’improvviso ci si ritrovasse uno spazio bianco a disposizione più grande delle parole che avevamo da dire, da scrivere, da vivere. Gli psicologi consigliano spesso, per riprendersi da un brutto distacco, molto sofferto, di non negare il dolore, di viverlo senza reprimerlo iniziando però a girare, gradualmente, come la manopola di un forno, la nostra vita verso l’impostazione io.

Divorzio consensuale, in hotel per il fine settimana con la Spaccacuori

 Divorzio consensuale: può una separazione essere indolore? Quasi sicuramente no, però c’è chi promette di alleggerire il peso di pratiche burocratiche, lo stress del distacco, il vuoto della fine di un amore, offrendo una risoluzione rapida del legame in un solo fine settimana, attenuando tristezza ed ansia con un soggiorno, in camere separate ovviamente, in un hotel di lusso. Succede in Olanda. Loro sono gli spaccacuori, un’azienda che ha mutuato il nome dal famoso pezzo di Elvis Presley, Heartbreak Hotel. Il team si mette a disposizione delle coppie che hanno deciso di farla finita, mettendo un punto definitivo ad un rapporto ormai logoro.

Superare la fine di un amore, vivere il dolore non ignorarlo

 Superare la fine di un amore, un processo di accettazione della perdita, uno sforzo per colmare un vuoto e scoprire un senso alla nostra vita che va al di là dell’essere in due ad affrontare il mondo e le sfide. Un percorso che richiede tempo e pazienza, più o meno lungo in base all’intensità del dolore, all’importanza, più o meno cruciale, che rivestiva il partner nella nostra esistenza. In molti si chiedono come non soffrire ma le domande da porsi sono altre: “Come posso soffrire meno?” “Come uscirne più in fretta?“. Oggi ci ripetono da più parti che stare male, prendersela troppo è un errore.

Dolore, difficile capire dall’espressione del viso quando una donna soffre

 Le donne manifestano più velatamente il dolore, riuscendo a nascondere meglio la sofferenza. Un soffrire in silenzio che traspare meno dal volto al punto che riconoscere quando una donna soffre può essere difficile.

A dirlo è un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori afferente al Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Gli autori, Paolo Riva, assegnista di ricerca, Simona Sacchi e Lorenzo Montali, ricercatori in Psicologia sociale, e Alessandra Frigerio, dottoranda di ricerca, hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista di divulgazione scientifica European Journal of Pain.

Delusione d’amore, un dolore fisico oltre che psichico

 Le delusioni d’amore fanno male al cuore ed al corpo. Se pensavate che le pene d’amore si limitassero ad un dolore dell’anima, muto e sordo agli stimoli alla vita ed all’allegria provenienti da chi cerca di scuoterci dal nostro torpore sentimentale dall’esterno, l’amara sorpresa, e forse neanche tanto stupefacente, è che essere lasciati, soffrire per amore, tormentarsi per chi ci ha ferito e deluso, fa male sul serio, anche al resto dell’organismo.

Lo rivela un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori americani che ha cercato di far luce sul dolore fisico delle pene d’amore. Il team di ricerca, afferente alla Columbia University, nello studio, pubblicato dalla rivista di divulgazione scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, ha cercato di trovare una risposta a domande sulle ferite sentimentali. A cosa assomigliano? Come ci si sente, dentro e fuori? Cosa si scatena nel nostro cervello quando soffriamo per amore?

Yara, il trauma di chi resta

 Vicende come quelle di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate ritrovata senza vita sabato scorso, a tre mesi dalla scomparsa, scuotono chi ne è spettatore impotente, vittima di quell’accanimento mediatico che sfrutta la tragedia per fare audience, che cerca ad ogni costo la lacrima, la disperazione, un grande fratello del dolore che stavolta, al contrario di quanto accaduto con la vicenda di Sarah Scazzi, non trova dall’altra parte conoscenti e parenti più o meno direttamente coinvolti, disposti a prendere parte ad uno show squallido.

Trova invece un dolore composto, sordo ad ogni strumentalizzazione mediatica, che chiede ed esige rispetto. Un trauma, quello della morte di Yara, che tocca un’intera comunità, devastata dalla paura, dall’insicurezza, dal terrore che esista un mostro e che non si sia più al sicuro a Brembate.