La dipendenza dalla droga si combatte con un’applicazione per cellulare?

Non è uno scherzo, ma un progetto sviluppato da Edward Boyer e il team di studiosi dell’Università del Massachusetts. Si tratta di iHeal, un’applicazione per smartphone che collegata a degli speciali sensori permetterà di capire ai medici se il paziente tossicodipendente sta per cedere alla tentazione di ricadere nell’abuso di sostanze stupefacenti. Ma come funziona realmente il software?

Dipendenti da Internet, come da una droga

 E’ ormai noto che molte persone tendono ad abusare di internet, stando al computer e navigando per buona parte della giornata, al punto da confondere il virtuale con il reale e ad essere quasi dipendenti dalla rete. Una recente ricerca svolta in Cina ha scoperto che quella da internet in alcuni casi può essere considerata una vera e propria dipendenza, come da una droga, al punto da creare alterazioni nel sistema nervoso.

Ricerche? Il legame fra coccole e droga esiste

Si sa, di mamma ce n’è una sola. Il legame esistente fra figli e madri è unico ed indissolubile. Oggi vogliamo parlarvi, a proposito di questo, di una ricerca effettuata tramite la collaborazione fra due istituti di ricerca universitari, l’americana Duke University e l’australiana Università di Adelaide. Gli studiosi hanno indagato qual è il legame fra le coccole che una madre rivolge ai propri figli e la loro possibilità futura di fare uso di sostanze stupefacenti.

La liberalizzazione “neutralizza” i criminali della droga

 La guerra del narcotraffico è terribile e non fa che mietere vittime, infatti, se contiamo gli ultimi quattro anni, arriviamo a oltre trentamila. E nonostante il massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine, il numero dei morti purtroppo cresce in modo esponenziale e il commercio clandestino a prosperare.

Eppure questa guerra non è impossibile fermarla, il “rimedio” c’è: basterebbe liberalizzare il commercio della droga.

Di fatto è inaccettabile e impensabile, concepire una guerra prodotta e alimentata da un fenomeno, quello del mercato nero di sostanze stupefacenti, che si potrebbe evitare se mostrassimo tutti un atteggiamento meno moralista.