Le parole sono importanti. Lo dichiara a voce alta Nanni Moretti in un suo film, Palombella Rossa. Bisogna stare attenti alle parole che si pronunciano. È vero che i latini dicevano “verba volant, scripta manent” (le parole volano, gli scritti rimangono). Ma in alcuni casi e soprattutto quando si tratta della gestione di certe relazioni interpersonali le parole sono fin troppo importanti. Coloro che le ascoltano possono essere feriti, condizionati, umiliati dalle nostre espressioni in base a ciò che diciamo. È per questo che oggi e anche domani vogliamo parlarvi di una delle relazioni più importanti della vita di un essere umano: il rapporto genitori-figli.
educazione dei bambini
Bambini meno aggressivi se in buoni rapporti con gli insegnanti
Il fenomeno del bullismo e delle violenze a scuola, anche tra i giovanissimi, è purtroppo sempre molto diffuso, e probabilmente è un pò, anche, lo specchio di una società aggressiva nonchè violenta, dove i bambini imparano presto che l’importante è farsi notare, anche con comportamenti prepotenti e di sopraffazione sui più deboli.
E’ un fenomeno che allarma sempre di più anche gli insegnanti, che potranno, però, imparare a contrastarlo meglio cercando di creare un buon legame tra loro stessi e gli studenti. Questo, almeno, è quanto emerso da uno studio condotto da Mara Brendgen, professoressa di psicologia all’Università del Quebec a Montreal, insieme a ricercatori dell’Università di Laval, dell’Università di Montreal, dell’Università dell’Alabama e dell’Università di Dublino.
Aiutare i minori per non farli diventare despoti
Oggi parliamo dello studio fatto dal professor Franco Pajno Ferrara, docente universitario di psichiatria infantile. L’argomento è la criminalità legata ai minori, una questione spesso legata all’adolescenza, un momento difficile nei minorenni e soprattutto relazionato a delle situazioni che sono diverse tra maschi e femmine. La sua affermazione è che: “Siccome la trasformazione fa paura, alcuni ragazzi collassano.
Le ragazzine tendono a negare il corpo che cresce con l’anoressia, i maschi saltano la crescita facendo finta di essere già adulti e diventano bulli, spavaldi, violenti a volte piccoli criminali. Molti bevono perché sono insicuri, hanno paura e cercano di riempire con l’alcol il vuoto di valori che li circonda”.