Il Natale è bello, si mangia bene e se si hanno le possibilità economiche ci si scambiano anche dei regali. Quel che rimane sempre un’incognita è questo: si riuscirà a sopravvivere alle riunioni di famiglia? La domanda è lecita e preoccuparsi lo è altrettanto.
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Come risolvere i problemi famigliari
Volete una piccola guida per superare i problemi famigliari? Vi sono delle situazioni che possono venire a crearsi per incomprensioni o piccole liti che durante le feste rischiano di crescere a dismisura a causa della promiscuità che si viene a creare. Come fare per passare le feste senza troppi problemi?
Le difficoltà nei rapporti possono diventare malattie psichiatriche
Può capitare a tutti di esclamare, qualche volta, “La mia famiglia mi sta rendendo pazzo“. Finora, era solo un modo di dire, ma di qui ad un anno potrebbe garantire un’apposita terapia. Da qualche anno, infatti, è in piedi nel campo della salute mentale un movimento a favore dell’inclusione di una diagnosi chiamata “disordine relazionale” nella quinta edizione del Manuale statistico e Diagnostico dei Disordini Mentali (DSM), che uscirà nel 2013.
Ansia e depressione spingono i giovanissimi all’alcool
I giovani iniziano sempre prima ad avvicinarsi all’alcool o, anche, al consumo di droghe; secondo una ricerca condotta da Carolyn Mc Carthy del Seattle Children’s Research Institute assieme ad altri studiosi della University of Washington e della Seattle University, a spingere i giovanissimi verso l‘alcool sarebbero, spesso, problemi di ansia e depressione, mentre l’avere un buon rapporto con i genitori o anche con un insegnante può ridurre tale rischio.
Più salute per i bambini italiani
Avete dei bambini e siete sempre preoccupati della loro salute, soprattutto perché non riuscite a ritrovare delle strutture adeguate per la salute? Oggi vogliamo parlarvi del Libro Bianco, un report dettagliato sulla situazione pediatrica della società italiana, promosso appunto dalla Società Italiana di Pediatria. Secondo i dati raccolti dall’indagine, i bambini italiani godono di una buona salute rispetto al passato. I problemi, però, sono relativi al fatto che i servizi assistenziali talvolta lasciano a desiderare e le famiglie si trovano costrette ad avere meno figli di quanto si vorrebbe.
I desideri degli italiani per il 2012
Cosa sperano e cosa desiderano gli italiani per questo nuovo anno? È trascorsa ormai la prima settimana di questo 2012 e i sogni nel cassetto sono ancora tanti. Questo è quanto emerge dal sondaggio compiuto da “Pasqua Vigneti e Cantine”. Sono stati intervistati circa 500 italiani, di età compresa tra i 14 e i 45 anni, che hanno elencato quali fossero i bisogni più forti per il nuovo anno. È emerso che gli Italiani sono con i piedi per terra e vogliono delle cose concrete. Primo su tutti il lavoro, poi la famiglia e la casa.
La crisi c’è, ma non in amore
Come fare a meno dell’amore? Dante lo definiva come la forza che muove il sole e le altre stelle. Oggi vogliamo parlarvi dei risultati di un’indagine condotta dal sito Eliana Monti, la maggiore organizzazione italiana che si pone come obiettivo quella di formare nuove coppie. Il Club per Single, consultabile dal sito web a questo indirizzo, si occupa di incontri, feste, gruppi di discussioni e addirittura vacanze, momenti per poter fare amicizia con nuove persone e magari iniziare una love story che possa cambiare la vita di molti single infelici. È proprio questa organizzazione che ha constatato come in tempi di crisi come questo che stiamo vivendo le persone si aggrappano ancora all’amore.
Il Capodanno 2012 è stato all’insegna del low cost
In parte sarà colpa della crisi economica, in parte della voglia degli Italiani di restare a casa, ma la recente indagine condotta da Confesercenti-Swg parla chiaro. Le difficoltà finanziarie in questo periodo pesano, e ben l’83% degli italiani ha deciso di restare a casa per le festività perché il budget di spesa messo a disposizione di ognuno è stato di gran lunga inferiore rispetto all’ultimo anno. Le bollicine, allora, non sono state stappate da Londra, Parigi, Hong Kong, ma dal divano della propria casa insieme alla propria famiglia. L’indagine ha, infatti, rilevato che soltanto due italiani su dieci sono andati in vacanza. Ma anche questi lo faranno prevalentemente per pochi giorni ed insieme ai propri cari.
Più figli fai più stai bene
Il titolo riduce in poche parole e in una formula veloce il risultato della ricerca effettuata dal team di ricercatori dell’Università della California di San Diego. Sembrerebbe, infatti, che avere più di quattro figli faccia bene al cuore delle madri. Sono state esaminate 1300 donne per molti anni, dal 1984 al 2007. È risultato che le donne che hanno avuto quattro figli o addirittura di più abbiano un rischio meno elevato di contrarre malattie cardiache rispetto alle altre madri.
Evitare lo stress natalizio, ecco consigli utili
Natale 2011 è alle porte. Ce lo dice anche Tippi nel suo precedente articolo. Noi vi chiediamo: Avete già pronto tutto? Avete pensato a cosa cucinare, a come addobbare la casa, a come preparare la tavola per ricevere tutti i parenti? L’organizzazione delle festività natalizie può comportare stress e preoccupazioni. È recente la ricerca dell’American Psychological Foundation che comprova quanto le donne siano stanche, depresse e nervose dopo Natale. È, infatti, la popolazione femminile quella maggiormente coinvolta nell’organizzazione della festa che non diventa un periodo di vacanza, ma un vero e proprio lavoro. Per evitare queste spiacevoli situazioni vogliamo consigliarvi degli strumenti utili.
Vacanze in famiglia, istruzioni per l’uso
In tanti detestano le vacanze estive, i periodi di ferie, le festività come il Natale, perché ci si ritrova a stretto contatto con parenti e familiari che non si vedono da tempo, una full immersion che può rivelarsi un’esperienza positiva dovuta alla sensazione di ritrovare il calore del nido, sentirsi tra persone amiche che ci vogliono bene senza pretese, oppure, in caso di conflitti sepolti ed antipatie che riemergono, diventare una sorta di incubo fatto di sorrisi falsi e malumore.
Yara, il trauma di chi resta
Vicende come quelle di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate ritrovata senza vita sabato scorso, a tre mesi dalla scomparsa, scuotono chi ne è spettatore impotente, vittima di quell’accanimento mediatico che sfrutta la tragedia per fare audience, che cerca ad ogni costo la lacrima, la disperazione, un grande fratello del dolore che stavolta, al contrario di quanto accaduto con la vicenda di Sarah Scazzi, non trova dall’altra parte conoscenti e parenti più o meno direttamente coinvolti, disposti a prendere parte ad uno show squallido.
Trova invece un dolore composto, sordo ad ogni strumentalizzazione mediatica, che chiede ed esige rispetto. Un trauma, quello della morte di Yara, che tocca un’intera comunità, devastata dalla paura, dall’insicurezza, dal terrore che esista un mostro e che non si sia più al sicuro a Brembate.
Identikit del fenomeno del bullismo
Quali i presupposti per diventare bulli? E’ presto detto: famiglie inesistenti, videogiochi violenti, mancanza di regole. Questo è l’identikit che Paola Vinciguerra, psicologa, presidente dell’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), dà del fenomeno.
Spiega la Vinciguerra che ” Il dato più interessante e allo stesso tempo preoccupante è che il 70 per cento delle persone che hanno risposto al nostro sondaggio online, quelle con un’età compresa tra i 18 e i 45 anni, considerano il bullismo unicamente come comportamento di trasgressione sociale, come può essere quello di vestirsi in maniera appariscente riempiendosi di piercing, per esempio“.
Il problema dunque, sta proprio nel fatto che adolescenti e genitori non considerano il bullismo come un problema di grande rilevanza. La psicoterapeuta, anche direttore dell’Unità italiana attacchi di panico (Uiap) presso la Clinica Paiedia di Roma, però ci rassicura sul fatto che “il 50 per cento di coloro che hanno risposto al sondaggio, e che hanno un’età compresa tra i 45 e i 55 anni, riconosce il fenomeno come realmente esistente ed allarmante, riconducendone la responsabilità primaria alle istituzioni e in modo particolare alla scuola“. L’età adulta dunque non è indifferente a tale grave problema.
Il bullismo è da ricercare pertanto nella sfera familiare e in quella scolastica e istituzionale. La nuova struttura familiare è diventata fragile, il simulacro di se stessa. I genitori con le loro separazioni, non sono più in grado – ammesso che precedentemente ne fossero capaci – , di rappresentare per i figli un solido riferimento indistruttibile, tanto sono precari e lontani dalle esigenze dei bambini e degli adolescenti.
Parenti serpenti? Crea il tuo siero anti-veleno
Non sempre la casa è la capanna dell’amore, spesso è proprio sotto le quattro mura che avvengono discussioni e litigi che non scompaiono facilmente. A volte questi diverbi nascondono situazioni già difficili, tuttavia nella maggior parte dei casi si tratta di momenti di attrito da non prendere necessariamente in considerazione; soprattutto con i cosidetti parenti serpenti la soluzione migliore è crearci un siero anti-veleno che impedisca di trasformare piccole discussioni in veri e propri litigi.