Piccoli tiranni non crescono

 Piccoli tiranni non crescono, alla terza ristampa, è un libro che ha riscosso molto successo, scritto da Aldo Naouri, pediatra e studioso dell’infanzia, un lavoro frutto della sua esperienza diretta trentennale con i bambini che molto gli hanno insegnato specie per quanto riguarda le strategie educative messe in atto oggi dai genitori. Anche i più piccoli vanno in cerca di stabilità emotiva, appigli, punti di riferimento saldi che si concretizzano proprio nel rapporto con mamma e papà. La definizione che dà Naouri dell’equilibrio infantile, a questo proposito, è molto interessante nella sua complessità e ci fa capire come proprio l’età infantile non si presti, dal punto di vista psicologico, a facili interpretazioni.

Figli per le coppie di fatto: desideri

Oggi parliamo di un fattore psicologico che colpisce ben l’85% degli esseri umani eterosessuali. Sembra infatti, che secondo recenti ricerche, su un campione di 5.000 persone intervistate, l’85% degli stessi riesca ad accettare l’idea che un bambino abbia due mamme, ma con molta difficoltà riesce ad accettare una coppia con un bambino composta da due papà. Il risultato di questa ricerca svoltasi negli Stati Uniti, è che la figura materna ha una necessità non indifferente nell’immaginario collettivo, al punto che le inclinazioni sessuali diventano discriminanti anche per i figli.

Ulteriori ricerche tenutesi in altre Università, però, dichiarano che l’omosessualità negli individui maschi adulti, porta ad avere anche un enorme senso materno e che quindi le richieste di adozione (nei Paesi dove possibile) delle coppie di fatto, formate da soli uomini è grande e pari a quello delle donne.

Il secondo matrimonio è garanzia di serenità

Se addirittura i Cesaroni hanno desistito, ci sarà un perché. Non per niente il progetto di aumentare la famiglia, già piuttosto consistente (cinque figli tra lui e lei) ha avuto vita breve: il tempo di una puntata. Una (quasi) divertita Elena Sofia Ricci ha sostenuto di essersi sbagliata e che proprio no, non era incinta e si chiude qui. Ma questa è una fiction, la vita reale è una puntata che contempla in media otto, dieci anni, il tempo che basta per riempirla di prole tra il primo, il secondo – e non si sa mai, terzo letto.

Eppure nonostante i livello di guardia, che di solito si alza con il secondo matrimonio, delle precedenti esperienze si ricorda esclusivamente e si ha nostalgia solo dell’odore borotalcato. E ha davvero poca importanza che la “sposa di ritorno” abbia già due figli dal matrimonio precedente o che lo sposo si ritrovi un adolescente problematico soprattutto a scuola. L’impulso riproduttivo pare sia più forte di tutto. Tanto da poter resettare anni di stanchezza cronica, pannolini e malattie infantili, baby sitter e sensi di colpa. La differenza tra ieri ed oggi è soltanto una e non da poco: siamo più provati e stipati.

La separazione di mamma e papà

Comunemente si pensa che più piccolo è il bambino, meno dolorosa sarà la separazione dei genitori. Nulla di più sbagliato, perchè a due o tre anni l’unico filtro che posseggono per codificare gli eventi, sono gli stati emotivi degli adulti e soprattutto della mamma. Non essendo in grado di distinguere il proprio mondo separato da quello dei genitori e di eleborare queste emozioni, vede il distacco dei genitori tra loro come un distacco da sé, la percepisce come una minaccia spaventosa, una perdita irreparabile, lo spettro di una solitudine angosciante.

Questa è la ragione per cui gli resta dentro una disperazione lancinante e non perde mai la speranza consolatoria che i genitori possano tornare assieme. E’ un sogno che  alimentano quotidianamente e in un’età in cui si pensa che le favole possano inverarsi. I genitori pertanto devo impegnarsi a non confondere il bambino con separazioni conflittuali ma neanche con allontanamenti improvvisi o incontri intermittenti. Proprio questi ultimi, alimentano l’illusione che la famiglia possa tornare unita e rinnovano così una sofferenza straziante.

Nella pubertà invece, la prima conseguenza della separazione dei genitori provoca un’accellerazione del processo di distacco. Mamma e papà si separano e i figli mordono il freno (precocemente rispetto ai suoi coetanei) , conquistandosi velocemente l’autonomia. I rischi sono però insidiosi: mancando la gradualità del normale processo di maturazione, possono imbattersi nell’adolescenza, momento della vita già particolarmente critico con forti problematicità.

Fertilità femminile, come aumentarla?

 Procreare è sicuramente il dono più bello che la natura ha regalato alla donna; il periodo della gravidanza esercita una grandissima influenza sulla vita di chi la prova in prima persona e di chi le è accanto. Per alcune donne restare incinta quando non si desidera un figlio rappresenta un vero shock e lo stesso vale per le numerose donne che al contrario desiderano la gravidanza con tutto il cuore ma non riescono ad ottenerla; quali sono i fattori da considerare se si desidera una gravidanza?

Superare un divorzio

Il divorzio è, per definizione, un evento traumatico. Nessun matrimonio sereno finisce con la separazione: si tratta quindi dell’epilogo doloroso di una situazione estremamente complessa. Al di là delle cause che hanno portato a questa scelta, dobbiamo capire come sopravvivere a questa crisi in modo maturo ed evitare conseguenza psicologiche gravi.

Genitori: attenzione allo stress

Educare un figlio è uno dei compiti più impegnativi per l’essere umano. Proprio per le mille difficoltà che si incontrano quotidianamente, il genitore è facile vittima dello stress. Una situazione che è dannosa sia per il genitore stesso, sia per il bambino.

Come è possibile affrontare le sfide dell’educazione diminuendo il più possibile la tensione e il nervosismo?