Chi ha il vizio del fumo è a rischio di schizofrenia, una patologia mentale molto grave, che rende le persone incapaci di distinguere la realtà dalla fantasia. A suggerirlo, è uno nuovo studio condotto dal farmacologo professor Boris Quednow dell’Ospedale Psichiatrico di Zurigo e il professor Georg Winterer dell’Università di Colonia.
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Il vizio del fumo colpisce anche le neomamme
Siete delle fumatrici incallite e non riuscite proprio a smettere? Tantissime sono le donne che dopo aver scoperto di aspettare un bambino decidono di interrompere con le sigarette e lasciare da parte questo vizio che fa molto male alla salute, sia del bambino che della stessa madre. Oggi vogliamo parlarvi del risultato di una ricerca effettuata dagli studiosi delle prestigiose Università di Stanford, Washington e Yale. Secondo le statistiche, è emerso che il 45% delle donne incinte decide di smettere di fumare. Ma sorprendentemente la percentuale sale tantissimo dopo la gravidanza.
L’obesità infantile è legata alla gravidanza e al fumo
La gravidanza è un momento molto delicato per la vita di una donna. E’ importantissimo riuscire a non abusare con l’alimentazione. Molte donne sono in sovrappeso e proprio per queste non è facile affrontare tutti i nove mesi di gravidanza. Uno stile alimentare scorretto e ricco di alimenti dannosi non favorisce la salute fisica dello stesso nascituro. È quanto stabilito da una ricerca canadese che ha evidenziato come una gravidanza condotta con un forte sovrappeso e continuando a non fare a meno del vizio del fumo porta ad effetti dannosi sulla vita del neonato.
Fumatori incalliti? Provare l’efficacia della sigaretta elettronica si può per lo IEO
Già in passato abbiamo affrontato in un post l’argomento. La sigaretta elettronica è uno strumento nuovo nella lotta contro il fumo. A proposito della sua effettiva utilità, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha effettuato una ricerca in collaborazione con l’Istituto San Raffaele e il Centro Cardiologico Monzino, per valutare quanto la sigaretta elettronica possa permettere ai fumatori di abbandonare un vizio così dannoso per la salute umana. Infatti, il dispositivo sembra proprio efficace: permette di inalare un valore innocuo che dà una sensazione simile a quella del tabacco.
Dire no al fumo comporta dire sì alla tristezza
Uno dei vizi più comuni fra gli uomini è il fumo. La sigaretta diventa momento di sfogo e di piacere durante la giornata. Inutile star ora ad elencare tutte le caratteristiche negative legate al vizio di fumare, oltre che al rischio di incappare in patologie e malattie molto gravi in alcuni casi. Per non parlare poi del fatto che il fumo crea dipendenza, aumento di peso e ansia. Ma sembra interessante sottolineare il risultato di uno studio canadese effettuato da un gruppo di ricercatori del Centre for Addiction and Mental Health e dell’Università di Toronto.
Le immagini shock sui pacchetti di sigarette non funzionano
Lo avreste mai detto che le immagini shock sui pacchetti di sigarette non sortiscono l’effetto sperato? Ad affermarlo è un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori tedeschi afferente all’Universitätsklinikum di Bonn, pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping. Il nostro cervello, quando è in astinenza da fumo, sarebbe meno portato a sentire la paura, perché l’amigdala, l’area cerebrale preposta ai nostri timori, viene inibita dal desiderio di fumare che cresce a livelli esponenziali con l’aumentare del periodo di pausa dalla fonte di dipendenza.
Come smettere di fumare senza ingrassare
Nel caso in cui abbiate scelto di smettere di fumare, avete fatto una mossa intelligente per la vostra salute. Come tutti sanno, fumare sporca i polmoni e non fa bene nemmeno a chi ci sta accanto. La paura più forte di un fumatore, è spesso legata al fatto di ingrassare…ebbene state tranquilli perché si può comunque mantenere il peso forma.
Smettere di fumare, dieci buone ragioni
Smettere di fumare, c’è chi ce l’ha fatta e da un giorno all’altro si è sentito nauseato dalle sigarette o, illuminato all’improvviso dall’inutilità che si nasconde dietro questo brutto vizio, si è reso conto che non ne valeva la pena di buttare soldi per puzzare di fumo e ammalarsi di cancro.
C’è chi invece le ha provate tutte, tra cerotti, omeopatia, gomme alla nicotina, ma ancora non riesce a resistere alla tentazione di accendersi una sigaretta. Chi scrive fa parte della prima fortunata categoria, quelli che improvvisamente si rendono conto che è assurdo fumare, che la sigaretta cancella solo apparentemente il nervosismo, poi ritorna con gli interessi e sottraendoti il respiro, giorno dopo giorno.
Smettere di fumare, il decalogo del Ministero della Salute
Smettere di fumare, darci un taglio con le sigarette. In tanti ci provano, in molti ci riescono e forse è raro trovare un fumatore talmente convinto da non averci mai provato. Perché i rischi per la salute e per le finanze del fumare li conosciamo tutti, grazie alle campagne di sensibilizzazione che arrivano dalle istituzioni, per merito delle raccomandazioni dei medici ma anche di quel monito che giunge, per il nostro bene, da parenti ed amici.
Di consigli, metodi, rimedi naturali, farmaci e sostituti della sigaretta per smettere di fumare ce ne sono molti. Ma come iniziare? Un buon punto di partenza che riassume le indicazioni risultate più efficaci per dire addio alla dipendenza dal fumo ci sembra il decalogo fornito dal Ministero della Salute.
Tutti i vizi degli adolescenti
La statistica ci dice che a 15 anni, un ragazzo su 5 ha avuto rapporti sessuali completi e che nel Sud quasi il 40 per cento. Ma non solo: il 16% fuma regolarmente e addirittura il 37% beve alcolici, attestandosi tra le percentuali più alte d’Europa.
Questo è il ‘quadro’ che ritrae i nostri teenagers, o almeno, l’immagine che ce ne dà la ricerca dal titolo: “Determinanti sociali della salute dei ragazzi italiani. Abitudini alimentari e attività fisica” e che è stata presentata e discussa nei giorni scorsi al Forum internazionale OMS-HBSC (Health Behaviour in school-aged children), organizzato a Firenze da OMS e Regione Toscana. Si spera con tale indagine di riuscire a ideare delle strategie efficaci di promozione della salute. Si sono presi a campione, per tale indagine, 4.386 ragazzi di 11, 13 e 15 anni delle scuole medie inferiori e superiori.
Sigaretta? No grazie!
Purtroppo il vizio del fumo è in aumento. Gli ultimi dati dell’Istituto Superiore della Sanità infatti, parlano chiaro: in Italia sono ben tredici milioni a fumare, il 27% hanno dai quindici anni in su. Le fasce più colpite, sono le giovani e le donne, con una leggera flessione per queste ultime. E non dimentichiamo che il fumo uccide. E che questa frase scritta sui pacchetti delle sigarette, corrisponde assolutamente al vero.
E’ infatti quanto afferma Romano Ricci, presidente di Reach Italia Onlus
Ogni anno muoiono ottantamila persone a causa del fumo.
Nella lotta al tabagismo è dunque importante, altresì informare ma soprattutto prevenire, infatti l’età della prima sigaretta, si è abbassata, arrivando addirittura agli undici anni.
La psicologia del fumo
Quando immaginiamo una persona che fuma tendiamo a considerare la sigaretta come un mezzo efficace per allentare la tensione; in realtà si tratta semplicemente di un luogo comune. L’ effetto calmante della sigaretta agisce solo quando l’astinenza da nicotina provoca nervosismo, e questa tensione viene placata fumando.
Fumare è nella maggior parte dei casi un bisogno di rassicurazione più che di dipendenza dalla nicotina ed è ritenuto un buon modo per scaricare lo stress, spesso accompagnato da gesti di entità diversa ma fatti con lo stesso scopo, come sistemarsi i vestiti, toccarsi i gioielli o mangiarsi le unghie.