Come rendere fieri i propri genitori? Siamo seri: è una domanda che si pongono tutti i figli, più volte di quanto venga confessato e più di quanto venga ammesso. Ma c’è un metodo reale e sempre funzionante per raggiungere questo risultato?
genitori e figli
Come essere un buon padre per i propri figli
Oggi il nostro messaggio è un po’ più mirato del solito. Vogliamo infatti parlare direttamente agli uomini che stanno per diventare padri o che sentono di aver bisogno di aiuto o rassicurazioni in tal senso. Vediamo come essere un buon padre.
L’ossitocina aumenta le capacità dei papà di essere buoni genitori?
La somministrazione di ossitocina ai papà pare faciliti ed attivi comportamenti appropriati come genitori e quindi il loro coinvolgimento nella relazione con il bambino ed effetti analoghi si osservano anche nei loro figli. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal dottor Ruth Feldman della Bar-Ilan University in Israele e apparsa sull’ultimo numero di Biological Psychiatry. Ultimamente una serie crescente di studi hanno valutato il ruolo di questo neuropeptide nel facilitare le relazioni di attaccamento. Si è osservato, ad esempio, che la somministrazione di ossitocina, per via intranasale, accresce l’empatia e la reciprocità sociale.
Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli
Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.
L’ansia da separazione nei bambini (parte seconda)
I bambini che soffrono di disturbo di ansia da separazione necessitano di un trattamento psicoterapeutico di tipo familiare. Infatti, molto spesso è dalla stessa famiglia che derivano determinate situazioni. Solitamenteil contesto familiare di un ansioso di questo tipo è caratterizzato da una madre iperprotettiva e ansiosa che lascia poco spazio alla libertà del figlio. È proprio per questo che i terapeuti consigliano di stare attenti proprio ai genitori. Gli spazi di libertà del bambino non devono essere invasi con consigli indesiderati.
L’ansia da separazione nei bambini (parte prima)
Si tratta di un disturbo più frequente di quello che si pensa. Molti bambini che si trovano a vivere una separazione da una delle figure di riferimento per la propria crescita, che sia una madre o un padre, provano diversi sintomi e fastidi. Dall’apatia alla tristezza, i bambini possono manifestare in diversi modi il proprio bisogno di affetto e di attenzioni.
Più salute per i bambini italiani
Avete dei bambini e siete sempre preoccupati della loro salute, soprattutto perché non riuscite a ritrovare delle strutture adeguate per la salute? Oggi vogliamo parlarvi del Libro Bianco, un report dettagliato sulla situazione pediatrica della società italiana, promosso appunto dalla Società Italiana di Pediatria. Secondo i dati raccolti dall’indagine, i bambini italiani godono di una buona salute rispetto al passato. I problemi, però, sono relativi al fatto che i servizi assistenziali talvolta lasciano a desiderare e le famiglie si trovano costrette ad avere meno figli di quanto si vorrebbe.
Le mamme modello sono francesi
Come identificare una mamma perfetta? Si sa, per tutti la mamma è sempre la mamma. Dolci, simpatiche, apprensive, coccolone, di mamme ce ne sono di tutti i tipi. Oggi vogliamo parlarvi dell’opinione di una giornalista del Wall Street Journal e del suo nuovo lavoro letterario. Si tratta di Pamela Druckerman che con “Bringing up Bebè” illustra quali sono le caratteristiche fondamentali per una mamma modello, distinguendole anche in base alla nazionalità. Infatti, dalle sue teorie è emerso che la Francia sia la patria della maternità perfetta.
Se la mamma è formosa in arrivo il fiocco rosa
Come conoscere il sesso del nascituro? Poco tempo fa vi abbiamo parlato di una ricerca che ha elaborato un test che precocemente può dire quale sarà il sesso del bambino che i genitori stanno attendendo. Sono proprio questi che molto spesso sono ansiosi di conoscere se si tratterà di un maschietto o di una femminuccia a continuare la tradizione della famiglia. Oggi vogliamo parlarvi di un’altra ricerca, condotta nel Regno Unito, tra l’Università di Exeter e le due Okayama University e Kyushu University in Giappone. Secondo questa collaborazione scientifica è emerso che le donne che presentano una corporatura piuttosto grande e quindi sono le cosiddette mamme formose hanno una maggiore possibilità rispetto alle altre di concepire figlie femmine.
Maschio o Femmina? C’è un nuovo test per saperlo
Tra le prime cose che i genitori si chiedono quando sanno di aspettare un bambino è il sesso del piccolo. Sarà un maschietto o una femminuccia? Iniziano i primi pensieri, le prime speranze, le prime decisioni sul nome giusto da scegliere. Qualsiasi sia il sesso del nascituro, l’attesa di una nuova vita è di per se una notizia e un dono grandissimo. Ma la curiosità, in ogni caso, risulta essere sempre fortissima. Oggi vogliamo parlarvi di quanto hanno fatto gli studiosi del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Cheil General Hospital e del Centro Sanità della Donna dell’Università KwanDoong di Seoul, in Corea.
Non chiamate le vostre figlie Andrea!
Ne avevamo parlato poco tempo fa in questo post. I genitori di oggi scelgono i nomi per i propri bambini attraverso i motori di ricerca on-line, Google fra tutti. Decidere come chiamare i nuovi arrivati non è molto semplice. C’è chi si orienta verso la tradizione e decide di tramandare gli stessi nomi di padre in figlio. E c’è chi, invece, vuole diventare stravagante e si orienta verso nomi stranieri. Oggi vogliamo parlarvi a proposito di questo di un episodio curioso accaduto al tribunale civile di Mantova. È proprio qui che una bambina italiana, ma residente in Francia, si è vista privare del proprio nome.
L’ottimismo è trasmesso dai genitori
Quando vi trovate di fronte ad un problema come affrontate la situazione? Siete catastrofici o pensate di poter risolvere tutto con un po’ di impegno e di fortuna? Il pessimismo è un modo di pensare alle cose in maniera negativa che di certo non aiuta nella vita. Proprio per questo oggi vogliamo parlarvi dell’importanza del pensare positivo. L’ottimismo, infatti, può essere trasmesso dai genitori ai propri figli. È il risultato di una ricerca effettuata presso la Jacksonville University in California.
Tra genitori e figli quali sono i temi tabù?
La comunicazione tra genitori e figli deve essere basata su un rapporto costante. Questo legame deve essere continuamente rinsaldato con comportamenti, valori e atteggiamenti che facilitino l’avvicinamento più che la creazione di differenze incolmabili. Sicuramente non è semplice parlare con i propri genitori di tutto. La frase “loro non capiscono niente” è tipica della differenza generazionale tra giovani e adulti. A proposito di questo vi riportiamo i risultati di un’indagine condotta a livello nazionale dal titolo “Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza”. La ricerca è stata promossa da enti riconosciutissimi come Telefono Azzurro ed Eurispes, ed ha constatato come esistano in realtà degli argomenti che tra genitori e figli non vengono per niente affrontati.
Rapporto genitori-figli, cosa è ciò che li lega?
La relazione tra genitori e figli è una tra le più complicate. Governata da meccanismi di diverso tipo e talvolta incomprensibili, il legame familiare esistente tra un padre o una madre e i propri figli si basa su differenti situazioni. Oltre al legame affettivo inossidabile, molto spesso si tenta di comunicare con i propri figli con oggetti e cose cercando di ingraziarsi il favore e la benevolenza dei più giovani. È per questo che prodotti di marca e oggetti ricercati permettono ai genitori di stabilire una comunicazione forte con i propri ragazzi sulla base delle emozioni.