Videogames, i genitori imparano ad usarli per i loro figli

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla nota azienda produttrice di videogames e console, Nintendo. La motivazione che è alla base della promozione è quella di rendere il rapporto madre-figli più forte. Si sa, molto spesso i bambini trascorrono ore intere a giocare e ad appassionarsi a dei videogames. Questo potrebbe portare ad una “rottura” nella comunicazione e nel rapporto con i propri genitori generando distacco. Proprio per evitare questo problema la Nintendo ha promosso una serie di lezioni gratuite per le madri e i padri interessati. In questo modo potranno sapere tutto sui giochi utilizzati dai propri figli, la storia, i vantaggi e gli svantaggi del loro utilizzo, il modo migliore e più sapiente per utilizzarli.

Più figli fai più stai bene

Il titolo riduce in poche parole e in una formula veloce il risultato della ricerca effettuata dal team di ricercatori dell’Università della California di San Diego. Sembrerebbe, infatti, che avere più di quattro figli faccia bene al cuore delle madri. Sono state esaminate 1300 donne per molti anni, dal 1984 al 2007. È risultato che le donne che hanno avuto quattro figli o addirittura di più abbiano un rischio meno elevato di contrarre malattie cardiache rispetto alle altre madri.

La scelta del nome del bambino si complica?Usate Google

Ne avevamo già parlato in passato in questo post. Quando una coppia aspetta un bambino, la scelta del nome diventa un’azione di grande importanza. Come chiameremo il nostro pargoletto? In linea con la tradizione si possono scegliere i nomi dei nonni per tramandare nel tempo il nome di famiglia. Oggi, invece, sembra essere nata una diversa tendenza. Oltre al fatto che la scelta ricade su nomi stranieri, legati al mondo dello spettacolo e della fantasia, i genitori decidono di affidarsi alla Rete per l’ardua sentenza. Avete capito bene: ad Internet.

Quando dire ai bambini di Babbo Natale?

Ogni anno per i bambini si rinnova l’appuntamento più atteso di tutto l’anno: la scrittura della letterina per Babbo Natale. Ricordo che da bambino attendevo sveglio la notte tra la Vigilia e Natale cercando di vedere da dove riuscisse ad entrare quell’uomo barbuto con tanti regali in mano. Come ogni volta, non riuscivo a vederlo, perché mi addormentavo prima. E la mattina, accanto all’albero, trovavo tutti i regali che avevo chiesto nella mia letterina. Ancora oggi milioni di bambini scrivono i propri desideri a Santa Claus. Ma altrettanti bambini sono già a conoscenza del fatto che Babbo Natale, in realtà, è solo frutto della fantasia. I genitori, quindi, si chiedono a che età e quando è giusto dire al proprio figlio che quell’omone con la barba bianca e le renne che porta i regali a Natale non esiste.

Cosa non dire ai propri figli (Parte Terza)

Altra situazione da evitare assolutamente è quella che paragona il bambino “manchevole” con il fratello o la sorella che eccelle. I figli non sono tutti uguali e la predisposizione di uno verso una passione o un hobbies non può condizionare anche l’altro. Se si paragonano i figli si finisce con il classificarli con delle etichette, come “Paolo il musicista”, “Giovanni, l’atleta” e ne risentirà di più in questo caso “Pasquale, lo scansafatiche”. Bisogna trovare cosa si addice maggiormente ad un figlio ed incoraggiarlo a perseguire la propria passione in base alle sue capacità. Altro consiglio che viene dato ai genitori è non dire ai propri figli “te l’avevo detto”.

Cosa non dire ai propri figli (Parte Seconda)

Ieri vi abbiamo spiegato l’argomento in questo post introduttivo, ma oggi vogliamo indicarvi quali sono le espressioni che i genitori non devono utilizzare con i propri figli per evitare malumori e situazioni aggressive. Anche domani troverete la terza ed ultima parte in cui affronteremo il rapporto genitori-figli. Non vogliamo con questo dipingere i genitori come dei mostri, ma indicare che molto spesso non si fa attenzione alle parole utilizzate. Quando si parla di comunicazione è molto importante la scelta di ciò che si dice, soprattutto se i nostri interlocutori sono dei bambini. Ma andiamo ad indagare le varie situazioni.

Cosa non dire ai propri figli (Parte Prima)

Le parole sono importanti. Lo dichiara a voce alta Nanni Moretti in un suo film, Palombella Rossa. Bisogna stare attenti alle parole che si pronunciano. È vero che i latini dicevano “verba volant, scripta manent” (le parole volano, gli scritti rimangono). Ma in alcuni casi e soprattutto quando si tratta della gestione di certe relazioni interpersonali le parole sono fin troppo importanti. Coloro che le ascoltano possono essere feriti, condizionati, umiliati dalle nostre espressioni in base a ciò che diciamo. È per questo che oggi e anche domani vogliamo parlarvi di una delle relazioni più importanti della vita di un essere umano: il rapporto genitori-figli.

Genitori e figli, a proposito di depressione

Secondo una recente ricerca degli studiosi della New York School of Medicine c’è una correlazione molto forte tra genitori depressi e figli che inevitabilmente sono colpiti da disturbi comportamentali e psicologici. Ne abbiamo parlato proprio ieri in questo post a proposito del rapporto tra lo stato d’animo della madre e le conseguenze che questo può apportare sul feto e poi sul futuro bambino appena nato. Da questo studio, però, si evince uno stretto legame per entrambi i genitori, sia padre che madre, che riuscirebbero ad influenzare il proprio figlio dal punto di vista emotivo.

Lo smog? Provoca problemi alla vista per i bambini

Asma e difficoltà respiratorie sono delle patologie molto frequenti nei bambini, soggetti più deboli e più esposti a rischio rispetto agli altri. Da una recente ricerca condotta dal primario dell’Ospedale San Giuseppe di Milano e ottimo oculista pediatrico, Paolo Nucci, si è arrivati alla conclusione che lo smog e l’inquinamento sono i principali problemi per la salute di un bambino. Le parti maggiormente danneggiate nei piccoli individui, però, non sono soltanto le parti colpite da forme allergiche o dall’asma, ma soprattutto gli occhi.

Scherzate con i vostri figli, farà bene alla loro salute

È il risultato di una ricerca scozzese che verrà presentato al Festival delle Scienze Sociali a Stirling. Secondo lo studio i genitori devono scherzare con i propri figli, perché questo può fare molto bene alla salute dei bambini. Tutto deriverebbe dal fatto che i bambini devono abituarsi all’ironia per poter affrontare un giorno con maggiore disinvoltura la vita in società.

Il figlio unico è il più intelligente?

In Italia ci sono poche nascite. Molto spesso i genitori preferiscono concentrare tutte le loro energie su un solo bambino per potergli dedicare tutte le cure possibili. Proprio per questo, molto spesso (ma non vogliamo cadere in dei clichè o degli stereotipi) i figli unici vengono viziati e coccolati da mamma e papà, che attendono da loro il miglior risultato. Una ricerca promossa da Daniela Del Boca, docente di Economia Politica dell’Università di Torino, ha dichiarato come l’Italia detenga il primato di Paese con tasso di fecondità più basso d’Europa.

Mamma e papà sono magri? Lo sarai anche tu.

Gli studiosi dell’University College di Londra hanno condotto una specifica ricerca sull’influenza che i genitori hanno sui propri figli in materia di peso forma. Pubblicati i risultati su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, si è visto come i genitori condizionino i propri ragazzi a seconda del loro peso. Sia che si tratti di sovrappeso o di magrezza, i ragazzi riconoscerebbero in mamma e papà dei modelli da seguire e quindi si adeguerebbero di conseguenza.

Il figlio preferito non è un mito

Se parlassimo con un genitore ci risponderebbe che non si può fare la differenza tra un figlio e l’altro. Ma è anche vero che il bene non si può dividere in parti uguali. Quante volte un genitore concede maggiori attenzioni ad uno dei suoi figli coccolandolo di più o perché lo vede più debole rispetto agli altri o perché lo sente più vicino al suo essere? Per molti si tratta di stereotipi e stupide convinzioni. Ma secondo gli studiosi dell’Università della California la credenza che un genitore abbia un figlio prediletto non è un mito.

Ansie? Per le mamme ce ne sono tante

La gioia più grande per una donna è quella di dare alla luce un bambino. È un evento che cambia completamente la vita di una donna, il suo modo di pensare, il suo atteggiamento nei confronti del mondo. Proprio per questo le ansie quando ci si trova con un bambino da crescere sono tantissime. Una marea di pensieri affollano le menti delle giovani mamme. È interessante notare, a proposito di questo argomento, i risultati di un sondaggio indetto da Huggies.