L’elaborazione del lutto: le fasi (parte seconda)

Per superare la perdita di una persona cara bisogna attraversare un vero e proprio percorso. Si tratta di un viaggio che il soggetto deve condurre da solo e con l’aiuto di tanti altri soggetti per poter smettere di soffrire. È per questo che vogliamo considerare le diverse fasi che c’è bisogno di attraversare. Innanzitutto, a farla da padrone sono le emozioni, quelle più incontrollabili. Infatti, i soggetti, dopo la perdita, sono sotto shock, si sentono distanti dalla realtà perché il dolore gli fa perdere completamente il contatto con la vita reale.

La morte di Whitney Huston, depressione e cocktail di farmaci

La morte di Whitney Huston ha colto tutti di sopresa. Aveva solo 48 anni ed è stata trovata annegata nella vasca da bagno in un hotel, stordita da alcol e antidepressivi, almeno così dicono i giornali. Aveva tutto, bellezza, successo, un talento fuori dal comune, eppure… non è bastato a salvarla.

Celebrità e dipendenze, quando il successo uccide il lato umano

 La scomparsa di Amy Winehouse ha lasciato tutti sconvolti ed anche chi si aspettava da un momento all’altro un annuncio simile è rimasto incredulo, come sempre avviene quando la brutalità della morte trancia in pieno un’esistenza giovane, talentuosa, promettente. C’è chi dice che non bisogna provare pietà perché in fondo la cantante se l’è cercata: aveva tutto, il successo, i soldi, la voce, migliaia di fan, ed ha scelto di affogare la sua vita nell’alcol, nell’abuso di farmaci, ha scelto di distruggersi. Non è certo l’unica grande artista a morire giovane o comunque a vivere una vita fatta di eccessi ed abusi. Ma fare un elenco dei cantanti dissoluti a poco serve. Piuttosto sarebbe utile capire perché così tante celebrità si lasciano irretire nella morsa di alcol e droghe.