Il nome? Meglio semplice da pronunciare

 Non è sempre facile scegliere il nome da dare al proprio figlio: a volte si vuol cercare di essere originali a tutti i costi, o di non dare il nome che, magari, ha già qualcun altro in famiglia o fra gli amici. Forse sarebbe meglio, invece, rischiare di essere un pò “banali”, ma dare un nome semplice e facile da pronunciare. Infatti, secondo una ricerca condotta da un gruppo di studiosi australiani e americani, guidati dal dottor Simon Laham della Melbourne University, le persone con un nome semplice da pronunciare hanno più successo in campo lavorativo, riescono più facilmente a fare nuove amicizie e sono giudicate nel complesso più positivamente.

Maschio o Femmina? C’è un nuovo test per saperlo

Tra le prime cose che i genitori si chiedono quando sanno di aspettare un bambino è il sesso del piccolo. Sarà un maschietto o una femminuccia? Iniziano i primi pensieri, le prime speranze, le prime decisioni sul nome giusto da scegliere. Qualsiasi sia il sesso del nascituro, l’attesa di una nuova vita è di per se una notizia e un dono grandissimo. Ma la curiosità, in ogni caso, risulta essere sempre fortissima. Oggi vogliamo parlarvi di quanto hanno fatto gli studiosi del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia del Cheil General Hospital e del Centro Sanità della Donna dell’Università KwanDoong di Seoul, in Corea.

Non chiamate le vostre figlie Andrea!

Ne avevamo parlato poco tempo fa in questo post. I genitori di oggi scelgono i nomi per i propri bambini attraverso i motori di ricerca on-line, Google fra tutti. Decidere come chiamare i nuovi arrivati non è molto semplice. C’è chi si orienta verso la tradizione e decide di tramandare gli stessi nomi di padre in figlio. E c’è chi, invece, vuole diventare stravagante e si orienta verso nomi stranieri. Oggi vogliamo parlarvi a proposito di questo di un episodio curioso accaduto al tribunale civile di Mantova. È proprio qui che una bambina italiana, ma residente in Francia, si è vista privare del proprio nome.