Gli omofobici hanno tendenze omosessuali represse

 Purtroppo ancora al giorno d’oggi all’omosessualità si accompagnano molti pregiudizi e timori dettati dall’omofobia; secondo una ricerca americana, però, le persone che più mostrano di avere questi pregiudizi, al punto da essere omofobiche, hanno in realtà loro stesse tendenze omosessuali che cercano di reprimere, e per questo sviluppano una tale ostilità verso chi, invece, vive normalmente la sua omosessualità.

Stranezze: se sei lesbica non donare il sangue

Oggi vi vogliamo parlare di un fatto molto strano accaduto al Policlinico Umberto I di Roma. Tutto nasce dalla denuncia di una donna di 39 anni, impiegata nello studio di un commercialista romano, che, recandosi alla struttura ospedaliera per donare il sangue, si è vista negare questa possibilità. Il motivo di tanto stupore è insito proprio nella motivazione data per il rifiuto: essere lesbici non rende il soggetto in grado di donare il sangue, perché conduce un rapporto sentimentale che può essere considerato a rischio.

Da chi sono attratte le donne?

Alcuni forse si stupiranno del risultato di una recente ricerca effettuata dalla Boise State University. Lungi dal giudicarne l’esito, vi riportiamo i dati dell’indagine che ha dimostrato come gran parte della popolazione femminile, almeno il 60%, prova attrazione per altre donne. Sono stati esaminati ben 484 studenti americani che si sono sottoposti ad una serie di domande in forma anonima.

Omosessualità e media: il caso Luca

 Chi non ricorda la canzone di Povia a Sanremo Luca era gay?” Il brano che parlava dell’omosessualità repressa di un giovane che a causa di un padre particolare, non riusciva a comprendere la sua omosessualità. Il brano parlava di un giovane che non aveva le idee chiare sulla sua sessualità e che di conseguenza decide di diventare omosessuale, forse per il troppo avvicinamento alla madre. Il giovane è un caso vero e si chiama Luca Di Tolve, ha 39 anni e proprio di recente in una intervista al settimanale Oggi, parla del suo libro che narra della sua vicenda, già nota al pubblico da Sanremo 2009. Le sue parole per parlare della sua vita sono state:

“Finalmente ho ritrovato il bandolo della matassa della mia vita. E se sei contento di una cosa la dici a tutti”.

Curare l’omosessualità con la psicoterapia

Oggi parliamo di un argomento che di recente tocca molto l’attualità e l’opinione pubblica e religiosa delle popolazioni occidentali. Per farlo, partiamo da una affermazione di un uomo di Chiesa, Monsignor Paolo Rigon, che in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico della Liguria, ha dichiarato:

La pornografia dilagante e invadente presenta la vita sessuale come fine a sé stessa, ossia per puro piacere e divertimento. Chi si abitua a questo stile di vita molto probabilmente non riterrà di poter restare fedele ad una sola persona, non lo riterrà o, più semplicemente, sarà incapace di fedeltà”.

Orientamento sessuale, cos’è e da cosa dipende

 Nella nostra epoca come nei secoli precedenti tutti conoscono l’esistenza di individui che provano attrazione e costruiscono relazioni con persone dello stesso sesso e pur non essendo una novità esistono ancora molti pregiudizi e tabù su questo argomento.

Per questo non è insolito porci domande come “si nasce omosessuali o eterosessuali o lo si diventa negli anni?” o ancora “da cosa dipende l’orientamento sessuale degli individui?“.