Le relazioni dei padri verso i figli adolescenti sono influenzati dall’intensità del loro precedente desiderio di avere figli: in particolare, più acuto questo sentimento è stato avvertito, più i padri tendono a impegnarsi quotidianamente nella relazione con i loro figli. Questa è la conclusione di uno studio condotto da alcuni ricercatori del Center for Gender Studies presso l’Università di Basilea.
papà e parto
L’ossitocina aumenta le capacità dei papà di essere buoni genitori?
La somministrazione di ossitocina ai papà pare faciliti ed attivi comportamenti appropriati come genitori e quindi il loro coinvolgimento nella relazione con il bambino ed effetti analoghi si osservano anche nei loro figli. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal dottor Ruth Feldman della Bar-Ilan University in Israele e apparsa sull’ultimo numero di Biological Psychiatry. Ultimamente una serie crescente di studi hanno valutato il ruolo di questo neuropeptide nel facilitare le relazioni di attaccamento. Si è osservato, ad esempio, che la somministrazione di ossitocina, per via intranasale, accresce l’empatia e la reciprocità sociale.
I neopapà sono depressi
La depressione post-partum non perseguita soltanto le mamme, ma gli stessi papà. Infatti, i padri di oggi non sono più come quelli di una volta, si occupano molto più dei loro bambini, giocano con loro, gli danno la pappa e cambiano i pannolini. Questo coinvolgimento molto più forte sembrerebbe che comporti per i nuovi papà delle responsabilità grandi che gli creano stress ed ansia.
Papà in sala parto…quasi tutti
Sempre più papà sono disposti ad assistere al parto delle proprie mogli e proprie compagne. Il parto naturale è una situazione talmente unica ed irripetibile, legata al fascino della nascita della vita, che anche i papà sembrano volerne entrare a far parte seppur dall’esterno (dato che un uomo non potrà mai avere la gioia di crescere un figlio in grembo, se non al cinema).
A scegliere di seguire il parto quindi, sono di preciso 9 uomini su 10.