Seguire una dieta dimagrante ed essere soddisfatti della quantità di cibo ingerita non sempre è possibile. Una recente ricerca di psicologia del comportamento alimentare, però, suggerisce che per controllare il peso può essere d’aiuto tagliare il cibo in un determinato modo, al fine di “manipolare” la percezione dello stesso. Al meeting della Society for the Study of Ingestive Behavior, che si è svolto a Zurigo dal 10 al 14 luglio, i ricercatori che hanno presentato lo studio hanno affermato che gli esseri umani, al pari degli animali, trovano più soddisfacente assumere cibo tagliato a piccoli pezzi rispetto ad un pezzo singolo e grande che contiene lo stesso numero di calorie.
perdere peso
Parlare del peso? Fa calare l’autostima
Quanto influiscono i commenti, i pensieri e le parole che si concentrano sul proprio aspetto fisico? L’immagine di sé può essere seriamente compromessa nel momento in cui si tende a parlare spesso del proprio peso corporeo in maniera negativa.
Ci vogliono tre mesi per perdere peso dopo le Feste
Dite la verità, durante le festività natalizie vi siete dati da fare. Non avete rinunciato a pandori, panettoni, dolci e leccornie varie. Come d’altronde darvi torto? La gola è non per niente un vizio capitale al quale è difficile rinunciare. Però, adesso le Feste sono quasi finite ed è tempo di rimettersi in forma. Chi è ingrassato in questo periodo o chi comunque vuole mantenere il proprio peso forma deve ricominciare a mangiare sano ed in modo equilibrato. Oggi vogliamo citarvi, infatti, l’opinione della nutrizionista americana Dora Walsh.
Stress da dieta
Lo stress della dieta dimagrante è una forma di nervosismo molto particolare, con origine nelle rinunce e nelle limitazioni, che innalza il nostro livello di irritabilità e ci porta ad essere più scontrosi ed arrabbiati.
La conferma che chi è sottoposto ad un regime dietetico ipocalorico è molto più suscettibile della norma ci arriva da un recente studio pubblicato dalla rivista Journal of Consumer Research.
Ad effettuarlo un’équipe di ricercatori afferente alla Northwestern University che ha sottoposto un campione di persone, a dieta e non, a tre test, per valutare l’impatto emotivo dello sforzo richiesto per perdere peso.