Cosa sperano e cosa desiderano gli italiani per questo nuovo anno? È trascorsa ormai la prima settimana di questo 2012 e i sogni nel cassetto sono ancora tanti. Questo è quanto emerge dal sondaggio compiuto da “Pasqua Vigneti e Cantine”. Sono stati intervistati circa 500 italiani, di età compresa tra i 14 e i 45 anni, che hanno elencato quali fossero i bisogni più forti per il nuovo anno. È emerso che gli Italiani sono con i piedi per terra e vogliono delle cose concrete. Primo su tutti il lavoro, poi la famiglia e la casa.
pessimismo
La forza dell’ottimismo in amore
Se il pessimismo è alla base di molti fallimenti autoinflitti ovvero di rinunce a tentare la fortuna, a credere che qualcosa possa cambiare in positivo grazie alla nostra spinta, alle nostre azioni, l’ottimismo, al contrario, è un propulsore di cambiamenti, opportunità, possibilità, nuovi percorsi, vitalità. Il pessimismo porta a chiudersi al mondo, specie se interviene dopo delusioni subite e perdita di fiducia negli altri. Un esempio calzante si può fare sulla vita sentimentale. Spesso chi è single vuole rimanere single perché non si fida più delle promesse dell’amore, pensa che quello che ha vissuto è stato falso, una bugia e non se la sente più di investire in relazioni durature, destinate a concludersi con un fallimento.
Pessimisti si nasce, quando il bicchiere mezzo vuoto è colpa di un gene
Il pessimismo? Una questione di geni! Non sempre, ovviamente, però può accadere di essere predisposti sin dalla nascita ad un atteggiamento pessimista verso la vita.
A dirlo è un’équipe di ricercatori dell’Università del Michigan spiegando che ci sono persone geneticamente programmate per essere negative.
Gli autori dello studio, riportato dalla rivista di divulgazione scientifica Archives of General Psychiatry, hanno individuato nel cervello dei pessimisti cronici livelli più bassi di una sostanza chimica che pare essere capace di influenzare il nostro modo di vedere il mondo.
Come si diventa ottimisti?
Il pessimismo è un atteggiamento disastroso: non ci permette di aspirare al successo, ci rovina i momenti più belli gettando un’ombra sul futuro, ci rende sgradevoli alle altre persone. Tuttavia, non si tratta di una condizione scritta nel nostro DNA: smettere di pensare sempre in negativo è possibile. Anzi, è doveroso.
Ottimismo: il bicchiere è davvero mezzo pieno?
L’ottimismo ci permette di pensare e vivere in modo più sereno e appagante. Non ci sono dubbi sul fatto che l’ottimismo possa rappresentare un vantaggio importante nel raggiungere un buon grado di benessere psico-fisico.
Addirittura, chi vede il bicchiere mezzo pieno ha ricadute positive persino nella salute. Secondo una ricerca statunitense, infatti, l’ottimismo aiuta a vivere a lungo e a raggiungere un’alta qualità della vita.