Il pettegolezzo esiste da sempre. Conoscere tutto di un’altra persona, probabilmente, è il motivo principale per il quale i social network riscontrano un grande successo di pubblico in questi ultimi anni. Più che di informazione, si tratta della voglia di conoscere e sapere, a volte ai limiti della mania, ficcando il naso nella vita degli altri. Oggi vogliamo parlarvi di una ricerca scientifica condotta dagli studiosi dell’Università della California che è davvero sorprendente. Secondo questo team di ricercatori il pettegolezzo fa bene alla salute.
pettegolezzo
Il pettegolezzo ti rende parte integrante della comunità
Le telenovelas sono la nostra passione, ammettiamolo, le guardiamo tutti e lo testimoniano gli ascolti in Italia come nel resto del mondo. Merito di registi capaci soprattutto a trasmettere emozioni? Si, è così ma non soltanto questo. In realta sembra proprio che alla base dell’interesse per intrighi, passioni, innamoramenti, tradimenti altrui, ci sia un istintuale, lontanissimo ma profondo e radicato spirito di sopravvivenza. Una ricerca inglese ha analizzato e studiato proprio questo fenomeno antico come l’uomo, perché con l’uomo nasce: il pettegolezzo.
Lo studio degli psicologi dell’Università di St Andrews (Scozia) e di Liverpool, si è concentrata su dieci volontari, a cui hanno dato quattro testi, il loro compito è stato di leggere e di riscriverli, dopo un tempo stabilito in qualche minuto, in base ai loro ricordi. I testi rielaborati, sono stati poi fatti leggere ad un altro campione che hanno eseguito il medesimo compito dei precedenti.
La diceria: una voce che corre
Volendola rendere “plastica” , la diceria, potremmo immaginarla come una ‘voce che corre’, che si diffonde all’interno della società, nessuno ne è immune, è un po’ come una malattia, di cui tutti siamo portatori sani.
La diceria non si risparmia in fantasia, spesso cose stranissime capitano a persone sconosciute, ad amici degli amici. E’ così che sappiamo che quel tipo che si è trovato vivo in una cassa da morto e per la disperazione si è cavato gli occhi, o dell’infante rapito dagli zingari e sottratto alle braccia della madre o portato via nel grande centro commerciale.
Internet poi, è diventato il nuovo scrigno che contiene notizie e bufale, che hanno diffusione rapidissima e riguarda in particolar modo, virus da eliminare, bambini da aiutare e iniziative a sfondo filantropico.
Naturalmente non è possibile che tutte le dicerie siano false, eppure lo sono per la maggior parte ma la cosa più incredibile, è la nostra acriticità nell’accogliere tali incredibili racconti, così come la predisposizione inconscia a continuare a trasmettere agli altri cose di cui abbiamo consapevolezza siano infondate, non facendo nulla per opporci a questa sorta di catena di Sant’Antonio.
Se ne deduce pertanto che le dicerie sono innocue, di solito è così, ma contengono un potenziale estremamente pericoloso, possono infatti rovinare la vita e le relazioni sociali di una persona, isolarla e portarla perfino alla morte.