Il piacere di mangiare, “strega” 1 donna su 3

Mangiare è senza dubbio tra i piaceri della vita, e sembra che a pensarla così siano soprattutto le donne. A rivelarlo, un sondaggio condotto da melarossa.it. Mangiare, infatti, non risponde esclusivamente ad un bisogno puramente fisiologico, è anche un piacere soprattutto se si ha la possibilità di gustare piatti prelibati e in compagnia.

Cervello e piacere, cosa fa gola?

Qual è la reazione di fronte ad un succulento piatto di pasta o una vincita al superenalotto? Il nostro corpo e il nostro cervello reagiscono allo stesso modo in queste situazioni? A rispondere alla domanda ci pensa uno studio americano. Si tratta di una ricerca della Northwestern University di Chicago che ha approfondito il meccanismo che scatta nel cervello umano di fronte a cibo, soldi e piacere. Sembrerebbe che in questi tre casi il nostro corpo abbia la stessa reazione: un aumento della salivazione.

Usa, oggi il sesso ha 41 varianti

Il missionario è la posizione sessuale che caratterizza la maggior parte dei rapporti sessuali. Possiede lo scettro della “più tradizionale”, anche perché permette una penetrazione più profonda e se “fatta bene” dà piacere ad entrambi i partner. Ma per chi avesse voglia di sperimentare nuove posizioni e ad indagare nuovi sentieri del piacere arriva uno studio americano.

Per le donne esiste la mappa cerebrale del piacere

 

 

Abbiamo già parlato di orgasmo e di come, a volte, per le donne sia più complicato raggiungere l’apice del piacere durante il rapporto sessuale con il proprio partner. Non si tratta di chi è più bravo o di un problema di dimensioni, ma bisogna conoscere bene il proprio corpo e capire quali siano le parti più sensibili da stimolare. A questo proposito ci viene in aiuto una ricerca del professor Barry Komisarku della Rutgers University di Newark (New Jersey), pubblicata sul Daily Mail.

Emozioni a letto, provare piacere per le donne è difficile

 

 

Oggi affrontiamo un argomento scottante per tutti i maschietti. Quanti di loro dopo aver fatto l’amore pronunciano la fatidica domanda: “Ti è piaciuto?”. L’intesa sessuale è un ingrediente fondamentale per una sana vita di coppia. E per entrambi i componenti è importante soddisfare ed essere soddisfatti dalla relazione amorosa, sia a livello fisico che psicologico. Molto spesso il piacere della donna viene espresso attraverso gemiti e gridolini. Ma questi non sono sempre sintomi di verità.

Anoressia nervosa, quando mangiare da piacere si trasforma in ansia

Anoressia nervosa, quando il piacere legato al cibo si trasforma in ansia ed arriva ad uccidere dagli stenti. Al contrario di chi deve stare a dieta e fa fatica a sottoporsi a regimi alimentari troppi rigidi, abbiamo visto come stare a stecchetto possa rendere nervosi ed irritabili, chi è affetto da questo disturbo trova spiacevole mangiare, al punto da sentirsi meglio quando rinuncia al cibo.

Un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica International Journal of Eating Disorders fa luce sull’origine di questi stati ansiosi legati all’alimentazione. Ad effettuarlo un’équipe di ricercatori  afferente all’Eating Disorder Treatment and Research Program della University of California, San Diego School of Medicine, coordinata dal docente di psichiatria Walter Kaye.

Siate felici e vivrete più a lungo

  

La gioia di vivere cos’è? Potremmo darne sinceramente una definizione che non sia da dizionario? La letteratura, la filosofia e in tempi più recenti la psicologia clinica, hanno indagato l’animo umano quasi esclusivamente per le sue interazioni con il dolore e come questa condizione influisca nelle scelte e nelle percezioni.

Negli ultimi anni però una branca della psicologia s’è posta l’obiettivo di studiare, comprendere ed analizzare il benessere psicologico e ciò che lo determina.

Inutile sottolineare (ma con un po’ di buon senso lo riconosciamo tutti) che la “contentezza di sé” non è certo determinata dall’agiatezza economica e da una particolare e brillante carriera.

La marginalità di questi aspetti ne escono rinforzati dalle ricerche che Martin Seligman, docente di psicologia dell’Università della Pennsylvania ha condotto. Vi sono persone contente anche tra i poverissimi del mondo e la felicità paradossalmente non “si lascia condizionare” dall’essere in salute, dall’età o dalla piacevolezza fisica né dalla cultura.