Saldi invernali, attenti allo shopping compulsivo

 Esistono vari tipi di disturbi che coinvolgono gran parte della nostra società, essi interessano la sfera psicologica ed emotiva e fortunatamente nella maggioranza dei casi pur comparendo in maniera quasi improvvisa hanno una breve durata.

In particolare nel periodo natalizio, caratterizzato da sconti e dalle occasioni degli outlet di moda e in seguito dai saldi di gennaio sono molte le persone che cadono vittime dello shopping compulsivo, anche detto oniomania (dal greco onios= in vendita e mania= follia).

Imparare a dialogare con noi stessi

 Con il termine “dialogo” tendiamo a considerare quasi esclusivamente due o più persone che parlano, questo perchè la maggior parte delle persone è abituata a dialogare con gli altri, mentre sono pochissimi gli individui che comunicano con se stessi.

Eppure il dialogo interiore, in inglese “self talk“,  rappresenta un’ottima tecnica di miglioramento che ci permette di ascoltare i nostri veri bisogni o desideri e di trovare le giuste soluzioni ai problemi personali, ricordandoci inoltre di dedicare la giusta attenzione alla nostra vita senza preoccuparci esclusivamente del resto.

Il senso dell’attesa

L’attesa è un enorme valore di autostima e, se gestita al meglio, porta ottimi segni di autocontrollo. Può essere paragonata anche all’ avere pazienza, e in entrambi i casi capirne il senso e il significato è importante per poter vivere al meglio senza nervosismo e ansia. E’ come un treno che non arriva mai, o che è in ritardo, voi riuscirete a restare calmi in entrambi i casi?

E’ bene pensare che distruggersi di pensieri non certi, mentre si aspetta, non aiuta il vostro stato. Un’attesa può essere di un lavoro, di uno sviluppo di un progetto, di un evento, di una persona etc.

Narcisismo patologico, un ostacolo alla socialità

 Il concetto di narcisismo ha origini antichissime. Risale infatti alla letteratura greca, più precisamente nel personaggio di Narciso contenuto nelle “Metamorfosi” di Ovidio. Nella realtà esiste una forte differenza tra il desiderio di curarci ed apparire belli agli occhi degli altri e il narcisismo patologico; per questo non è facile capire dove finisce il sano ed inizia l’estremo.

Chi è il Narcisista patologico? Esistono vari strumenti per identificarlo, fra questi citiamo il criterio diagnostico DSM-IV,   il “Diagnostic and Statical Manual of Mental Desorders“, il quale elenca una serie di fattori che caratterizzano il narcisista patologico.

Come superare le delusioni

Le delusioni, che siano di lavoro o di affetti, fanno male e sono difficili da ingoiare. A volte si perdona, altre no. In questi casi la tristezza prende forma al vostro stato e ne risentirà anche la vostra salute, non avendo voglia di mangiare, ma solo di accogliere il vostro malessere. Cosa fare in queste situazioni? Come superare le delusioni?

Dovete assorbire questo momento e superarlo in modo naturale, è sicuramente la tecnica migliore. Purtroppo la delusione, così come un ricordo, non si cancella. La cosa importante è non perdere la calma, non vi servirà a molto, se non a sprecare energie inutilmente.

La forza della suggestione

Molto spesso la nostra immaginazione ci spinge a credere ad un determinato avvenimento, spesso su basi assolutamente irrazionali. Tuttavia, il potere della suggestione è così forte che spesso la nostra paura ci spinge a mettere in moto una catena di eventi che ha come unico risultato proprio la realizzazione della situazione temuta.  Si tratta delle cosiddette profezie che si auto-avverano.

Ad esempio nel mercato finanziario, se esiste una convinzione diffusa di un crollo imminente, gli investitori spesso perdono fiducia, vendono gran parte delle loro azioni e in questo modo causano realmente il crollo.

Racconti: Un amore che da forza

Appuntamento ogni martedi con i Racconti di Luciana Cameli

Mio figlio cresce, mio figlio pretende già di essere e avere. Io lo amo con tutto me stesso, è un equilibrio che mette a tacere qualsiasi altro senso. Sono un padre, come è giusto che sia in questi casi, un punto di riferimento che mostra le sue difficoltà a confrontarsi con alcune situazioni. Ora Jason, mio figlio, va a scuola e guardandosi intorno, pretende anche lui delle esigenze particolari.

E’ un periodo di crisi con mia moglie, non so più se l’amo e se l’amerò, so solo che amo Jason, questo si, e con lui è per sempre. In qualità di genitore, anche io ho le mie debolezze e i miei bisogni, che ora però passano, giustamente, in secondo piano. Jason mi ha chiesto di comprare alcune cose, e io ora sto pensando a come poter fare questi acquisti…

Come combattere la solitudine

La solitudine è una delle più grandi paure degli essere umani, e può essere rappresentata con una foto in bianco e nero, come combatterla? Purtroppo non dipende sempre da noi se abbiamo persone intorno o meno, ma soprattutto, vi siete mai chiesti perché abbiamo così tanto bisogno di relazionarci con le persone? È nella nostra natura.

Alcuni metodi per non sentirsi soli sono: tenersi impegnati con la “cultura” e quindi leggere, andare al cinema, al teatro, ai concerti, alle mostre etc; conoscere persone nel “mondo virtuale” e quindi sul web, passando da chat, forum, social network, blog e altro; frequentare posti affollati, cercando di fare nuove conoscenze; comprarsi un cane, un gatto o un altro animale, che compensano la mancanza fisica di una persona.

Le ancore nella Pnl

Nella foto sopra vedete l’immagine di un’ancora. Che significato può darvi un’ancora e come può aiutarvi? Oggi vi spieghiamo il senso metaforico dell’ancoraggio, studiato, diffuso e eseguito nella Pnl e nella psicologia. Molte volte capita di dover affrontare delle situazioni e di non essere nel giusto stato d’animo. Le ancore servono per trovare lo “stato giusto” al “momento giusto”. Cosa vuol dire? Vi facciamo un esempio.

Mi state raccontando che dovete chiarirvi con una persona e volete far capire bene il concetto ma avete il timore di essere fraintesi, quindi siete nervosi e non riuscirete sicuramente a sviluppare i concetti al meglio. Ora, io vi chiedo di ricordare, un momento in cui vi siete sentiti tranquilli e sicuri di voi, e ripercorrere lo stesso stato d’animo.

Io valgo! Come farsi notare in ogni situazione

Quante volte avete detto e pensato questa affermazione: Io valgo! Noi, come potete notare, abbiamo dedicato un intero blog al significato e contenuto di questa frase, che è immensa. Purtroppo il più delle volte e in qualsiasi situazione, sia di lavoro e non, è necessario sempre far leggere nero su bianco chi siamo, come un biglietto da visita già strutturato e pronto sempre per l’uso, ma è questa la vostra essenza?

Chi siete voi si nota nel vostro comportamento, nel vostro modo di pensare e agire, è nei fatti che si capisce di che pasta è fatta una persona, siete d’accordo? E’ vero anche che al giorno d’oggi, tra la disattenzione di tutti, bisogna presentare delle solide premesse e dare informazioni su “chi siamo” e “cosa facciamo”. Ma una persona nello scrivere può anche esagerare, e la dimostrazione ne sono i vari curriculum gonfiati che molte aziende ricevono.

Depressi? Trovate punti di riferimento

Nello studio della Pnl (Programmazione Neuro Linguistica) di cui abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo, vi è analizzato il sintomo della depressione, dovuto alla mancanza di punti di appoggio o di riferimento. Questo stato, spesso causa isolamento, stanchezza, ansia, tensione e nervosismo.

Nulla di positivo non credete? Come fare per uscirne fuori? Intanto sottolineamo che non dovete avere l’esigenza di “aggrapparvi” alla salvezza ma di imitarla. Esattamente: dovete trovare punti di riferimento da imitare, studiateli, seguiteli e fate vostre le loro strategie.

I soldi fanno la felicità? Sì!

Inutile girarci intorno, la realtà è che i soldi fanno la felicità, anche se non è tutto ciò di cui abbiamo bisogno dalla vita, ma sicuramente per una buona parte ce la migliora. Si vive in una società in cui non vi hanno insegnato a lottare, ad agire e a reagire, ma solo a fantasticare e a illudersi con facili pensieri. Tutto questo porta a sentirvi a disagio con tutto ciò che vi circonda, persone comprese.

Il vostro malessere crea difficoltà nel capire e seguire un sano percorso di benessere, portandovi indebolimento mentale e fisico. Quante volte vi siete trovati davanti a persone che vi hanno detto di essere in grado di cambiare la vostra situazione? E quante volte in queste occasioni siete sprofondati ancora più in basso?

Social network e autostima

 La crescente popolarità dei social network ha portato grandi esperti (e semplici utenti) a confrontarsi sul rapporto che intercorre tra queste nuove forme di comunicazione e l’autostima di chi ne fa uso. Facebook, Twitter, MySpace e tutti gli altri aiutano o ledono la nostra autostima?

Quanti paventano l’azione benefica dei social network dichiarano che lo sforzo degli utenti per creare il proprio profilo, e per gestirlo successivamente sia un ottimo esercizio per l’autostima. Doversi descrivere, scegliere le proprie immagini da condividere con altri utenti, comunicare ciò che facciamo attraverso il nostro status costituirebbero infatti piccoli gesti che ci aiutano ad accettarci e a presentarci agli altri. I sostenitori della tesi avversa puntano invece il dito contro le pratiche sopra descritte dichiarando che permettono l’evasione dalla vera natura dell’utente, che è così libero di mostrarsi nel modo in cui vorrebbe essere piuttosto che nel modo in cui realmente è., il che di certo non gioverebbe all’autostima.

Raccontarsi, l’autocura a portata di penna, o di tastiera

Il vecchio e caro diario ha fatto compagnia a tanti in passato. Esploratori, sognatori, avventurieri e poeti. Ma anche a chi cercava sollievo in un dialogo con il proprio ego. Alessandro Ricci, medico e pittore senese che nell’Ottocento nelle sue avventure in zone inesplorate di Egitto e Sudan si affidò al proprio diario, ora documento storico di valore, per raccontare dei luoghi e dei popoli sconosciuti che incontrava lungo la strada.

Se non siete degli avventurieri e non avete in programma di partire per luoghi remoti e inesplorati, munitevi lo stesso di un taccuino, vi farà bene.