Adolescenza e depressione, tutto parte da qui (seconda parte)

La depressione è un modo attraverso il quale l’individuo chiede un sostegno. È una richiesta di aiuto velata che si manifesta con sintomi fisici e psicologici altamente lesivi per il soggetto. Quando ci si trova in una situazione del genere, è bene rivolgersi a dei medici specialistici che possano affrontare con le cure necessarie il tutto. Molto spesso si sceglie fra diverse soluzioni. Utile può essere l’aiuto di uno psicoterapeuta comportamentale che possa aiutare il giovane a migliorare la propria autostima, a capire quali sono le sue reali potenzialità, qual è il modo giusto di potersi relazionare agli altri senza paure e insicurezze immotivate.

Fobie strane, la paura del telefono e delle parole troppo lunghe

 Continuiamo il nostro viaggio nelle fobie più strane ed impensabili, raccontandovi di un episodio curioso che vede protagonisti i fobici del telefono, ovvero gli affetti da telefonobia, una paura irrazionale, persistente ed assolutamente ingiustificata dei telefoni.

Una paura singolare, non c’è che dire, ma ancora più singolare è quanto proponeva come soluzione un sito americano, specializzato nel supporto dei pazienti colpiti da attacchi di panico e fobie varie: Chiamaci, con tanto di numero verde a caratteri cubitali, e oseremmo dire minacciosi per un telefonofobico.

L’autostima passa attraverso il “NO!”

Spesso si crede ed erroneamente, che chi acconsente sempre ad ogni richiesta e non mostra la propria contrarietà, chi nasconde il proprio dissenso, sia di fatto ‘molto gentile’, piuttosto che una persona che non rispetta se stessa o che si vuole molto poco bene.

Per capire se siamo persone estremamente assertive (ma chi lo è, non nutre dubbi al riguardo), basta porsi queste domande: “Dite di sì quando vorreste dire il contrario?”  “Vi considerate così gentili da dover negare a voi stessi qualsiasi sentimento di rabbia?“.  Queste infatti, come sostiene Corinne Sweet, nel suo libro “Come dire di no” (2004, Gruppo Editoriale Armenia), sono le riflessioni necessarie da fare per realizzare se si sia vittime o meno della difficoltà di dire di no. E  non si creda sia un banale problema psicologico, perché purtroppo non lo è affatto e riguarda un gran numero di persone.