VRET, la realtà virtuale come terapia contro le fobie: il parere del dottor Mazzucchelli

 Cari amici di Iovalgo, si conclude oggi il nostro speciale psicologia e tecnologia in compagnia del dottor Luca Mazzucchelli, convinto sostenitore di una psicologia innovativa che esce dal percorso tradizionale ed inizia un discorso con il paziente utilizzando approcci comunicativi che si avvalgono di Skype, dei social network e delle applicazioni iPhone.

Gli strumenti ed i contesti comunicativi si evolvono ma la mission rimane quella di essere utile alle persone. Mazzucchelli cita la sua esperienza di psicologo nei parchi la notte, tra i senza fissa dimora, al posto del lettino la panchina e ci dà la sua opinione su una psicologia che si avvicini alle persone e che incuriosisca, arricchendosi di ulteriori strumenti oltre a quelli classici.

Fobie, in terapia con gli avatar: pub e voli virtuali

 Fobie: un’arma in più per il trattamento delle paure patologiche sfrutta la tecnologia del mondo virtuale per sconfiggere i timori ossessivi e fortemente limitanti della vita reale. Per la precisione lo fa grazie agli avatar.

Willem-Paul Brinkman, ricercatore della Delft University of Technology, sta lavorando alla Virtual Reality Exposure Therapy, VRET. Vediamo in cosa consiste, cosa cura nello specifico e quali sono le potenzialità di questo trattamento.

Mente e corpo: diventare una donna “virtuale”

La percezione del nostro corpo può cambiare il nostro comportamento? Sì, secondo alcuni ricercatori: utilizzando la realtà virtuale alcuni uomini hanno vissuto alcune esperienze in un corpo da donna, grazie alla realtà virtuale. Il risultato? Gli atteggiamenti e la psicologia dei maschi coinvolti assumevano una prospettiva tipicamente femminile.