Alcuni forse si stupiranno del risultato di una recente ricerca effettuata dalla Boise State University. Lungi dal giudicarne l’esito, vi riportiamo i dati dell’indagine che ha dimostrato come gran parte della popolazione femminile, almeno il 60%, prova attrazione per altre donne. Sono stati esaminati ben 484 studenti americani che si sono sottoposti ad una serie di domande in forma anonima.
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Come scoprire un tradimento: sei indizi di infedeltà
Come scoprire un tradimento? Quali sono gli indizi spia dell’infedeltà e come avvertire quel vuoto che nella coppia porta a rifugiarsi tra le braccia di un amante per cercare amore, sesso, conforto o semplicemente un diversivo alla solitudine insopportabile che si è venuta a creare in una relazione? Ce lo spiega la psicologa americana Susan K.Perry, autrice di Loving in Flow: How the Happiest Couples Get and Stay That Way, grazie alle osservazioni dedotte da quella che è una lunga esperienza e diretta conoscenza di coppie in cui ci sono stati dei tradimenti.
Fare sesso durante la gravidanza fa bene
E’ stato dato l’ok dei medici nel fare sesso in gravidanza. Risulta sicuro e con poche complicanze. A dichiararlo è il Canadian Medical Association Journal, su ricerche ed analisi di alcuni ricercatori canadesi che hanno isolati i rarissimi rischi legati ai rapporti sessuali con la gravidanza.
Evidenziando i rischi, ovviamente tra i più diffusi ci sono il rischio di parto prematuro, l’infiammazione pervica, una emorragia nel caso di placenta previa oppure i trombi. Però, secondo i dati diffusi, tutti questi rischi sono contraddittori e limitati, perchè i casi sono veramente rarissimi.
Convivenza? No grazie!
Insieme ma non sotto lo stesso tetto, questa è la condizione che alcune donne pongono alla propria relazione. Ci sono donne infatti per cui sembra difficile l’idea di sposarsi o convivere, anche quando si è innamorati e si vive un felice rapporto di coppia. Preferiscono vivere il rapporto giorno per giorno, scegliendo i momenti da condividere con il partner.
Un modo di intendere la coppia meno rassicurante e forse più difficile di quello in cui gli spazi e la quotidianità vengono vissuti in due. Ma quali possono essere i motivi della decisione di non vivere con lui? Le ragioni sono diverse: paura, referenzialità, individualismo.
Di sicuro, fino a quando nella coppia prevalgono interessi e forme accentuate di egoismo, non si può andare lontano nel difficile cammino della crescita emotiva. Il senso del “noi”, di noi due insieme prevede anche le piccole cose di ogni giorno e comporta un affidarsi reciproco, nel quale ognuno si sente amato e protetto.
Abbiate il coraggio di chiudere le vostre storie d’amore quando vi rendono infelici
Per riuscire a mettere la parola fine a un rapporto ci sono vari modi: in realtà, in alcuni casi più che il coraggio è importante trovare la motivazione. Per fare questo è necessario staccarsi dalle resistenze e ragionare sul perchè è bene agire. E, soprattutto, sulle conseguenze negative del non chiudere quella relazione.
Per esempio, se a voi la storia sembra ormai esaurita e non la chiudete, facilmente accadrà che a causa del logoramento del rapporto si passi dal non amarsi al non volersi nemmeno più bene. Dopodichè il nostro inconscio, per far sì che accada ciò che vogliamo, ci spingerà a concentrarci sui lati negativi del partner portandoci a detestarlo, odiarlo e quindi a litigare solo per costringerci a lasciarlo.
Bisogna tenere presente che quando le nostre scelte sono dettate dalla paura di soffrire o di far star male l’altra persona si sbaglia comunque. Perchè continuando la relazione non risparmiamo dolori a nessuno. Anzi: aspettare e rimandare inasprisce l’atmosfera già pesante.
Con il linguaggio non verbale si comunica di più e meglio
Interpretare, osservare e infine approfondire uno sguardo, arricchisce moltissimo e soprattutto affina la capacità di guardare alle cose, al mondo: offre nuove chiavi di lettura, altri codici.
Siamo tutti bene o male consapevoli che esistono atteggiamenti o comportamenti che ostacolano l’interazione con gli altri, anzi bisogna sottolineare come la comunicazione non verbale risulti di fatto un “codice di controllo” delle “relazioni non verbali”; pertanto è un vero peccato che in questa direzione manchino dei veri e propri studi scientifici.
Chi desidera imparare questo linguaggio, dovrà procedere naturalmente per gradi, cercando di carpirne i significati solo apparentemente celati da “ciò che non si dice”. L’obiettivo che ci si deve porre è il desiderio di allargare, rendere più profonda la conoscenza di sé.