Le esitazioni, tutti quegli “ehm” o pause che frammentano i discorsi e che spesso infastidiscono chi ascolta, hanno in realtà un effetto inaspettatamente positivo. La sospensione del flusso di parole causata dall’incertezza di chi parla, sembra potenziare l’attenzione dell’interloctore, mentre al contrario parlare troppo velocemente e senza esitazioni distrae e presto o tarsi porta a perdere il filo del discorso.
L’esitazione viene percepita dal cervello di chi ascolta come un segnale di allerta, l'”ehm” viene inteso iconsciamente come un richiamo a sintonizzarsi e a prestare attenzione.