Bambini che odiano la scuola, come fare

Come fare con i bambini che odiano la scuola? Quando i più piccoli mostrano un evidente malessere nell’approcciarsi ad una situazione nuova come quella nella quale possono imbattersi in un contesto scolastico,  capire cosa ci sia che non va diventa basilare.

Combattere lo stress da esame di maturità

L’esame di maturità si avvicina per molti ragazzi. Si tratta di un passaggio importante nella vita di una persona e di solito con il suo arrivare, si è sottoposti ad una fonte di stress non indifferente. Vediamo insieme come combattere lo stress da esame di maturità in poche mosse.

Scuola, l’aggressività degli studenti è legata a bias nelle credenze

L’ aggressività dei ragazzi, in particolar modo a scuola, è legata a bias nelle credenze. Secondo uno studio pubblicato su Child Development i ragazzi, quando credono che le persone non possono cambiare i loro comportamenti, reagiscono con aggressività nel momento in cui sono coinvolte in un conflitto tra pari. Ricerche condotte in passato hanno dimostrato come i bambini che crescono in realtà difficili, caratterizzate da conflitti ripetuti, tendono ad interpretare in maniera distorta anche episodi minori, in quanto hanno la credenza che determinati atti vengono messi in atto di proposito contro di loro. Questa convinzione è associata ad una risposta di tipo aggressivo.

Scuola, la bontà migliora il clima e previene il bullismo

La scuola è un contesto dove i bambini misurano le loro capacità di stare nel gruppo dei pari, per alcuni vivere in armonia insieme ad altri alunni non rappresenta un problema e ciò dipende sicuramente da diversi fattori, tra i quali il proprio temperamento, l’educazione ricevuta dai genitori o dai caregivers, il modo di rapportarsi dei familiari con il mondo esterno. Sebbene, quindi, il bambino arrivi a scuola con una sua preistoria che determina il suo modo di relazionarsi con i compagni, gli insegnanti possono mettere in atto alcuni interventi finalizzati a facilitare ed incrementare il benessere degli alunni.

Scuola, gli insegnanti tra i più esposti a stress e burnout

L’interesse della psicologia per lo studio dello stress lavoro correlato degli insegnanti è cresciuto dalla seconda metà degli anni Ottanta, sia all’estero che in Italia. Dalla comparazione dei dati relativi all’incidenza dello stress e del burnout nella professione insegnante con  quelli relativi alle altre professioni è emerso come i primi riportano uno dei tassi più alti, se non il più alto, di stress occupazionale (Kyriacou, 1987).

Più bravi a scuola se si impara a sbagliare

 Sbagliando s’impara, dice il proverbio. Secondo una ricerca dell’Università di Poitiers, in Francia, ciò potrebbe essere vero, e gli studenti sarebbero più bravi a scuola se imparassero a sbagliare, o meglio, ad accettare i propri errori e i propri fallimenti, quindi genitori e insegnanti non dovrebbero metterli troppo “sotto pressione” pretendendo da loro un rendimento scolastico eccellente, perchè se i ragazzi sanno accettare i loro fallimenti senza abbattersi troppo, poi riusciranno ad avere maggior successo.

Mamme e figli, la violenza sulle donne influisce sul rendimento scolastico dei piccoli

Si è da poco celebrata la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Ed IoValgo ha dedicato anche un post specifico in merito. In questo giorno, il 25 novembre per la precisione, è stato presentato uno studio compiuto dai ricercatori dell’Università Roma Tre, che ha cercato di indagare il legame tra violenza sulle donne e le ripercussioni sui figli delle stesse. Quando le madri subiscono continui abusi e violenze, anche i bambini soffrono della situazione e possono riscontrare dei danni, a volte fisici ma soprattutto psicologici, per le continue violenze a cui hanno assistito. È proprio su questo che la ricerca ha cercato di dimostrare quanto forte sia il danno indiretto provocato ai piccoli e quali siano le ripercussioni su di essi soprattutto in ambito scolastico.

Bambini in primina, si o no?

Mandare a scuola i bambini a 5 anni è oramai una scelta sempre più diffusa tra i genitori e non solo perché i figli sono nati a dicembre o a gennaio. I numeri, infatti, parlano chiaro: 1 bambino su 10 entra in prima elementare in anticipo, ma si tratta davvero di un vantaggio?

Il Manifesto dei pediatri è a favore del Web

Oggi vogliamo parlarvi di una recente indagine condotta dal Safer Internet Programme della Commissione Europea. La ricerca ha attestato che nel rapporto che sussiste tra i bambini e il mondo di Internet in Italia ci sono delle evidenti carenze rispetto agli altri Paesi Europei. Infatti, non poca paura e ansia suscita nei genitori l’utilizzo del Web da parte dei bambini ed è per questo che va monitorato e seguito attentamente. Ma è pur vero, secondo i risultati dell’indagine, che in Italia i bambini hanno delle conoscenze informatiche e delle abilità con l’utilizzo del pc molto limitate e carenti, dovute anche ad un’offerta scolastica manchevole rispetto a quella degli altri Paesi UE. I comportamenti che i genitori assumono di fronte al “problema” dell’utilizzo di Internet sono vari. Ci sono i proibizionisti, che vietano categoricamente ai propri bambini di utilizzare il Web privandoli di qualsiasi cosa e non lasciandoli scegliere. Oppure esistono coloro i quali non conoscono bene la Rete e sono ignari di tutti i pericoli che i bambini possono correre. Proprio per evitare entrambe le situazioni appena descritte, la Società Italiana di Pediatria ha deciso di scrivere un Manifesto per far comprendere quali sono i modi giusti di utilizzare il Web.

Troppa autostima può essere controproducente?

 Un recente studio svolto da Young-Hoon Kim, ricercatore di Psicologia, sembra avvalorare la tesi che un’eccessiva considerazione di sè può essere dannosa, e può portare ad impegnarsi di meno nello studio e nel lavoro, ritenendosi comunque migliori degli altri. Nella sua ricerca, pubblicata di recente dall’American Pshichological Association, Kim ha preso in esame il grado di autostima di 295 studenti di college americani e 2780 studenti delle scuole superiori di Hong Kong, scoprendo così che gli studenti che avevano un’irrealistica considerazione di se stessi generalmente avevano un rendimento peggiore a scuola, erano meno motivati ed erano più a rischio di scivolare nella depressione rispetto a coloro che venivano valutati correttamente, anche se avevano risultati meno buoni.

Bambini meno aggressivi se in buoni rapporti con gli insegnanti

 Il fenomeno del bullismo e delle violenze a scuola, anche tra i giovanissimi, è purtroppo sempre molto diffuso, e probabilmente è un pò, anche, lo specchio di una società aggressiva nonchè violenta, dove i bambini imparano presto che l’importante è farsi notare, anche con comportamenti prepotenti e di sopraffazione sui più deboli.
 E’ un fenomeno che allarma sempre di più anche gli insegnanti, che potranno, però, imparare a contrastarlo meglio cercando di creare un buon legame tra loro stessi e gli studenti. Questo, almeno, è quanto emerso da uno studio condotto da Mara Brendgen, professoressa di psicologia all’Università del Quebec a Montreal, insieme a ricercatori dell’Università di Laval, dell’Università di Montreal, dell’Università dell’Alabama e dell’Università di Dublino.

E’ finito il romanticismo: oggi solo sesso

E’ quanto attestato da una ricerca condotta dagli psicologi dell’Ido (Istituto di Ortofonologia di Roma) che interrogando ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 19 anni delle scuole medie e superiori romane ha considerato una situazione molto particolare. Sembra che i giovani d’oggi non siano in grado di parlare d’amore, ma le interazioni maggiormente preferite non sono più quelle umane, ma quelle instaurate tramite il Web.

Hai successo a scuola? Per regalo la chirurgia estetica

 

E’ un trend in forte crescita: sempre più giovani chiedono in regalo un intervento di chirurgia estetica per essere “ripagati” del loro impegno a scuola. In una società in cui apparire diventa più importante dell’essere non sembra una sorpresa. Ma che ad essere i protagonisti di questo trend siano proprio i più giovani sorprende eccome. Ad affermarlo è un report statistico della Società Americana di Chirurgia Plastica Estetica (ASAPS).

Consenso e popolarità sono importanti per i giovani

 

La scuola è maestra di vita, dicevano i latini. In effetti, l’ambiente scolastico forma il giovane non solo da un punto di vista culturale e intellettuale, ma anche sociale. È importante per i giovani adolescenti essere a contatto con i propri coetanei ed affrontare i problemi di tutti i giorni e non solo quelli assegnati dai professori. Secondo quanto scoperto da una ricerca dell’Università di Chicago, i giovani di oggi non sono più preoccupati di ricevere dei voti sufficienti e di avere la stima degli insegnanti.