Le diete ipocaloriche possono renderci più ansiosi

 Circa un decennio fa, Leonard Guarente, biologo del MIT, aveva scoperto che una dieta assai povera di calorie può renderci più longevi, attivando una risposta fisiologica attraverso un gruppo di proteine chiamate sirtuine. Ora, però, lo stesso Guarente e i suoi ricercatori hanno scoperto che proprio un livello più alto di questo tipo di proteine può generare un aumento degli stati ansiosi. Ciò sarebbe stato riscontrato sia in alcuni esperimenti su topi da laboratorio, sia in due studi più ampi sugli uomini.

Il lavoro ideale non esiste

L’affermazione non farà piacere a molti. Ma si tratta dell’esito dell’indagine condotta da tre ricercatori della National University di Singapore, Zhaoli Song, Wendong Li e Richard Arvey. Leggendo l’articolo del Wall Street Journal è possibile comprendere che i tre studiosi si sono soffermati sulla scoperta dell’origine della soddisfazione nel lavoro. Cosa ci rende soddisfatti del nostro lavoro? E cosa, invece, ci porta ad odiarlo?

L’ira dipende dal cibo

 

Quante volte diamo la colpa allo stress e agli impegni della vita quotidiana se ci siamo comportati in modo violento, abbiamo risposto male alla nostra compagna o abbiamo litigato con il collega che oggi ci irritava proprio? Sicuramente tantissime volte. E allora pensiamo di fare una bella vacanza o di prenderci una tisana per rilassarci. Ma se fosse il cibo a condizionare il nostro comportamento e il nostro stato emotivo? Ciò che mangiamo può farci essere calmi o irascibili?

Tutto parte dagli occhi, anche la depressione estiva

 

 

Gli amanti dell’estate non saranno d’accordo. Tantissime persone attendono la stagione del caldo per potersi dedicare al mare, al relax e al meritato riposo dopo un anno di intenso lavoro. Invece, sembrerebbe che anche durante questo periodo dell’anno non si sia lontani da situazioni spiacevoli per la nostra salute. La chiamano “Summer Sad”. E’ così definita la depressione estiva. Questo stato mentale negativo sarebbe causato dalle particolari caratteristiche atmosferiche della stagione estiva: le alte temperature, la luce molto forte, l’elevata umidità influirebbero sul nostro comportamento e ci porterebbero ad essere depressi. In particolare, i colpevoli di tutto ciò sarebbero proprio gli occhi.

La vera felicità sta nel bacio

 

 

Il vostro partner vi manca da morire? Non vedete l’ora di andare da lui per baciarlo? Fate bene. Continuate così. Infatti, secondo quanto emerge dallo studio della dottoressa Sheril Kirshenbau, ricercatrice dell’ University of Texas in America, e autrice del libro “La scienza del bacio: che cosa ci dicono le labbra”, il 90% delle persone ricorda con maggior dovizia di particolari il primo bacio rispetto alla fatidica perdita della verginità. Questo ci porta a sollevare numerosi dubbi sulle reali motivazioni che spingono a baciare una persona ed alla facilità con la quale oggi ciò avviene.

Prova costume, dimagrire usando il cervello ed il buonumore

 Prova costume: alcuni non sanno nemmeno cosa sia, o perché sono sempre in formissima o perché più semplicemente non se ne importano granché di qualche chilo in più. Per altri invece diventa un chiodo fisso che martella a distanza di mesi dal fatidico primo giorno in spiaggia, generando ansia e complessi.

La dottoressa Judith J. Wurtman, co-autore di The Serotonin Power Diet: Eat Carbs — Nature’s Own Appetite Suppressant — to Stop Emotional Overeating and Halt Antidepressant-Associated Weight Gain, ricordandoci che per accedere al mare non è richiesta alcuna caratteristica fisica da concorso di bellezza, ci spiega che, se proprio si vuole perdere peso senza deprimersi e stressarsi, diventando irritabili e scontrosi, il segreto è sfruttare il legame tra carboidrati e cervello. Come?

Il gene della felicità muove i fili della serotonina

 Il gene della felicità è stato identificato. L’annuncio che il ricercato più inseguito era stato avvistato, da qualche parte, lì, nei recessi del codice genetico, è arrivato sulle pagine della rivista di divulgazione scientifica Journal of Human Genetics con la pubblicazione di una ricerca che porta la firma di un’équipe di ricercatori afferente alla London School of Economic and Political Science di Londra, coordinata da Jan-Emmanuel De Neve.

Lui è 5-HHT, un gene che detiene un potere immenso: farci sentire particolarmente soddisfatti delle nostre vite, felici e di buon umore. Questo perché pare abbia il controllo su Lei, quella sostanza altrettanto ricercata, responsabile del nostro stato d’animo: la serotonina.

Buon umore, cibi a tutta serotonina

 Giù di morale? Più che di pillole della felicità forse è giunto semplicemente il momento di mettersi a tavola con gusto, scegliendo i cibi giusti, capaci di metterci di buonumore.
Ormai la conoscono tutti, l’amica del benessere, la serotonina, la sostanza chimica che ci rende felici e ci fa stare bene, sprigionando sensazioni positive ed irradiando serenità.

Ebbene, per produrla il nostro organismo ha bisogno di triptofano. Triptofano che possiamo assumere con una dieta che includa alcuni alimenti, salvo ovviamente rispettare eventuali restrizioni se si sta seguendo un regime dimagrante o si soffre di alcune intolleranze e malattie come il diabete. Vediamo quali sono i dieci cibi che più contengono triptofano.

Siate felici e vivrete più a lungo

  

La gioia di vivere cos’è? Potremmo darne sinceramente una definizione che non sia da dizionario? La letteratura, la filosofia e in tempi più recenti la psicologia clinica, hanno indagato l’animo umano quasi esclusivamente per le sue interazioni con il dolore e come questa condizione influisca nelle scelte e nelle percezioni.

Negli ultimi anni però una branca della psicologia s’è posta l’obiettivo di studiare, comprendere ed analizzare il benessere psicologico e ciò che lo determina.

Inutile sottolineare (ma con un po’ di buon senso lo riconosciamo tutti) che la “contentezza di sé” non è certo determinata dall’agiatezza economica e da una particolare e brillante carriera.

La marginalità di questi aspetti ne escono rinforzati dalle ricerche che Martin Seligman, docente di psicologia dell’Università della Pennsylvania ha condotto. Vi sono persone contente anche tra i poverissimi del mondo e la felicità paradossalmente non “si lascia condizionare” dall’essere in salute, dall’età o dalla piacevolezza fisica né dalla cultura.

 

S.A.D., il disturbo affettivo stagionale

 Dopo il cambio dell’ora legale vi sentite stanchi e con il morale a terra? Forse anche voi soffrite del S.A.D., il disturbo affettivo stagionale. I sintomi più comuni sono  stanchezza cronica e apatia, ed è causato dall’influenza che il cambio dell’ora legale esercita sulle persone.

Non tutti sanno che i diversi apparati dell’organismo non funzionano a sè, ma sono regolati da un orologio biologico principale che controlla gli orologi secondari relativi ai vari organi.