Sguardo: importante per comunicare

Gli occhi sono sicuramente una delle realtà più espressive del corpo umano, con essi si riescono a trasferire quasi tutte le emozioni. Che si tratti di ansia, di rabbia, di gioia e di felicità, riusciamo spesso a comprendere l’umore del nostro interlocutore e l’influenza che ciò che accade intorno sta avendo, proprio grazie agli occhi ed allo sguardo.

Il linguaggio del corpo, comprendere la comunicazione non verbale

 La comunicazione non verbale, il linguaggio del corpo: gesti, postura, sguardo, tono e volume della voce, ritmo, movimenti involontari o più o meno studiati che lasciano trapelare un messaggio spesso molto più esplicito e diretto delle nostre parole. Un modo di parlare all’altro che non di rado tradisce le nostre reali intenzioni, quel pensiero che si nasconde, neanche troppo velatamente, in un abbassare gli occhi repentino, nell’arrossire, nella delusione che traspare dalla stizza palesata sul nostro volto. Ma come imparare a comunicare non verbalmente e soprattutto, abilità decisamente molto più utile ed intrigante, come interpretare i segnali non verbali emessi dei nostri interlocutori?

Attrazione, occhi rossi allontanano gli altri

 Occhi rossi, iniettati di sangue: come li interpretiamo negli altri e che effetto hanno su di noi? Gli occhi, dicono, sono lo specchio dell’anima, e indubbiamente sono anche portatori di grande fascino, capaci di attrarre e di comunicare messaggi subliminali di una portata immensa soprattutto nella conquista.

Ma che succede se i nostri occhi non sono proprio in forma a causa di un’infiammazione? Secondo un recente studio pubblicato da Rober Provine dell’Università del Maryland sulla rivista Ethology, lo sguardo rosso sangue è letto da chi guarda come un chiaro sintomo di infelicità oltre che di cattiva salute.

Con il linguaggio non verbale si comunica di più e meglio

 

  

Interpretare, osservare e infine approfondire uno sguardo, arricchisce moltissimo e soprattutto affina la capacità di guardare alle cose, al mondo: offre nuove chiavi di lettura, altri codici.

Siamo tutti bene o male consapevoli che esistono atteggiamenti o comportamenti che ostacolano l’interazione con gli altri, anzi bisogna sottolineare come la comunicazione non verbale risulti di fatto un “codice di controllo” delle “relazioni non verbali”; pertanto è un vero peccato che in questa direzione manchino dei veri e propri studi scientifici.

Chi desidera imparare questo linguaggio, dovrà procedere naturalmente per gradi, cercando di carpirne i significati solo apparentemente celati da “ciò che non si dice”. L’obiettivo che ci si deve porre è il desiderio di allargare, rendere più profonda la conoscenza di sé.