Scegliere il regalo giusto da fare a Natale non è un’impresa facile. Tutti sono assaliti sempre da mille dubbi. Piacerà? Farò una bella figura? Sono le domande ricorrenti. Sicuramente oggi giorno c’è l’imbarazzo della scelta. Già da novembre iniziano ad essere proposte ai consumatori le offerte più suggestive. Per i ritardatari ci sono sempre i last minute dell’ultimo momento. Le coppie preferiscono regalarsi dei momenti di relax e di tranquillità insieme, le famiglie vogliono restare unite e progettano festeggiamenti in grande stile, fanno spese per abbellire la casa o fare regali per i bambini. E per coloro che sono single?
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Fine di un amore, dal noi all’io
La cosa più difficile, probabilmente, quando una storia d’amore arriva alla fine, soprattutto se è durata molti anni, è passare da una vita impostata sul noi, sulla coppia, ad un’esistenza fatta di un io alquanto fragile, che esce scosso, a metà, dalla rottura e non sa bene come riorientarsi da solo. E’ come se all’improvviso ci si ritrovasse uno spazio bianco a disposizione più grande delle parole che avevamo da dire, da scrivere, da vivere. Gli psicologi consigliano spesso, per riprendersi da un brutto distacco, molto sofferto, di non negare il dolore, di viverlo senza reprimerlo iniziando però a girare, gradualmente, come la manopola di un forno, la nostra vita verso l’impostazione io.
Il difficile ruolo di migliore amica
Oggi esaminiamo la condizione psicologica, oltre che quella sociale di una categoria particolare di individui al femminile: le migliori amiche.
Queste ragazze o donne, sempre disponibili, pronte all’ascolto, molto comprensive rimangono spesso sole.
Purtroppo è questa la dura verità, gli uomini, riescono a provare per queste donne solo delle affettuose amicizie, anche se parliamo di ragazze molto spesso carine e di buona cultura. Purtroppo dal punto di vista sociale, quello che le differenzia dalle altre è la loro enorme disponibilità. Purtroppo per loro, però, questo aspetto, fa porre poca attenzione a se stesse e di conseguenza molta più attenzione per gli altri avendo dolcezza e pazienza, anche con chi non la merita.
Matrimonio? Un sogno degli uomini, le donne preferiscono la libertà
E’ passato da single a fermamente intenzionato a rimanerci, ironizza un gruppo Facebook che prende in giro gli stati sentimentali. E non è tanto lontano dalla realtà, almeno per quanto riguarda le donne non coinvolte in un rapporto sentimentale che amano sempre di più la libertà. Gli uomini single, invece, pare inseguano l’abito bianco. Stereotipi capovolti, insomma.
E’ quanto emerso da un recente studio effettuato negli USA che potrebbe incrinare il già abbastanza compromesso mito dello scapolone indomito che fugge da relazioni stabili e dal matrimonio e non vuole metter su famiglia.
In realtà, stando a quanto afferma l’analisi, la più grande effettuata sui singles, a detta del Time, sarà l’atmosfera tutta cuoricini pre San Valentino, ma il sesso maschile sogna la donna giusta, quella con cui creare un futuro insieme e con cui avere dei bambini.
Single tra i quaranta e i cinquant’anni, una scelta? Una condizione?
Essere soli, in una determinato momento della vita, delicato ma con delle progettualità ancora in ‘corso‘, che significa? Che valore dà alla nostra vita? Andiamo dunque ad analizzare due diversi profili.
Quarant’anni, ceto medio-alto, buona cultura, folta rete di rapporti sociali, spesso decisamente più ampia di quella che gravita intorno a una coppia. Ecco l’identikit del single (sia uomo che donna). Solo anch’esso per libera scelta. Perché (specialmente lei) il più delle volte non vuole accontentarsi di un partner non rispondente alle aspettative personali.
La condizione di single non è poi così male
Basta con i miti televisivi e di serial come Sex and the city, la verità è differente e più banale, siamo in tanti, siamo soli e non in coppia. Secondo l’autorevole British Medical Journal, ad esempio, ben 5,6 milioni di single britannici sarebbero irrimediabilmente affetti da una sindrome comune quanto dolorosa: la solitudine (bisogna inoltre aggiungere che malgrado i benefici effetti accertati sulla salute, il matrimonio in Gran Bretagna è sempre più in declino e non accenna a diminuire. Lo scorso anno a convolare a giuste nozze e a dire si’ sono state 249.227 coppie, che di fatto risultano il numero in assoluto piu’ basso in oltre un secolo. Giusto per fare riferimento a qualche cifra: trenta anni fa la media era di 400.000 matrimoni all’anno solo in Inghilterra e Galles. Inoltre sono in aumento anche divorzi e separazioni. Nel 2002 sono stati oltre 150. 000, 4.000 in piu’ dell’anno precedente e 7.000 in piu’ rispetto al 2000).
Il matrimonio fa bene..agli uomini!
Il matrimonio fa bene, lo dicevano le nostre nonne, lo sostengono le mamme preoccupate quando passati i trenta, incuranti, non pensiamo “a sistemarci”. Ma questa volta ne abbiamo la certezza, il matrimonio fa bene alla salute dell’uomo. La conferma è data da una ricerca condotta da Hendrik Schmitz, studioso della Germany’s Ruhr Graduate School in Economics e i cui risultati sono stati ripresi dal quotidiano inglese Daily Mail. I vantaggi iniziano dalla salute, gli uomini sposati rispetto ai single vanno più spesso dal medico per controllarsi e per la pressione delle mogli che li vogliono attivi e in forma ne giovano in salute e benessere psicologico.
Secondo il dott. Schmitz il matrimonio è un un toccasana che va preso assolutamente in considerazione: allontana forme depressive, ansia e la possibile dipendenza da alcool, psicofarmaci e stupefacenti.
Questo studio è stato condotto da un’équipe neozelandese in sinergia collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Università americana di Harvard. Sono state analizzate circa trentacinquemila persone e i vari test hanno dimostrato che una separazione o un divorzio costituiscono un grave danno per la salute mentale dei coniugi.